marivodo ha scritto:Dai mario non sparlare dei vini francesi e sopratutto dello Champagne , quello vero , certo che una bottiglia di Champagne a 10 E è sospetta , ma non dire che tutti questi vini ( Bordeaux , Moselle etc..) sono addizionati con non so quale intruglio , mi sembra avere anche sentito dire di vini italiani addizionati da non so che , mandando il consumatore in ospedale e il produttore in cella
il sistema dell'uva lasciata ad asciugare sulla vigna oltre la vendemia è molto noto e serve per fare vini più concentrati in zucchero , e non è uva marcia !
Anche in Italia c'è dello Spumante buonnissimo , di grande qualità alla pari dello Champagne , ma non compralò da 10E , anche qui meglio spendere di più per bere poco ma bene che buttarsi su qualsiasi ( e c'è ne sono tanti !) spumante di bassa qualità
Francese dixit
Forse non mi sono spiegato bene.
Ho fatto un corso di industrie agrarie, e quindi so quello che dico.
Non si tratta di "strani intrugli", ma del procedimento di vinificazione dello Champagne, lecito e consentito.
Lo stesso per i vini della Mosella, del Bordeaux, e anche di alcune vallate alpine italiane.
Sta di fatto che la materia di partenza di molti vini, che in Italia è uva sana maturata al sole del mediterraneo, in Francia e Germania è un uva attaccata da un fungo che assorbe acqua e di conseguenza concentra lo zucchero ... quindi marcia
E se vuoi ottenere un vino da uva "asciugata" la devi raccogliere SANA e mettere su graticci (e ottieni i vini passiti), è tutta un' altra cosa.
Io non sto parlando di qualità, ma di processi produttivi, che sono codificati tanto per la produzione del Tavernello in cartone quanto per il Brunello di Montalcino, e credo che il nostro amico sommellier mi darà ragione
Tanto per fare un ulteriore esempio, il Chianti non è un' uva, ma un uvaggio, vale a dire una miscela di uve vinificate insieme per ottenere un vino specifio, anche questo disciplinato dalla legge, ma non è un vino monovitigno come possono esserlo la Barbera, la Vernaccia o il Pinot.