10 Febbraio 2009

Pietrarsa, sui binari del passato verso il futuro

di Marina Greco (Blog Portici. Interviste Musei)

Daniela Bovone, responsabile delle attività museali del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, situato a Portici, intervistata dalla Redazione di Comuni-italiani.it

Un museo in memoria della prima ferrovia in Italia.
Dopo la chiusura del Museo di Roma Termini, avvenuta intorno agli anni sessanta, si sviluppò all’interno dell’Azienda Ferrovie dello Stato una particolare sensibilità affinché tutto il patrimonio tecnico-storico nazionale fosse opportunamente testimoniato nella sua evoluzione e offerto alla fruizione della collettività, mediante adeguate strutture.
Così, il 20 dicembre 1977, a seguito della cessazione, avvenuta nel 1975, delle attività di riparazione dei rotabili nelle Antiche Officine di Pietrarsa, il Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato approvò l’istituzione del Museo Nazionale Ferroviario nell’ex Officina ferroviaria, sede del “Reale Opificio meccanico, pirotecnico e per le locomotive”, costruito dal re Ferdinando II di Borbone nel 1840, un anno dopo l’inaugurazione della prima ferrovia in Italia, la Napoli – Portici.
Dopo dieci anni, 1978 - 1989, durante i quali furono eseguiti interventi di adeguamento, avendo cura di non modificare l’architettura industriale preesistente, il 7 ottobre 1989, in occasione del 150° anniversario dell’inaugurazione della Napoli – Portici, è stato inaugurato e aperto al pubblico il “Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa”.
Il Museo sorge sul mare, a cavallo dei comuni di Napoli e Portici, su una superficie di 36.000 mq, di cui 14.000 mq coperti.

Qual è il patrimonio presente nel museo?
Essenzialmente la raccolta in esposizione è formata da materiale rotabile di varie epoche, si spazia dal 1882 al 1961, comprendenti un intero treno, tender, loco tender, locomotive a vapore, locomotori elettrici, automotrici elettriche e diesel, le cosiddette “littorine” , nonché varie carrozze: dalla carrozza reale (la numero 10 dell’ex treno reale divenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale treno presidenziale), alle “cento porte”, dalla postale a quella per il trasporto dei detenuti.
In tutto sono conservati nell’area museale cinquantacinque mezzi.
Oltre al materiale rotabile a grandezza naturale, è stato dedicato un padiglione per l’esposizione dei modelli in scala, circa cinquanta tra i quali spiccano per bellezza il modellino dell’”Arlecchino”, quello del “Settebello”, oltre a quello della Bayard.
Sono esposti anche strumenti ed apparecchiature di vario genere in uso per la circolazione ferroviaria, nonché il “Maglio” e la “Calandra”.
Alla riapertura, avvenuta il 19 dicembre 2007, la raccolta esposta è stata arricchita con la presenza del plastico dei “300 treni”.
Il Museo è anche dotato di una ricca biblioteca dove sono custoditi oltre 2500 volumi di interesse storico ferroviario.

Il museo è un unicum nel suo genere in tutta Italia?
Si, sicuramente è l’unico Museo italiano interamente dedicato alla ferrovia!
Il complesso dei fabbricati rappresenta un  pregevolissimo esempio di archeologia industriale, evocativo di luogo della “memoria” di attività industriali qualificate del recente passato; la straordinaria raccolta di carrozze, di motrici e di materiale ferroviario, di elevato interesse storico, rappresenta l’evoluzione tecnologica operata nel tempo dalle Ferrovie.
Il Museo di Pietrarsa, per la sua storia e le sue qualità architettoniche è una delle poche istituzioni museali nell’area meridionale, dedicate alla tutela e alla valorizzazione di beni culturali tecnico – scientifici.

Il museo ha, quindi, una fortissima valenza didattica. Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il Museo, dedicato al patrimonio tecnico d’interesse storico, è strumento di diffusione della cultura ferroviaria presso le nuove generazioni. E’ mezzo per la sensibilizzazione alla consapevolezza collettiva sulla necessità di preservare e valorizzare le memorie del passato in quanto patrimonio comune.

Ci sono appuntamenti da non perdere?
Non esistono appuntamenti annuali programmati; di volta in volta tramite accordi con enti istituzionali territoriali si tengono nell’area museale manifestazioni a carattere didattico-sociale.
Quest’anno, per esempio, si sono svolte varie manifestazioni, quali: “Scuola e legalità” e alcuni eventi nell’ambito del Festival “Mozart Box 2008” tutti  organizzati dalla Città di Portici; “ArteAScuola” organizzata dalla Provincia di Napoli con esposizione di numerosi lavori realizzati da alunni delle scuole campane. Nel mese di Settembre, il Museo ha partecipato, con l’apertura straordinaria nei giorni festivi, alle “Giornate Europee del Patrimonio”, organizzate dal Ministero dei Beni Culturali con il patrocinio della Comunità Europea.
Inoltre in alcuni locali del Museo particolarmente scenografici, come ad esempio il “Padiglione delle locomotive a vapore”, vengono realizzati eventi privati o pubblici.

Qual’è l’elemento da segnalare in modo particolare?
Per la varietà dei beni esposti, dove ciascun pezzo ha una caratteristica tecnica specifica, è impossibile sceglierne uno. Il museo, nella sua totalità, è una scoperta sorprendente e ricca!

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
I visitatori possono usufruire di visite guidate effettuate direttamente da nostro personale qualificato e possono fare un break, presso il locale biglietteria, dove vi sono dei distributori di bevande calde e fredde e snack.

Che ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il museo svolge un ruolo di aggregazione e nel contempo un volano per l’economia locale. Nei confronti del Museo di Pietrarsa esiste a livello locale un grande consenso in quanto rappresenta un’opportunità di valorizzazione e di riqualificazione di tutta l’area circostante.

Il museo da qui a dieci anni.
Sicuramente, da parte del Gruppo FS, vi è un impegno a valorizzarlo facendone volano di attrazione del turismo culturale e motore di diffusione delle conoscenze dei temi dei trasporti e della mobilità.

Riferimenti:
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Via Pietrarsa - Portici (NA)
Telefono: 081-472.003 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.30)

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