I comuni italiani descritti da licinia: Stra, Ischia, Muggia, Trieste, Cesena, Grottaferrata, Stilo, etc..
Anche dall’Autostrada verso Trieste si vede il più grande Sacrario militare d’Europa: a Redipuglia è stato realizzato nel 1938 in pietra bianca del Carso a ricordo dei centomila caduti nella Grande Guerra. Degradanti sul Monte Sei Busi i 22 gradoni formano una scalinata dove in ordine alfabetico sono sepolti i 40 mila caduti noti, mentre nell’ultimo gradone sono ricordati i 60 mila militi ignoti
Il nome di Tarcento (300 iugeri, anticamente) oggi è legato al “PIGNARUL GRANT”, festa legata all’antica tradizione dei fuochi che illuminano in tutto il Friuli la notte dell’Epifania, ma dove trova il suo massimo per l’appunto in questa cittadina. Tanto che è stato istituito un prestigioso Premio, che viene consegnato nella suggestiva cornice di Palazzo Frangipane (sede del Comune).
In Carnia si trova un piccolo pezzetto di Paradiso, di verde, di boschi, in una stupenda posizione, come in una cornice di magia.Il suo nome forse ha origine celtica. Ma l’emarginazione del luogo, non dette luogo a ricchezze, anzi. Il mestiere che i locali facevano era per lo più l’arrotino; e una volta girava per le città, nei cortili, richiamando l’attenzione per riparare ombrelli e pentolame.
Questo paese arrivò alla ribalta grazie al suo più grande figlio: Primo Carnera, detto il “Gigante buono”, campione del mondo dei pesi massimi, nel 1933, che qui ora riposa. A quei tempi gli uomini emigravano quasi tutti (tanto che esiste ora la Casa dell’Emigrante); anche lui, bravo falegname, muratore e mosaicista come tanti di quelle zone, partì in cerca di fortuna.
Per gli amanti della natura, è una gioia recarsi a Prato di Resia, dove si trova la sede del Parco Nat. Prealpi Giulie. Posto su un belvedere da cui si gode la vista del Canin 2587 mt.9 si può anche alloggiare; ci sono laboratori multimediali, pannelli illustrativi e quant’altro per illustrare flora, fauna e gli aspetti geomorfologici della zona. Naturalmente le escursioni sono gratificanti.
Se avete voglia di fare una bella escursione tra boschi e prati della Val Degano, vi consiglio di lasciare Ovaro e salire verso Runchs, passando per il vivaio forestale di Ombladina, troverete la Casera Amboluzza, (e che delizia andar per malghe, specie se si trovan i suoi prodotti caseari!), passare vicino al Rio Furioso, che furiosamente forma una bella cascata e tornare giù.
Talvolta ci sono borghi deliziosi, che pochi conoscono. Il suo centro storico è circondato da un corso d’acqua, con un antico mulino a ruota; passeggiare sotto i portici di quegli antichi palazzi ti riporta in una atmosfera fiabesca. Nel Castello medioevale la cosà più originale è il teatrino del 700. Se poi vi capita di entrare nel Duomo quando suonan l’organo del ‘500.. che emozione!
Le origini sono più antiche del nome che si ricordi “Castrum de Spengemberg” e la rievocazione storica che fanno, è da vedere, dal Castello per le vie del borgo antico. Ma la sua fama è sicuramente grazie alla Scuola Mosaicisti, ed alla bravura dei suoi maestri artigiani nella lavorazione del Mosaico, che si deve alla perizia ottenuta da studi sui mosaici a Venezia (Serenissima), Aquileia e Bisanz
In questo piccolo Comune carsico si trova la più grande grotta del mondo (Guiness dei primati!): la Grotta Gigante, che coi suoi 600.000 mc di ampiezza della sala , potrebbe contenere San Pietro! dicono. Di proprietà del C.A.I., è visitabile solo da 101 anni. E se non fosse che stavano cercando il Timavo sotterraneo, forse ancora non potremmo goderla: a parte la fatica di 500 gradini in giù e sù!
C’era una volta un “Pais di marangons”: paese di falegnami. Per fortuna c’è ancora, e noi possiamo godere e apprezzare questi bravi artigiani - artisti all’ opera durante la manifestazione a loro dedicata, la “Magia del Legno”, che si tiene a Sutrio il primo fine settimana di settembre di ogni anno. E quante belle opere e mobili sono usciti dalle loro mani.
