Moderatore: Giovanna F
NOn sono d'accordo Daniele per il fatto semplicissimo che sono italiano e dell'Italia amo non solo la veste geografica ma soprattutto quella umana e sociale. Non si può ignorare l'italiano come non si può e non si deve dimenticare da cosa deriva, dalla sua storia ed anche dalla sua attualità che dinamica è anche in funzione di chi l'ha animata e vissuta.daniele1357 ha scritto:Mah, forse si era capito, ma a me l'idea di promuovere i dialetti non piace per niente.
Vada per le riminiscenze, cose che tradizionalmente erano segnalate in un certo modo, ma tutte le cose nuove inventate in dialetto prorpio non riesco a mandarle giù.
daniele1357 ha scritto:Quindi a me non piace tutto quello che è dialettizzazione, come i nomi delle città, qualcuno nei secoli passati hai mai visto un cartello ufficiale con scritto Milàn? Nella Repubblica della Serenissima secondo voi esisteva la parola veneta per televisore?
Nell'epoca della globalizzazione arroccarsi sui dialletti fa gioco al potere, dividi et impera... è stato invetanto a Roma no?
Fatto sta che sono in Norvegia, e mi sento un idiota a parlare inglese peggio della donna delle pulizie sessantenne che fa servizio da queste parti. Da noi si parla di insegnare a scuola dialetto..... mi vien da piangere....
MARIO1964 ha scritto:C' a dja Monssù Duos, s' a l' à damanca 'd en piemonteis i seraj Senior e cò Arbitèr, ma i son sì à sua disposission ...
A podrìa fèlo cò Monssù Befed, a a l' è 'n gargagnan c'à l' à ma veuja 'd fè 'n tubo ...
(Gentile Organizzatore Signor Dous, nonostante la mia doppia qualifica Senior/Arbitro sono a sua completa disposizione per eventuali consulti sull' idioma pedemontano occidentale. Credo che anche il Signor Befed sarebbe assolutamente all' altezza, ma la sua ignavia è leggendaria... )
dous ha scritto:MARIO1964 ha scritto:C' a dja Monssù Duos, s' a l' à damanca 'd en piemonteis i seraj Senior e cò Arbitèr, ma i son sì à sua disposission ...
A podrìa fèlo cò Monssù Befed, a a l' è 'n gargagnan c'à l' à ma veuja 'd fè 'n tubo ...
(Gentile Organizzatore Signor Dous, nonostante la mia doppia qualifica Senior/Arbitro sono a sua completa disposizione per eventuali consulti sull' idioma pedemontano occidentale. Credo che anche il Signor Befed sarebbe assolutamente all' altezza, ma la sua ignavia è leggendaria... )
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Aggiungo in via del tutto eccezionale la proverbiale conoscenza dei linguaggi "occidentali" dell'Arbitro Marione
befed ha scritto:dous ha scritto:MARIO1964 ha scritto:C' a dja Monssù Duos, s' a l' à damanca 'd en piemonteis i seraj Senior e cò Arbitèr, ma i son sì à sua disposission ...
A podrìa fèlo cò Monssù Befed, a a l' è 'n gargagnan c'à l' à ma veuja 'd fè 'n tubo ...
(Gentile Organizzatore Signor Dous, nonostante la mia doppia qualifica Senior/Arbitro sono a sua completa disposizione per eventuali consulti sull' idioma pedemontano occidentale. Credo che anche il Signor Befed sarebbe assolutamente all' altezza, ma la sua ignavia è leggendaria... )
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Aggiungo in via del tutto eccezionale la proverbiale conoscenza dei linguaggi "occidentali" dell'Arbitro Marione
Potrà certamente aiutarti dal CTO, vicino all'attacco per l'ossigeno stanno predisponendo anche il punto rete per l'accesso ad internet ...
