Macmamauri ha scritto:Justinawind ha scritto:Berlusconi è stato portato al potere nelle libere elezioni, la cosa piaccia o no... e perlopiù non una sola volta...
Possiamo dire che il popolo è scemo? Certo, ma è un'arma a doppio taglio.
Forse conviene ricordare che anche un certo partito nazionalsocialista, diretto da Adolf Hitler, arrivò al potere con regolari votazioni.
E anche in Germania, per oltre ventanni, pochi ebbero il coraggio di parlare di "dittatura".
Ai posteri l'ardua sentenza (quando la televisione sarà un triste ricordo!)
E a proposito di arrivi al potere con il consenso della folla.
SOMIGLIANZE E PRINCIPI. (2)
....Sicuramente, senza il sostegno degli strumenti d'informazione che già in quel periodo lasciavano progredire costantemente i suoi utili, Berlusconi non avrebbe mai potuto fare un passo così importante: entrare in politica, per lui significava fare il primo passo per raggiungere i vertici delle istituzioni e a far parte dell'èlite di quei personaggi che hanno segnato la storia nel mondo; e così è stato, era soltanto quello il suo scopo, perchè, per lui, l'idea di far politica, importava poco o niente.
Sono stato sempre attratto, per pura curiosità, dallo studio delle civiltà dei popoli nella storia perchè mi è sempre piaciuto mettere a confronto le varie culture e civiltà dell'ambiente, profondamente trasformate da eventi bellici e da popoli invasori.
La strategia, definiamola accademica, applicata da Berlusconi, si avvicina, secondo me, a quel fenomeno del "totalitarismo" che ebbe le sue origini all'inizio degli anni '20 da parte degli antifascisti e successivamente utilizzato con un rovesciamento di valori da Mussolini.
Questo movimento aveva l'obiettivo di dominare l'intera società, non solo con un apparato di controllo e repressivo ma svolgendo anche un'attività di mobilitazione e persuasione, fondata su un uso spregiudicato dei mezzi di comunicazione. Il successo dei movimenti totalitari fra le masse, segnò la fine di due illusioni care ai democratici in genere, ma in particolare al sistema di partiti degli stati nazionali europei. Si crearono i presupposti per minare la fiducia dei governi, con la convinzione di far credere più nel dominio dellla maggioranza che nelle istituzioni pubbliche articolate e organizzate.
Insomma, il fenomeno del "totalitarismo"fu un movimento che elettrizzò la coscienza delle persone strapazzate da una profonda opera persuasiva alla ricerca di consensi, facilitata dal fragile equilibrio in cui versavano le istituzioni e per di più, in un clima instabile, con diverse ideologie politiche, rapportate, naturalmente, agli eventi bellici di allora.
Oggi "la cura mediatica"produce i suoi effetti e talune somiglianze sembrano proprio dei puzzle che s'incastrano perfettamente nel totalitarismo di allora, per un sistema che ha avuto sempre successo nel tempo e che "il barone dei media", per i suoi scopi, ha sempre usato con grande profitto.
Dicembre 2007.
Questo è un copia e incolla di un mio intervento nel mio sito,oggi,non aggiornato,datato dicembre 2007.
Si tratta della seconda parte di un intervento nel momento in cui presagivo già l'imminente caduta di Prodi che,infatti,cadde dopo qualche mese.