Reg. Bussetti

Reg. Bussetti

Messaggioda fede47 » sab 10 gen 2009 15:25

Santuario dedicato a San. Giovanni Battista. 1020 m.[Campiglia Cervo BI*] ( forse l'unico Santuario in Europa)

Il più antico documento risale al 1512 si riferisce a San Giovanni Battista della balma (grotta), dove ad oggi è ancora conservata la statua lignea del Santo. Il Simulacro del Santo della spelonca si venerò fino al 1605 quando si diede avvio alla costruzione dell'attuale chiesa con attigua rettoria, verso il 1650 si iniziarono i lavori per la realizzazione del sottostante fabbricato, con porticato inferiore, e nel 1680 del collegio. La caratteristica fontana con vasca a pianta ottagonale (Burnel), con pila centrale, già realizzata nella prima metà del Seicento, fu rifatta nel 1789 e spostata nella posizione attuale quando, nel 1934, si ampliò il piazzale. La vecchia chiesa all'inizio del '700 venne ingrandita su progetto del pittore valligiano Antonio Cicchi, autore anche del pregevole dipinto raffigurante lo sposalizio di Santa Caterina. All'Interno della chiesa, oltre alla statua lignea del Santo posta in una nicchia scavata nella roccia, è possibile ammirare diverse opere dei Gallinari di Andorno. Nelle immediate adiacenze, all'interno della faggeta fu costruita la torre campanaria, isolata dal complesso monumentale dell'Ospizio e posta in posizione dominante, con sua grossa campana, fusa sul posto nel 1764 per le sue dimensioni e per peso (16 quintali) è una delle più grandi del Piemonte, la si suonava nelle evenienze particolari, per chiamare a raccolta gli abitanti di tutti i cantoni della Valle. L'ambiente circostante il Santuario è sempre stato particolarmente accogliente: il clima ottimo, asciutto e temperato, ben soleggiato, ma anche ricco di ombra e di boschi, gradevole in tutte le stagioni, l'ambiente circostante rende il soggiorno salubre e rilassante a stretto contatto con la natura, oltre ad essere luogo di fede e mete di pellegrinaggio, è anche occasione di scoperta artistica e storica, la sua collocazione, infatti fa sì che diventi anche ottimo punto di partenza per magnifiche escursioni.

Il territorio (Piemontese) molto ricco di paesaggi che tutti possono percepire con il semplice sguardo ma, altrettanto ricco di paesaggi culturali che si sono diversificati nei secoli sia ad opera degli ostacoli fisici quali montagne e fiumi, sia per il carattere piuttosto riservato della popolazione piemontese. Un gusto per la bellezza che ancora oggi riesce a sorprenderci ed emozionarci, e che costituisce una preziosa risorsa per il futuro turistico e culturale carico di storia. Il territorio biellese, pur non avendo una particolare vocazione turistica, attira comunque notevoli flussi, legati in primo luogo al turismo religioso. Inoltre, offre suggestivi e superbi panorami, che gradatamente si estendono dai monti al lago, dalle colline alla pianura delle risaie, svelando realtà, usi e costumi diversi. L'abbandono e la fuga dalla montagna può comportare nel medio-lungo temine costi ingenti per l'intera comunità, con lo spopolamento vengono meno radici, cultura locale,valori, tradizioni, usi e costumi, parlate e dialetti, custodia funzionale del territorio. E' interesse di tutti potenziare il territorio.

Turismo quale presidio territoriale quale risposta qualificata, puntuale ed attenta ai bisogni formativi delle comunità locali, la convinzione che la crescita dell'economia nelle valli alpine sia strettamente connessa all'incremento della presenza umana. Per raggiungere compiutamente questo obbiettivo, tuttavia, non sono sufficienti le risorse finanziarie: bisogna fare fronte alla peculiarità del turismo con un equilibrato sviluppo territoriale con una politica sviluppo e di sostegno finalizzata alla valorizzazione delle vallate interessate affinché questi valori ed elementi non cadano nell'oblio ma siano riscoperti e rivalutati.

Il grande fascino che l'Alta Valle Cervo caratterizzata dalla presenza di alpeggi, rifugi e baite ed alcuni centri di considerevole valore storico e culturali; costellata di piccoli borghi arroccati ricchi di suggestioni architettoniche inaspettate. Fra questi il pittoresco borgo "Bussetti" ( Cà dij Busit) 1089 m. con i suoi verdi pendii stupendo luogo contornato da case in viva pietra preservato da qualsiasi contaminazione,inserito in uno scenario naturale di assoluta bellezza.

La vegetazione è quella tipica degli ambienti montani piemontesi, con boschi di latifoglie (Castagno, Faggio, Acero montano, Frassino, Rovere, Betulle) e conifere. Vivono pure specie botaniche uniche per il biellese quali l'Aquilegia alpina, la stella alpina, l'Aster alpinus, l'Artemisia e una ranuncolacea molto rara, il Delphinium elatum.
L'Alta Valle Cervo comprende i più estesi habitat per la tipica avifauna alpina. Nidifica la pernice bianca e il fagiano di monte, sono pure presenti specie come la coturnice, la lepre comune, la quaglia e l'ormai rarissimo Re di quaglie. Comuni sono la volpe, il tasso, la faina e il cinghiale, la marmotta, la lepre variabile, l'ermellino, la martora e l'aquila reale. Camosci e Caprioli popolano tutti i valloni, piccoli gruppi di stambecco si possono osservare. provenienti dalle vallate limitrofe. Anche i cervo comincia a colonizzare i valloni con piccole popolazioni.
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