Non saprei cos'altro poter aggiungere...sono perfettamente daccordo!dous ha scritto:NOn sono d'accordo Daniele per il fatto semplicissimo che sono italiano e dell'Italia amo non solo la veste geografica ma soprattutto quella umana e sociale. Non si può ignorare l'italiano come non si può e non si deve dimenticare da cosa deriva, dalla sua storia ed anche dalla sua attualità che dinamica è anche in funzione di chi l'ha animata e vissuta.daniele1357 ha scritto:Mah, forse si era capito, ma a me l'idea di promuovere i dialetti non piace per niente.
Vada per le riminiscenze, cose che tradizionalmente erano segnalate in un certo modo, ma tutte le cose nuove inventate in dialetto prorpio non riesco a mandarle giù.
Ora il dialetto, i dialetti, sono la vera ricchezza della nostra gente.
Non voglio appartenere e come me penso molti altri e non solo qui nel forum, non solo al sud od al nord, all'est come all'ovest, ad una razza di plastica che vuole sembrare all'estero perfettamente integrata ed integrabile in una normalizzazione linguistica che dovrebbe semplificarla ed omologarla ad altre.
Il problema non è politico ma attiene alla dignità di ciascun comune che rivendica la sua storia fatta di usi costumi e dialetti: il linguaggio dialettale ne è la sintesi ed identifica perfettamente od anche imperfettamente chi lo parla ma non per nulla gli conferisce una carta d'identità più forte e vera di quella dello stato cui pure appartiene ma del cui rispetto non v'è dubbio alcuno.daniele1357 ha scritto:Quindi a me non piace tutto quello che è dialettizzazione, come i nomi delle città, qualcuno nei secoli passati hai mai visto un cartello ufficiale con scritto Milàn? Nella Repubblica della Serenissima secondo voi esisteva la parola veneta per televisore?
Nell'epoca della globalizzazione arroccarsi sui dialletti fa gioco al potere, dividi et impera... è stato invetanto a Roma no?
Fatto sta che sono in Norvegia, e mi sento un idiota a parlare inglese peggio della donna delle pulizie sessantenne che fa servizio da queste parti. Da noi si parla di insegnare a scuola dialetto..... mi vien da piangere....
Dalla buona conoscenza della nostra base dialettale dovrebbe venire un maggiore amore per la nostra lingua madre ed una sua maggiore comprensione.
Perchè preoccuparsi di parlare lingue altrui se non conosciamo bene la nostra?
Da quelle classiche sono passato a comprendere diverse lingue straniere, ma ciò che mi emoziona è sempre l'enorme bagaglio culturale dei dialetti.
daniele1357 ha scritto:Mah, forse si era capito, ma a me l'idea di promuovere i dialetti non piace per niente.
Vada per le riminiscenze, cose che tradizionalmente erano segnalate in un certo modo, ma tutte le cose nuove inventate in dialetto prorpio non riesco a mandarle giù.
Quindi a me non piace tutto quello che è dialettizzazione, come i nomi delle città, qualcuno nei secoli passati hai mai visto un cartello ufficiale con scritto Milàn? Nella Repubblica della Serenissima secondo voi esisteva la parola veneta per televisore?
Nell'epoca della globalizzazione arroccarsi sui dialletti fa gioco al potere, dividi et impera... è stato invetanto a Roma no?
Fatto sta che sono in Norvegia, e mi sento un idiota a parlare inglese peggio della donna delle pulizie sessantenne che fa servizio da queste parti. Da noi si parla di insegnare a scuola dialetto..... mi vien da piangere....
daniele
marivodo ha scritto:Per i Fiorentini , il Fiorentino non è un dialetto ma la lingua di Dante , dunque quella vera ed unica !! Però se capita qualcosa in Fiorentino posso benissimo fare da Arbitro ( anche se sono già plurinominata Arbitro e Senior , ma si sà che i " bischeri" sono sempre i stessi !!) il mio primo libro letto in Italiano è stato " Maledetti Toscani di Malaparte " una buona scuola ! Dunque , anche se non Toscana doc mi propongo per il controllo della lingua di Dante![]()
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marivodo ha scritto:mi ero proposta per il Fiorentino ..... ma forse non è stato visto![]()
marivodo ha scritto:Attenzione , per me solo il FIORENTINOpisano , livornese , senese sono lingue "straniere "
! c'è differenza come ben sapete
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