(Reggio Emilia) Conferenza su campagna Max Mara

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(Reggio Emilia) Conferenza su campagna Max Mara

Messaggioda alfredojoe » mer 24 mar 2010 15:46

“L’INDUSTRIA DELLA PELLICCIA – MORTE E DOLORE PER LA VANITÀ”
Sabato 27 marzo 2010 - Ore 16.30
Centro Culturale “La Gabella”, Via Roma 68, Reggio Emilia.



Questa conferenza ha per noi di Campagna AIP e per molti antispecisti in tutta Italia una valenza particolare. Si
tratta infatti di un momento di dibattito e approfondimento pubblico dei motivi che stanno dietro alla campagna internazionale contro la vendita di pellicce da parte del Max Mara Fashion Group, che ha visto continue proteste ed iniziative che si sono tenute a Reggio Emilia, in altre 40 città italiane e in ben 22 paesi del mondo.
Soprattutto è un momento per confrontarsi sul territorio di Reggio Emilia con realtà e individui sensibili a tematiche animaliste, antispeciste, sociali e ambientali.

La richiesta che abbiamo posto a questa rinomata azienda, e che molte associazioni e campagne continuano a porle a livello internazionale, è una scelta “Fur-free” che metta fine all’utilizzo di vera pelliccia nei capi di tutti i loro
marchi.

Di fronte ad un avanzamento dell’etica e della discussione sull’individualità animale e sul rispetto di tutti gli esseri viventi, l’industria della pelliccia risulta sicuramente anacronistica e ad un numero sempre crescente di persone sembra giunto il momento di farla finita con questa sofferenza in nome di una moda che può benissimo farne a meno.

L’industria della pelliccia non può nascondersi: la sofferenza e il dolore degli animali sono impossibili da negare. Negli
ultimi due anni in alcuni dei maggiori paesi di allevamento di animali da pelliccia sono state rivelate le condizioni
atroci in cui languono gli animali.
In Norvegia, Spagna, Danimarca e Finlandia sono stati visitati decine di allevamenti e documentate continue sofferenze, con
animali malati e morti nelle gabbie, piccoli uccisi dalle madri o dai propri fratelli, animali con gravi infezioni non curate o malformazioni e zampe deformate dalla rete metallica della gabbia. Questa è la triste realtà dell’allevamento di animali per la pelliccia nei paesi in cui le leggi sul benessere animale dovrebbero essere tra le più evolute, a riprova che non può esistere sfruttamento degli animali etico o volto al loro benessere e che i cosiddetti programmi etici dell'industria della pelliccia sono solamente operazioni di facciata. Come può ritenersi etica l'uccisione di animali per strappargli via la pelle?

Stiamo parlando dei principali produttori di pelli di volpe e visone del mondo, da cui provengono quelle utilizzate dalla
maggior parte degli stilisti italiani e forse, possiamo supporre, anche parte di quelle utilizzate dal Max Mara Fashion
Group.

Durante la conferenza mostreremo parte di queste investigazioni e abbiamo invitato formalmente, con lettere e comunicati stampa, anche la dirigenza del Max Mara Fashion Group a partecipare, per dare loro la possibilità di dire pubblicamente quali siano i motivi che spingano a sostenere una simile industria di sofferenza.

http://www.maxmaracampaign.net
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