Carissimi,
perdonate la mia latitanza, ma in questi giorni sono stato risucchiato da altre attività, alcune legate anche al Concorso Fotografico di quest'anno e del prossimo.
Non mi sono affatto dimenticato di voi; anzi ho seguito l'interessante confronto tra Elena e Giuseppe sulle finalità dei reportage e credo che i loro interventi ci hanno chiarito ulteriormente le idee. Siamo credo concordi che a finalità dell'iniziativa debba essere di far uscire dal silenzio quelle situazioni di degrado, di incuria, d'inefficienza, di deturpazione del nostro patrimonio che, eccetto i casi più eclatanti, non conquistano la ribalta mediatica. Di ogni cosa, più se ne parla, più si approfondiscono i vari aspetti e più si attira l'attenzione di chi dovrebbe operare.
Attraverso anche un'opera di coordinamento con testate, organismi di tutela come il FAI e associazioni locali - che, vedi ad esempio il FAI, in parte già sostengono l'attività editoriale di Comuni-Italiani.it e di cui mi occuperei personalmente - e con il semplice passaparola su internet - sui vostri blog e siti personali e tra i vostri contatti - si può creare un movimento d'opinione di una certa portata che, mi sento di confermarlo da giornalista e da comune elettore, nessun Sindaco o amministratore può permettersi il lusso di ignorare.
Anche perché tutto quello che pubblichiamo qui fa letteratura, crea in sostanza un archivio di informazioni - "arma assai raffinata e non perseguibile penalmente" parafrasando l'insuperabile Indro Montanelli - con il quale saranno costretti a confrontarsi i responsabili chiamati ad intervenire.
Tutto sta nel crederci fermamente e nel sentirsi coinvolti in prima persona in quest'iniziativa.
Tecnicamente per lanciare la sezione, credo che occorrano almeno una decina di reportage da pubblicare.
In giornata conto di pubblicare alcune delle vostre segnalazioni aggiornate con approfondimenti e testimonianza.
A dopo