[Lacco Ameno] Decimo anniversario del Museo Archeologico di Pithecusae

[Paola Perna]

Il 20 giugno a Villa Gingerò, nel complesso dell’Arbusto in Lacco Ameno di Ischia, si terrà “Dopo Giorgio Buchner: studi e ricerche su Pithekoussai”, una giornata di studi dedicata al decennale del Museo Archeologico di Pithecusae e alla figura dell’insigne archeologo Giorgio Buchner, scomparso tre anni fa nella sua amata isola.

La fondazione di Pithekoussai, a opera dei greci provenienti dall’isola di Eubea, ha dato un notevolissimo impulso alla crescita delle popolazioni allora emergenti dal basso Lazio all’Italia meridionale. Attraverso i coloni greci, che in seguito fondarono anche Cuma sulla sponda opposta del golfo, le popolazioni italiche hanno appreso in particolare l'alfabeto, tecniche più perfezionate per forgiare i metalli (dei quali i Pitecusani si approvvigionavano in Etruria e nell'isola d'Elba) e per plasmare l'argilla formando vasi strettamente imitanti quelli greci; inoltre approfittarono delle strette relazioni commerciali tra l'Oriente e l'Occidente, compresa Cartagine.

Aperto dieci anni fa, il Museo Archeologico di Pithecusae, situato in una masseria seicentesca poi divenuta residenza dell’editore Angelo Rizzoli, presenta oltre mille reperti che illustrano la storia di Ischia e sono per lo più il frutto proprio degli scavi condotti da Giorgio Buchner. All’archeologo, originario di Monaco di Baviera e trasferitosi con il padre a Ischia durante il regime nazista, si devono la scoperta della necropoli di Pithekoussai, il primo e più antico insediamento greco sulle sponde del Mar Tirreno risalente al secondo quarto dell’VIII sec. a.C e gli scavi condotti a partire dal 1952 con un rigore scientifico e una tecnica stratigrafica del tutto nuovi nell’Italia di quel periodo.

I lavori avranno inizio alle10:30, dopo i saluti di apertura del Sindaco di Lacco Ameno Restituta Irace. Interverranno il Direttore generale per i Beni archeologici – Stefano de Caro, il Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei Pietro Giovanni Guzzo, gli archeologi Costanza Gialanella, M. Di Vito, A. Cazzella, R. Peroni, M. Pacciarelli, B. D’Agostino, D. Ridgway, A. Mele