yuna57 ha scritto:So che a poco puo servire, ma a queste cose non ci si deve fare un'abitutine ed ignorarle, da piu parti.
Yuna, sono stato frainteso e mi scuso se è stato questo il messaggio trasmesso dal mio commento. Non era nelle mie intenzioni ignorare eventi tanto drammatici, o tanto meno invitare a farlo. Con "dobbiamo farci l'abitudine" intendevo dire che purtroppo saranno sempre più frequenti, e se chi siede sulle poltrone importanti comprendesse che la prevenzione di questo genere di eventi è fondamentale, si potrebbero evitare danni e tragedie... ma è pur vero che un intervento di soccorso in grande stile, in una situazione di emergenza, da molta più visibilità, ergo genera consensi e voti, molto più di un programma di prevenzione che il più delle volte passa inosservato.
yuna57 ha scritto: Lascio da parte l'ubanizzazione che qualche volta ci puo stare, in molte parti selvaggia,
con polemiche e altro, ma quasi 500ml di pioggia caduti in tre giorni, non son pochi, ci aggiungi la neve in alta quota, schiolta, caduta abbondante giorni prima, e se questa sia la causa del cedimento degli argini, questo non lo
so.http://www.youreporter.it/news/Bacch ... asalserugo Non posso in poco spazio descriverti la pianura veneta, che ho conosciuto da poco anch'io, sui suoi fiumi, torrentelli, piccoli rivoli, all'apparenza inocqui, molti da risorgive, anche uno di quelli che ha interessato la zona.
http://www.magicoveneto.it/natura/fiumi/Bacchigl.htm
La neve la scorsa settimana e lo scirocco caldo in questa, così come 500mm di pioggia caduti in tre giorni, corrispondono esattamente alla voce "cambiamenti climatici", che non vuol dire necessariamente avere 45° a luglio e 30° a gennaio, ma vuol dire intensificazione ed estremizzazione degli eventi climatici. Anche qui nella sola giornata di lunedì è caduta una quantità di pioggia che cade in media in tutto l'arco dei mesi di novembre e dicembre.
Le emissioni in atmosfera comportano aumenti di temperatura che per noi non sono neanche percettibili, ma incrinano l'equilibrio tra tutta una serie di fattori che determinano il clima tipo della nostra Italia e dell'Europa in generale.
Infine il peso dell'urbanizzazione non è da sottovalutare. Il sistema "fiume" è molto complesso e delicato, anche la semplice costruzione di un ponte, la modifica di un argine, prim'ancora che la costruzione di insediamenti di tipo residenziale, provocano effetti che si ripercuotono su tutto il corso d'acqua, da lì sino alla foce, perché modificano la portata di acqua e di sedimenti.
Con questo non voglio dire che dobbiamo fermare il progresso e tornare all'età della pietra, ma che studiando gli effetti dell'intervento dell'uomo su un corso d'acqua le tragedie possono essere non dico evitate, ma almeno limitate all'imprevedibile.