Storia di un fiume

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Storia di un fiume

Messaggioda greenland » mar 21 apr 2009 16:58

Vorrei raccontare oggi la storia di un fiume.
Il fiume Bormida nasce nelle Alpi Marittime e dopo 134 km sfocia nel fiume Tanaro nei pressi di Alessandria.
Attraversa le province di Savona,Cuneo Asti e Alessandria.
Seguendo il suo tragitto si attraversano monti e colline fino a degradare in pianura.
Questi sono dati geografici,comuni a tanti fiumi italiani che nel loro corso attraversano località ricche di storie e di cultura.
La cosa che distingue la Bormida da molti altri fiumi è poco onorevole,vergognosa.
Per raccontarla occorre fare un salto nel tempo.
Siamo nel 1882,rivoluzione industriale: si produce pensando al futuro e al progresso,e lungo il fiume Bormida nei pressi di Cengio nasce una fabbrica di esplosivi.
Nel 1920 la fabbrica prende il nome di ACNA e inizia a produrre sopratutto vernici e prodotti per la chimica industriale.Prodotti altamente tossico-nocivi e cancerogeni.La fabbrica nel tempo si è espansa adagiandosi sulle rive del fiume e sfruttandone la portata idrica per le lavorazioni industriali.I residui delle lavorazioni sono stati utilizzati per un secolo come materiale di costruzione e riempimento su cui edificare le nuove aree della fabbrica.
L'acqua prelevata dal fiume,dopo essere stata utilizzata dall'ACNA per le lavorazioni,veniva nuovamente scaricate nel fiume "arricchita" di decine di sostanze tossiche.Il fiume appariva di un colore nero-rossastro,l'acqua era inutilizzabile per qualunque scopo e il fiume era biologicamente morto per diversi Km a valle della fabbrica.Beppe Fenoglio ne "un giorno di fuoco "descriveva così la Bormida:...... Hai mai visto Bormida? Ha l’acqua color
del sangue raggrumato, perchè porta via
i rifiuti della fabbrica di Cengio e sulle sue
rive non cresce più un filo d’erba. Un’acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo
nel midollo, specie a vederla di notte sotto
la luna …..”

La lotta della gente della Valle Bormida contro la fabbrica inizia nel primo novecento,si compone di innumerevoli capitoli,con grande impegno ma purtoppo senza riuscire a far chiudere la fabbrica.Nel 1987,nasce spontaneamente l’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida in cui confluiscono comuni del Savonese,del Cuneese dell'Astigiano e dell'Alessandrino.
L'Associazione si dimostra subito determinata,organizza una marcia a Cengio che riaccende la voglia di lottare per la chiusura della fabbrica.
Si sussegguono iniziative di protesta sempre più clamorose e ravvicinate,dal blocco del giro d'Italia al sit-in a Montecitorio.La vicenda Acna è ormai di dominio nazionale.
Nel 1988 arriva una prima chiusura della fabbrica per 45 giorni.
Dopo varie vicende,pareri contrastanti e molte altre lotte la fabbrica chiude nel 1999.
Attualmente continua la bonifica del sito che andra avanti ancora per 2-3 anni.Recentemente si è accertato che circa ottocentomila tonnellate di rifiuti dell'ACNA sono stati smaltiti a Pianura (NA),forse sotterrati senza troppe precauzioni.
La situazione dell'acqua migliora lentamente,il colore è quasi tornato quello di un normale fiume,che dovrebbe essere fonte di vita per una valle, e non portare morte e inquinamento.
Racconto questa storia perchè possa far riflettere: cerchiamo di vigilare sempre sui nostri territori e impegnamoci per difenderli quando serve,non è tempo sprecato,è un prezioso investimento sul futuro.
Da bambino ricordo la Bormida scura e puzzolente,oggi vedo un fiume che rialza la testa,nuovamente animato dai pesci e sorvolato dagli aironi e penso che l'impegno nostro e degli altri,qualche volta ci premia e riporta la vita.

Paolo
DSC_0076 (Small).JPG
Bormida Ad Acqui Terme dic.2008
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Messaggioda Marcello Di Sarno » ven 24 apr 2009 12:56

Bella storia Paolo, soprattutto perché c'è il lieto fine! :ok:
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Messaggioda greenland » ven 24 apr 2009 20:25

Infatti, ormai occorre solo vigiliare sulla bonifica.
Mi piacerebbe fosse la prima storia nella categoria "buone notizie".
Ciao grazie! :-)
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Messaggioda Daniskin » mar 02 giu 2009 12:36

La cosa più brutta di questa storia è che ottocentomila tonnellate di rifiuti dell'ACNA sono stati smaltiti a Pianura(NA), in una zona (La cosidetta "Terra Dei Fuochi"),dove ormai per mezzo proprio delle discariche abusive della camorra, a risentirne maggiormente sono l'agricoltura e l'allevamento del posto, oltre alle migliaia di persone che potrebbero andare incontro a gravi patologie.
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Messaggioda greenland » mar 02 giu 2009 15:06

Daniskin ha scritto:La cosa più brutta di questa storia è che ottocentomila tonnellate di rifiuti dell'ACNA sono stati smaltiti a Pianura(NA), in una zona (La cosidetta "Terra Dei Fuochi"),dove ormai per mezzo proprio delle discariche abusive della camorra, a risentirne maggiormente sono l'agricoltura e l'allevamento del posto, oltre alle migliaia di persone che potrebbero andare incontro a gravi patologie.


hai ragione,la cosa è brutta almeno quanto quello che è capitato qui.
Il mancato sviluppo della valle a causa dell'inquinamento che si protrae da 100 anni ha recato danni incalcolabili a livello sanitario ed economico.Le acque inquinate hanno costretto centinaia di aziende agricole a chiudere nel corso degli anni.Qui,come in Campania, questa gente ha rubato e continua a rubare il futuro delle persone....
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Messaggioda Daniskin » mar 02 giu 2009 18:17

E' una vergonga tutto ciò. Da questo punto di vista lo Stato non tutela il futuro nostro e quello dei nostri figli. Il vero problema è che la Mafia sta dentro lo Stato e da tutto ciò ne guadagna.
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