Il coraggio della solidarietà oltre ogni ostacolo

Il sindaco di Nonantola Pier Paolo Borsari intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Nonantola si presenta come una realtà dinamica, ben sviluppata sia dal punto di vista economico che di servizi, attenta alle esigenze dei più deboli e proiettata a risolvere i problemi di mobilità che oggi sono quelli che condizionano maggiormente il benessere e la qualità della vita dei nonantolani.

Tre validi motivi per visitarla?
Il patrimonio storico rappresentato dalla storica Abbazia e dai musei che in questi anni sono stati realizzati per valorizzare il notevole tesoro culturale custodito a Nonantola.
L’area di riequilibrio Ambientale del Torrazzuolo che con i suoi 100 ettari di rimboschimenti e rinaturalizzazioni fatti su terreni del Comune e della Partecipanza Agraria costituisce una delle aree naturali più importanti della pianura modenese.
Terzo motivo ma non ultimo l’ospitalità delle persone e la predisposizione all’accoglienza che caratterizza da sempre Nonantola.

Chi ha ne fatto la storia?
I tanti che hanno dimorato su questo territorio di pianura che fin dalla preistoria ha visto insediamenti di terramare per proseguire con i romani che fondarono la colonia di Nonaginta da cui deriva l’attuale toponimo per arrivare ai monaci benedettini che insieme alla popolazione di allora nel 1058 sancirono il patto della Partecipanza Agraria che si è mantenuto fino ad oggi con i discendenti di quelle famiglie.
L’episodio recente più importante è costituito dal salvataggio di 73 ragazzi ebrei che dopo l’8 settembre 1943 furono nascosti e salvati dalla deportazione nazifascista.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
La generosità e lo spirito di solidarietà che da sempre hanno animato la comunità nonantolana

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Come una realtà in movimento ma che apprezza ancora gli stili di vita non frenetici e dove si mantengono ancora i rapporti umani fra le persone.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Più che sentirsi rivolgere, la domanda più ricorrente che mi viene posta è sapere quando partono i lavori della tangenziale e a tutti rispondo che il 2008 sarà l’anno buono.