Mappa Livorno

Livorno descritta da Fabat

Livorno, la Bella, mi accoglie con quella sua aria quasi da Nobile Decaduta. Ma pur sempre di nobiltà si tratta. Alti e slanciati monumenti narrano le gesta eroiche e l’elevatezza culturale dei suoi uomini migliori, tanti. L’attività dei suoi abitanti non indulge mai né all’indolenza né al nevrotico agire. Si scorge una misura in tutte le cose. E poi le magnifiche piazze, il mare, l’orodel Sole

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Mappa Trecchina

Trecchina descritta da Fabat

Un paesino che accoglie a braccia aperte chi si inoltra verso la ben più famosa e rinomata Maratea… Punti panoramici mozzafiato; storia a volontà; pane di un sapore speciale; acque e sorgenti dalla limpidezza e freschezza indimenticabili; aria sopraffina; un gelato artigianale che non posso descrivere a parole.
Dopo averlo visitato per bene, allora sì che si può proseguire verso Maraea.

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Mappa Laviano

Laviano descritta da Fabat

Altro paese del buon vivere della Media e Alta valle del Sele. Raso al suolo dal 1980, è stato ricostruito con criteri moderni.
Stupende le sue piazze e i suoi viali alberati, e poi giardini anti-stress verdissimi e dotati di campi di gioco e di aree verdi che possono farti sentire, a momenti, proiettato in una specie di piccola Svizzera. Un paradiso soprattutto per tanti bimbi.

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Mappa Santomenna

Santomenna descritta da Fabat

Il suo toponimo deriva probabilmente dal culto del martire cristiano egiziano “Menas”, importato dai bizantini che qui hanno lasciato tante tracce, insieme a normanni e longobardi e di cui l’archeologia porta alla luce interessanti testimonianze. Come quella dei ruderi di un monastero benedettino, ai quali il feudo fu donato dai longobardi del ducato di BN e poi del Principato Citra di Salerno.

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Mappa Castelnuovo di Conza

Castelnuovo di Conza descritta da Fabat

Uno dei paesi del buon vivere della Media e Alta valle del Sele… Distrutto pressoché completamente dal sisma del 1980, è stato ricostruito con criteri modermi rispettosi dell’antico. Mi ha colpito per la trasparenza e la pulizia che emana da ogni strada, ogni piazza, dal verde che lo circonda. Inoltre conserva importanti vestigia di un passato interessante sotto normanni, bizantini,longobardi.

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Mappa Valva

Valva descritta da Fabat

L’attrazione principale di questo tranquillo, pacifico e bellissimo paesino, probabilmente è Villa Ayala. Giardini all’italiana e statue allegoriche ispirate ai miti greci e al neoclassicismo. Essa appartiene al Sovrano Militare Ordine di Malta, che qui ha una delle sue sedi, poiché il paese è stato feudo dei marchesi Valva-Ayala. Alcuni avi erano professi tra i Cavalieri dell’Ordine di Malta…

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Mappa Caposele

Caposele descritta da Fabat

Come indica il toponimo, qui si trovano le sorgenti del fiume Sele che scorre verso il Tirreno per 64 km, dando vita alla seconda vasta pianura della Campania.
Oltre a visitare il santuario dedicato a San Gerardo Maiella che qui visse e morì, si consiglia, tra sacro e profano, una corroborante sosta in uno dei verdi parchi o in trattoria per assaggiare le ottime trote cucinate in tutte le salse.

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Mappa Albanella

Albanella descritta da Fabat

Le prime notizie dell’attuale borgo risalgono al IX secolo dell’era cristiana. Verosimilmente, in quell’epoca, la popolazione che abitava nel piano, fino alla costa di Paestum, comincia a risalire le alture circostanti per sfuggire alle sempre più frequenti e feroci incursioni dei pirati saraceni.
Notevoli il santuario di Santa Sofia (XVII Sec.) e Palazzo Spinelli (XIX).

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Mappa Cetara

Cetara descritta da Fabat

Il piccolo borgo della “divina costiera”, si adagia in una deliziosa vallata ai piedi del monte Falerzio. La sua tradizione marinara e peschereccia è testimoniata persino dalla toponomastica di origine romana, che può significare sia “tonnara” sia “venditori di grossi pesci”.La grossa torre di avvistamento che è un po’ il simbolo del paese, fu eretta per contrastare le scorrerie dei pirati turchi.

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Mappa Vietri sul Mare

Vietri sul Mare descritta da Fabat

Vicinissima a Salerno, all’inizio della Costiera Amalfitana, il suo nome la dice lunga sulle sue antiche origini. Infatti durante la dominazione longobarda, il borgo veniva chiamato “locus veteri”. Di probabile origine etrusca, come dimostrano recenti scavi archeologici, oggi è famosa in tutto il mondo per le sue bellissime ceramiche, uno dei principali settori dell’economia vietrese.

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