POESIE dimenticate (e non)

Punto di incontro della comunità: pensieri, riflessioni, passatempi, discussioni a tema libero

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Messaggioda Diana Cocco » ven 12 ott 2012 06:46

I c o l o r i d e l l ‘ a m i c i z i a

Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda.
Tutti si proclamavano il migliore in assoluto,
il più importante, il più utile, il favorito.

Il rosso poco distante urlò:
“Io sono il re di tutti voi!
Io sono il colore del sangue e il sangue è vita,
il colore del pericolo e del coraggio.
Io sono pronto a combattere per una causa,
io metto il fuoco nel sangue,
senza di me la terra sarebbe vuota come la luna.
Io sono il colore della passione, dell’amore, della rosa, del papavero…”

L’arancione si fece largo:
“Io sono il colore della salute e della forza.
Posso essere scarso, ma prezioso,
perchè io servo il bisogno della vita umana.
Io porto con me le più importanti vitamine.
Pensate alle carote, mango e papaia.
Io non sono presente tutto il tempo,
ma quando riempio il cielo nell’alba o nel tramonto,
la mia bellezza è così impressionante
che nessuno pensa più a nessuno di voi…”

Il giallo rilanciò:
“Voi siete tutti così seri.
Io porto sorriso, gioia e caldo nel mondo.
Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle.
Quando fioriscono i girasoli, il mondo intero sembra sorridere.
Senza di me non ci sarebbe allegria…”

Il verde disse:
“Chiaramente sono io il più importante.
Io sono il segno della vita e della speranza;
io sono stato scelto dall’erba,
dagli alberi, dalle piante,
senza di me tutti gli animali morirebbero.
Guardatevi intorno nella campagna e vedrete che io sono in maggioranza…”

Il blu lo interruppe:
“Tu pensi solo alla terra,
ma non consideri il cielo ed il mare?
E’ l’acqua la base della vita
che viene giù dalle nuvole
nel profondo del mare.
Il cielo dà spazio, pace e serenità,
senza di me voi non sareste niente…”

Il porpora si alzò in tutta la sua altezza:
era molto alto e parlò con voce in pompa magna:
“Io sono il colore dei regnanti e del potere.
Re, capi e prelati hanno sempre scelto me
perchè sono il segno dell’autorità e della sapienza.
Le persone non domandano…
a me essi ascoltano e ubbidiscono…!”

Infine l’indaco parlò molto serenamente agli altri, ma con determinazione:
“Pensate a me, io sono il colore del silenzio,
voi difficilmente mi notate,
ma senza di me diventate tutti superficiali.
Io rappresento il pensiero e la riflessione,
il crepuscolo e le acque profonde.
Voi tutti avete bisogno di me
per bilanciare e contrastare,
per pregare ed inneggiare alla pace…”

E così i colori continuarono a discutere convinti di essere ognuno superiore agli altri.
Litigarono sempre più violentemente senza sentire ragioni.

Improvvisamente un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia che seguì violenta li impaurì a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi…

Nel mezzo del clamore la pioggia cominciò a parlare:
“Voi sciocchi colori litigate tra voi ed ognuno cerca di dominare gli altri…
Non sapete che ognuno di voi è stato creato per un preciso scopo unico e differente?
Tenetevi per mano e venite con me”

Dopo che ebbero fatto pace essi si presero tutti per mano.

La pioggia continuò:
“D’ora in poi quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace.

L’ a r c o b a l e n o è un segno di speranza e di pace per il domani…
E così quando una buona pioggia lava il mondo,
e l’arcobaleno compare nel cielo,
ricordiamoci di apprezzarci l’uno con l’altro.

di GIANKA

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Messaggioda Viviana Bernardini » lun 05 nov 2012 22:48

Cara Lucia, ascolta: è il vento. Arriva dal torrente che corre sotto la nostra casa e si infrange sui sassi macchiati dal muschio. E si spegne sui muri di pietra che i miei vecchi murarono per farne un rifugio, quello che oggi accoglie anche i nostri nipoti. Ci sei entrata da ragazza e da giovane sposa: ha protetto le nostre paure e le nostre ore felici. Ora, con Anna, sei tornata quassù per sempre. Non so se è vero che risorgeremo, ma so che l'appuntamento potrebbe essere qui. Chissà se mi puoi sentire: io non ti ho mai cercata tanto. Dicono che il primo amore non si scorda mai, soprattutto, penso, quando è anche l'ultimo. Pianaccio, agosto 2003

da Lettera d’amore a una ragazza di una volta – Enzo Biagi
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Messaggioda Justinawind » mer 07 nov 2012 00:45

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Messaggioda Diana Cocco » mer 19 dic 2012 11:44

NATALE

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


(Napoli, il 26 dicembre 1916 - Giuseppe Ungaretti)
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Ultima modifica di Diana Cocco il mer 19 dic 2012 11:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Diana Cocco » mer 19 dic 2012 11:48

E' NATALE

E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.

E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri


(Madre Teresa di Calcutta)
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Bolzano mercatini.jpg
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Messaggioda emmaromanazzi » mar 15 gen 2013 15:29

Venti poesie d'amore e una canzone disperata


XLIV sonetto

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda
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Messaggioda Justinawind » mar 15 gen 2013 15:41

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Messaggioda emmaromanazzi » mer 16 gen 2013 18:56

Il gelsomino notturno


E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.

Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.

Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.

Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.

La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.

Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.

Passa un lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento ...

E l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.

Giovanni Pascoli
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Messaggioda emmaromanazzi » sab 02 feb 2013 15:24

L’ultima canzone

Finisci allora quest'ultima canzone
e separiamoci. Dimentica questa notte
ora che la notte è finita.
Chi cerco di serrare tra le braccia?
I sogni
non si possono far prigionieri.
Con mani avide stringo al mio cuore
il vuoto, ed esso mi ferisce il petto.
- Rabindranath Tagore
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Messaggioda Justinawind » sab 02 feb 2013 21:14

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Messaggioda emmaromanazzi » dom 10 feb 2013 16:15

Il cielo è di tutti
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.

Gianni Rodari
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Messaggioda emmaromanazzi » gio 21 feb 2013 13:00

Sabbie Mobili

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

~ Jacques Prevert ~
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Messaggioda emmaromanazzi » mar 26 feb 2013 17:29

T'amo

senza sapere come, ne' quando, ne' da dove,
t'amo direttamente senza problemi ne' orgoglio:
cosi' ti amo perche' non so amare altrimenti che così,

in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto e' mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

(di Pablo Neruda)
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Messaggioda Justinawind » gio 07 mar 2013 01:02

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Messaggioda Diana Cocco » gio 04 apr 2013 19:16

Ti auguro un'oasi di pace

La strada vi venga sempre dinanzi
e il vento vi soffi alle spalle
e la rugiada bagni sempre l'erba
cui cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre
sul vostro volto.
E il pianto che spunta
sui vostri occhi
sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi
di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno
pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare
prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce,
tanta speranza e tanto calore.



DON TONINO BELLO
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