9 Settembre 2008

Un paese che ha nella sua storia il suo presente e il suo futuro

di Sofia Riccaboni (Blog Sulmona. Alla Scoperta della nostra Italia)

Incastonata, come una pietra preziosa tra il parco nazionale dell’Abruzzo, il parco della Majella, quello nazionale del Gran Sasso e il parco Sirente-Velino, Sulmona è una città che conserva per chi la visita la sua aria antica.

Restano numerose testimonianze infatti delle grandi opere medievali che furono costruite durante il regno di Federico II. Resterete incantati dalla magnificenza Sulmona - Acquedottodell’acquedotto, visibile da Piazza Garibaldi, che resta a tutt’oggi uno dei monumenti dell’epoca medievale più importanti della regione. Altro monumento che non potrete mancare di notare è lo stupendo campanile dell’Annunziata, chiesa fondata nel 1320, con i suoi 65 metri di altezza e le sue bifore. Arrivando da via Pantaleo o da via Paolina riuscirete ad ammirare lo splendore dell’intero complesso architettonico, che nonostante le diverse ristrutturazioni, dovute a eventi bellici e sismici, ha mantenuto il suo aspetto austero originario.

Dalla Piazza dell’Annunziata invece potrete notare come, proprio a causa delle già nominate ristrutturazioni, ci sia un sovrapporsi di vari stili. Dal portale gotico alla parte centrale in stile rinascimentale, stili che sembrano comunque convivere come se fossero stati pensati già in origine per stare insieme.

Sulmona - Cattedrale di San Panfilo VescovoMa l’opera più antica della città di Sulmona è la cattedrale, dedicata a San Panfilo, che risale al 1075 circa. Ha una architettura molto particolare che non potrete fare a meno di notare. La facciata infatti pare, all’occhio inesperto, un’opera architettonica mal riuscita, con la sua forma asimmetrica. Guardandola, infatti, si nota subito sul lato sinistro il portale con la sua ricercata strombatura come era d’uso nel Medioevo in Abruzzo.

Sempre nel comune di Sulmona, uscendo dalla cittadina, se avete voglia di fare una lunga passeggiata per le pendici del Monte Morrone, potete trovare l’Eremo di sant’Onofrio al Morrone. Il sentiero che vi porta dalla frazione di Badia sino all’eremo può all’apparenza sembrare difficile, ma non lasciatevi ingannare. Avrete modo di godere della splendida natura che portò lo stesso frate eremita, poi divenuto Papa Celestino V, a scegliere questo posto come luogo di preghiera e silenzio. Eremo costituito da un oratorio e una chiesa con un soffitto in legno del 1400 che vi lascerà senza fiato. Resta a testimoniare la vita del Santo la grotta dove si ritirava per pregare, all’interno della quale pare esservi una roccia che il frate utilizzava per dormire e dove una naturale formazione pare esserne il calco. Per accedervi però dovrete percorrere la scalinata esterna che parte dal porticato d’accesso alla chiesa.

Da Sulmona potrete anche decidere di fare una incursione nel famoso Parco nazionale dell’Abruzzo in modo del tutto particolare. Da qui infatti parte la ferrovia detta anche Ferrovia dei Parchi o treno verde, proprio per il suo percorso attraverso vari comuni dei parchi nazionali dell’Abruzzo e della Majella. Merita un viaggio in treno su questa linea, anche se scomodo, per ammirare da vicino paesaggi altrimenti irraggiungibili. La ferrovia è anche la più alta d’Italia e la sua linea è molto tortuosa, perché segue la linea naturale della montagne che attraversa. Uno spettacolo altrimenti impossibile da gustare, tra boschi, ponticelli, cavalcavia altissimi e strapiombi mozzafiato.

Non dimenticate poi che questa è la città dove nacque il famoso risotto, poi divenuto famoso come “risotto alla milanese”. Qui infatti lo zafferano era già noto ai tempi di Ovidio, che qui ebbe i natali e le donne usavano preparare con esso un risotto che poi condivano anche con del formaggio.

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