I comuni italiani descritti da fabio74: Taormina, Viareggio, Panettieri, Diamante, Ventotene, Forio, Borgosesia, etc..
E’ a 10min da Aosta. Non piove mai e il clima non è rigido come in altre zone. La natura è la principale risorsa turistica, legata in particolare all’oasi naturale del Vallone, habitat incontaminato per numerose specie protette della fauna e della flora. Meritano una visita il Castello cinquecentesco degli Challant, la trecentesca Casa del Vescovo Ferrandin e la chiesa parrocchiale del XVI secolo
E’ nella parte bassa della regione. Antica roccaforte di difesa contro le invasioni, aspetto che conserva ancora e di cui è simbolo il Forte “romano”, ristrutturato e oggi sede del Museo delle Alpi. Ai piedi di questo il suggestivo borgo medievale con gli edifici ricchi di archi e bifore con finestre. Perla di eleganza è il Palazzo dei conti Nicole. Da assaggiare i fiori di zucca ripieni al forno
Il Gran Paradiso è lì a due passi e connota tutto il paesaggio. Tra i vigneti svetta l’affascinante Castello medievale, che seppur conserva in parte l’antica veste nelle quattro torri poderose. L’altro pezzo forte è il ponte-acquedotto di Pont d’Ael, tra i meglio conservati dell’epoca romana. In una città del vino, d’obbligo un bicchiere meglio se accompagnato al Favò, un piatto eccezionale.
Diviso in numerose frazioni, gode di un piacevole clima soleggiato sia d’estate che d’inverno. E’ a due ore circa da Milano, quindi facilmente raggiungibile. Dalla Pila a Corumayeur, passando per La Thuile, le stazioni sciistiche più note sono raggiungibili in poco tempo. Il centro di studi linguistici Centre d’Etudes Francoprovençales, raccoglie numerosi studiosi da ogni parte.
Confinante con Saint-Vincent e Valtournenche, quindi una posizione felice dal punto di vista strategico. Lo spettacolo della natura è assicurato dalla cornice innevata del massiccio del Monte Rosa che domina la valle. Rascards, Casa Challant e Chiesa di San Martino sono gli elementi di forza del territorio. Non si può andare via, senza aver acquistato un paio di sabots, i tipici zoccoli di legno
Siamo nel cuore dell’Alta Valle del Gran San Bernardo, quindi nell’estremo nord della Valle d’Aosta. Non ci sono grosse attrattive, a parte la Chateau Verdun, peraltro totalmente restaurata, e qualche pista per lo sci da fondo. Le attrezzature scarseggiano e gli svaghi non sono granché. Il paesaggio merita sicuramente ma non più di altre zone.
Da Aosta è facilmente raggiungibile prendendo la strada per Courmayeur. Di enorme fascino i tre castelli medioevali: la “Maison de Blonay” dell’XI secolo, il castello “des Seigneurs d’Avise” e il castello di “Cré del X secolo. A fine giugno l’imperdibile “Sagra della Fiocca”, quintali di delicatissima panna montata servita all’interno di una grotta dove il ghiaccio si conserva perennemente.
A nord di Aosta, facilmente raggiungibile via autostrada. Gli scorci mozzafiato del Cervinio fanno da sfondo alle piste da sci ben attrezzate Da visitare la parrocchiale di San Martino, in stile neogotico e le caratteristiche le cappelle sparse tra le ventidue frazioni in cui è suddiviso. Il Musee petit monde è un gioiello sia per ciò che conserva, sia per l’amenità del luogo in cui è ubicato
Nella parte bassa della Valle d’Aosta a pochi passi da Verres.
La parte più agreste del paese è un insieme di sentieri e mulattiere che si inerpicano tra querce e castagni.
Suggestiva e assai mistica l’immagine del Santuario di Machaby che spunta in mezzo alla vegetazione. Un piatto di pasta insaporito con il celebre lardo che si produce qui e un bicchiere di vino…che vuoi di più dalla vita!
Immerso nella valle del Gran Paradiso, all’ombra della spettacolare vetta imbiancata della Grivola. In posizione strategica per esplorare le altre valli e a pochi minuti da Aosta.
Da visitare il Castello con annesso Museo regionale di scienze naturali. E’ il paese delle mele, una varietà molto prelibata, è del vino Torrette, premiato con il marchio doc.