La Morra descritta da Raffaella Caudano
Passeggiare fino ad Alba, perdersi tra i vigneti, rilassarsi a tavola. Tajarin al tartufo, agnolotti del plin (plin è il pizzico che si dà alla pasta per racchiudere il ripieno), bollito e torta di nocciole, tutto accompagnato dai vini barolo, dolcetto e nebbiolo, il cui nome deriva da nebbia perché quest’uva matura con la prima nebbia autunnale, e perché gli acini sono ricoperti dalla pruina.