Moderatore: Justinawind
Giovanna F ha scritto:esatto! Quei libri potevano regalarli.
poi oggi è la giornata "regala un libro ad uno sconosciuto". Iniziativa nata in internet. Misi pure un link nel thread "bancarella dei libri" per chi poteva interessare.
sissi76 ha scritto:Giovanna F ha scritto:esatto! Quei libri potevano regalarli.
poi oggi è la giornata "regala un libro ad uno sconosciuto". Iniziativa nata in internet. Misi pure un link nel thread "bancarella dei libri" per chi poteva interessare.
L'avevo letto pure io questa iniziativa ed è interessante davvero.. io vado pure per mercatini a cercar libri e vecchie cartoline...ma buttare libri sia mai
Emiliano Sabatini ha scritto:Bruciare o gettare via libri è un insulto all'umanità, la maggior parte di noi penserà al rogo di Berlino del 10 maggio 1933, ma quello è solo uno delle innumerevoli brutalità che hanno subito i libri. Mi ritorna in mente l'incendio alla biblioteca d'Alessandria perpetrato da Maometto II il quale, mentre le fiamme si levavano alte nel cielo, pronunciò: "0 questi libri dicono quello che c'è gíà nel Corano, e allora sono inutili, o dicono cose che non ci sono nel Corano, e allora sono dannosi".
La frase di Maometto II è la dimostrazione che ogni politica repressiva non ha bisogno troppi libri e forse è meglio di nessun libro in quanto leggendo si interpreta e la libera interpretazione è il male supremo per ogni tirannia.
Chi brucia libri è un essere che odia e chi odia i libri li odia perchè non li ha mai letti.
Penso anche al "1984" di Orwell, lì i libri non venivano bruciati, ma semplicemente riscritti a seconda delle momentanee esigenze del partito; lo scopo di quella dittatura era lasciare nell'ignoranza la popolazione in modo da tenerla sempre in pugno.
Nelle scuole, inneggiando a eccezionali riforme, si finiva a non insegnare nulla, o meglio ancora, si insegnava solo la cattiveria e la crudeltà di chi la pensava diversamente (noi siamo il bene, chi la pensa diversamente da noi è il male ed è per questo che abbiamo creato il Ministero dell'Amore). Le televisioni mandavano in onda sempre gli stessi messaggi dove il "Grande Fratello" esaltava se stesso ed ingiuriava i dissidenti senza possibilità di un dibattito.. solo lunghi monologhi intrisi di insulti verso la controparte). Questa politica del fare in "1984" è una politica distruttiva, e non c'è nessuna differenza dalla politica del gettare e del bruciare, tutte, lentamente fanno riemergere la bestialità insita nella parte più arcaica dell'umano pensiero portandoci in una nuova età dove il bagliore dei libri bruciati produce un'oscurantistica luce.
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