E’ presente e operante sul nostro territorio vesuviano una attività artistica e letteraria qualitativamente rilevante, della quale non tutti sono a conoscenza, o forse è nota soltanto a pochi “addetti ai lavori”; eppure, uomini d’arte, letterati e poeti, sodalizi e circoli letterari che con entusiasmo ed impegno si dedicano alla diffusione della cultura, di quella cultura libera, pura e autentica, slegata da qualsiasi appendice o agganci o dipendenze o condizionamenti, ce ne sono e non sono affatto pochi. In modo particolare la poesia vesuviana è ben rappresentata da voci autorevoli che addirittura travalicano i confini della provincia per approdare, con la loro ricerca poetica e frequentazione assidua degli ambienti artistici e letterari, nel contesto nazionale.
Una di queste personalità, che con la poesia ha un rapporto continuo e incisivo, è senz’altro Salvatore Violante, di Terzigno, poeta, scrittore e saggista di gran pregio.
Il suo recente libro, “Sulle tracce dell’uomo”, Marcus Edizioni, è un lavoro raffinato, che compendia gran parte della sua produzione poetica, a partire dalla silloge “Moti e terremoti”, riproposta in appendice al libro.
In effetti, il libro del Violante può considerarsi un vero e proprio viaggio all’interno dell’uomo e della sua natura sociale, materiale e psicologica, per cercare le vere ragioni dell’essere, che grazie ad una poesia sovente ironica, sgraffiante, sorniona, ma anche stilisticamente elevata, risultano disvelate attingendo alle radici umane e storiche, anche locali, dell’uomo.
Dopo diverse e ruscitissime presentazioni, il libro di Salvatore Violante è stato riproposto al pubblico in una sede di eccezionale valenza artistica: il Museo Emblema di Terzigno, Casa del grande scultore e pittore, ora riadattata dalla Famiglia Emblema a centro di esposizione con annesso chalet di ristoro.
L’evento, che ha visto la partecipazione di un numeroso e attento pubblico, si è svolto giovedì scorso 22 luglio, alle ore 21, ed è stato condotto in modo ineccepibile dal giornalista Genny Galantuomo, direttore de “Il vesuviano”. Applaudito l’intervento di Marcello Carlino, dell’Università La Sapienza di Roma, che ha analizzato a fondo e nel dettaglio la poetica di Salvatore Violante. Hanno poi relazionato sul libro l’editore Alessandro Carandente (Marcus Edizioni di Napoli), direttore della nota rivista letteraria “Secondo Tempo”, e il poeta Giuseppe Vetromile, responsabile del Circolo Letterario Anastasiano.
L’interpretazione delle poesie di Salvatore Violante è stata affidata all’impareggiabile voce dell’attore Mario Grazio Balzano. Una serata spettacolare, dunque, a dimostrazione di come la poesia e l’arte si possano perfettamente integrare e accompagnare con la soavità e l’incanto delle terre vesuviane, ricche di storia e di fermenti creativi.
Giuseppe Vetromile
26/7/10