Allora, vi aggiorno finalmente e doverosamente su quella che avrebbe dovuto essere la mia prima segnalazione.
La mia attenzione si era concentrata su questo scempio:
Si tratta del Monumento a Nosside, eretto sul lungomare di Locri (RC) una ventina di anni fa.
"L’opera bronzea rappresenta l’ipotetica figura della poetessa magno-greca locrese Nosside, ed è opera dello scultore Tony Custureri. Posto sulla piazzetta del lungomare al centro della conca marina che va da Capo Zefirio a Punta Stilo, è indicativo della centralità, ieri politica, oggi ideale, strorico-culturale, della Locride, la cui battigia - piace pensarlo – fu certamente anche da Nosside percorsa a piedi nudi immersi tra la sabbia ed acqua cercando, nello spazio, guardando l’orizzonte, la via per cui inviare a Mitilene il messaggio di saluto a Saffo dicendo con orgoglio che anche Locri aveva un figlia cara alle Muse."
Fonte del Testo: Sito Comunale di Locri (http://www.comune.locri.rc.it)
Quando l'ho fotografata poco più di un anno fa era nello stato che vedete, martoriato da graffiti e con il rivestimento spaccato e frammentato in più punti.
Persino la lastra su cui sono incisi alcuni dei pochi versi rimasti di Nosside, presentava spaccature ed era diventata pressochè illegibile:
O straniero, se navigando andrai
a Mitilene dalle belle danze, dove
si accese il fiore
delle grazie di Saffo, dì che cara
fui alle Muse e che la terra
locrese mi generò
Mi aveva particolarmente colpito che la bestialità e l'imbecillità si fossero accaniti anche e soprattutto sul più bel simbolo che la Locri moderna abbia voluto e conservi del suo mitico periodo magnogreco.
Non ho visto, allora, come conservati adesso i resti di tanto splendore, ma sicuramente tornerò a verificare. Durante l'ultima mia visita, nel 2001, avevo potuto constatare che sono abbastanza curati, e lo stesso posso affermare di ciò che è conservato nel Museo Nazionale di Reggio Calabria, anche se in passato ho trovato le sale "locresi" chiuse, mi fu detto, per mancanza di personale e d'estate le visite sono state un autentico patimento per l'assenza di aria condizionata.
Volevo quindi scrivere il mio reportage basandomi su queste immagini. Come avevo anticipato, però, ho ritenuto necessario verificare che la situazione fosse sempre la stessa, e...sorpresa, il monumento è stato restaurato, anzi diciamo completamente rifatto, credo l'estate scorsa.
Adesso appare così:
A dir la verità, a me piaceva di più com'era prima (prima del deturpamento, ovviamente). Era, come dire, più aereo...più articolato, e arricchito dalle presenza delle piante, per quanto asfittiche apparissero.
Sembra che siano scomparse le lastre in bronzo affisse sul piedistallo e non vedo traccia dei versi di Saffo...ma forse l'opera di restauro non è ancora finita, o almeno lo spero...
Tuttavia non posso che congratularmi con l'amministrazione comunale per essere intervenuta, se non altro, per cancellare l'orrore della povera Nosside.
Spero che presto le ridia anche la possibilità di rivolgere il suo saluto "allo straniero"