[Roma] Teatro: "Non si sa come" di Luigi Pirandello regia di Federico Vigorito

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[Roma] Teatro: "Non si sa come" di Luigi Pirandello regia di Federico Vigorito

Messaggioda Stefano Jacurti » sab 14 nov 2009 14:04

"Non si sa come"
di Luigi Pirandello
con Cristina Aubry
Stefano Jacurti
Paolo Ricchi
Paola Surace
Walter Toschi
regia di Federico Vigorito
Apas produzioni
Teatro Sala Uno - Roma
dal 24 novembre al 10 dicembre

Quello del Conte Daddi è un delitto che tutti noi, in forma più o meno grave abbiamo compiuto.
Quante volte ci si è rimproverati di un atto irriflesso, di cui percepivamo le conseguenze e che pure abbiamo compiuto?
E da quell'atto, sul momento senza un preciso senso, ne sono venuti esiti che segnano la vita per sempre.
Perché l'abbiamo fatto? Chi o cosa ci ha spinto a farlo? Non sono stato io a decidere con piena volontà eppure io ne pago le conseguenze.
Ci sono dunque due io dentro di noi ed uno é nemico dell'altro.

Il conte Romeo Daddi, (Walter Toschi) personaggio serio e rispettabile, è molto innamorato della moglie Bice(Paola Surace)
insidiata senza successo da Respi (Stefano Jacurti) ed è buon amico di Giorgio Vanzi,(Paolo Ricchi)
eppure gli accade di tradire l'amicizia e la moglie con Ginevra, (Cristina Aubry) amica di famiglia e moglie di Vanzi.

Non è stato, il suo, un innamoramento, di cui potrebbe anche giustificarsi, ma un atto istintivo che,
non si sa come, l'ha portato a fare quello che ha fatto.

Avviene un doloroso chiarimento tra i protagonisti del dramma durante il quale Romeo Daddi ricorda un altro delitto,
questo sì delitto, compiuto da ragazzo. Da una sciocca lite con un ragazzo, come tante ne avvengono per "futili motivi",
come specifica quella legge che poi severamente ti condanna, lo aveva colpito con una pietra uccidendolo.

Il racconto di Romeo é allucinante:
il ragazzo giaceva morto con la testa fracassata ai suoi piedi, eppure lui non si sentiva colpevole;
tutto era avvenuto come in un incubo, in una specie di delirio dove il protagonista del fatto non era lui,
che se ne era tornato tranquillamente a casa.

Adesso, ripensandoci, anche quello che è avvenuto con Ginevra è stato come un sogno di cui si percepisce la realtà
solo quando si torna in se stessi.

Ed ora quella situazione si è ripetuta: questo, come il primo, è un delitto innocente, compiuto per istinto eppure,
se si vuole ricostruire qualcosa dalle macerie che si sono provocate, bisogna tuttavia assumersene la responsabilità:
si deve essere chiamati a rispondere anche delle azioni di quell'io che talora ci sovrasta e ci trascina.

Bisogna cercare la punizione anche se non ci si sente colpevoli: il conte farà in modo che il suo amico Giorgio lo uccida,
anche lui senza volerlo, non si sa come.
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Stefano Jacurti
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Messaggioda Justinawind » gio 19 nov 2009 05:05

Grazie per la notizia, Stefano!
E in bocca al lupo per lo spettacolo! ;-)
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Justinawind
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