(VARIE FONTI ENERGETICHE) Il governo ha già deciso: siti nucleari in Italia

Punto di incontro della comunità: pensieri, riflessioni, passatempi, discussioni a tema libero

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Messaggioda Mizar » mer 03 mar 2010 03:13

P.s. per qualche orrore di battitura ed ortografico :oops: concedetemi le attenuanti dell'orario :saint:

:wink:
Steppa distesa accoglimi in te senza guardare se io piangerò...

https://www.facebook.com/notes/andrea-baio/caro-grillo-a-fanculo-stavolta-ti-ci-mando-io/10151369651885920

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Messaggioda T G Colombo » mer 03 mar 2010 09:26

Buongiorno Mizar,
non esistono opinioni che non si possono discutere.
Il tipo di raffreddamento denuncia di che reattore si tratta quelli ad aria sono i più pericolosi.Ci sono altri che frequentano il Forum e la discussione, le proposte concrete non sono dirette solo a te ma atutto quelle persone che seguono la discussione ed è per questo motivo che nei limiti del possibile evito il ping pong.
Quando dico che la mia opinione è quella di avere una produzione di energia diversificata in tendo che tutte le possibilità devono essere utilizzate nella misura dell loro capacità produttiva.
Ad esempio l'idrico è necessaria una riduzione perche nell'attuale produce danni incalcolabile in altri settori ed soprttutto per via dell'avanzamento verso l'interno delle coste di acqua salmastra che u tempo era di 500mt e ora arriva a 20/30 km con danni irreversibili per le colture, la flora e la fauna.

Non è vero che non ho dato risposte ma ho risposto con quello che mi è dato di sapere compreso qualcosina in più grazie al fatto di essere stato presente a discussioni del PEN Piano Energetico Nazionale.

Come ho detto non mi piace ripetermi e siccome non c'è molto da aggiungere se non continuare a dialogare senza proporre soluzioni al fatto che comunque si rigiri la frittata la produzione, il trasporto, l'utilizzo dell'Energia è comunque fonte di inquinamento la mia opinioìne discutibilissima è quella di proporre sul come limitare i danni.

la cprima chiave per limitare i danni in mano a tutti è quello di una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti.
Come si fa a risparmiare semplice si usa una calcolatrice e il buon senso del buon padre di famiglia.
Per esempio se da una famiglia sono usciti un paio di figli, non ha senso continuare ad utilizazre un frigorifero vuoto e per di più obsoleto, i frigorigeri lavorano benissimo in invero e sono in debito di raffreddamento del condensatore in estate, una buona pulizia e una migliore aerazione lo aiutano a non rubarvi Euro dal borsellino, Ci sono frigoriferi incassati nei mobili che non respirano e non vedano una pulizia del condensatore per tutta la loro vita e nessuno si rende conto che la pompa di calore rimane in funzione H 24.
Se 60 milioni di abitanti risparmiassero 1Kw al giorno sono 60 milioni di kilovattora uguale ad unacentrale in meno.
Quando ho iniziato questi interventi ho voluto sottolineare lo stato di necessità della nazione ed arrivare a questo esttamente ad una centrale in meno fondata sull'educazione, l'oculatezza finalizzata al risparmio energetico, un risultato che non troverà opinioni contratrie e manifestazioni di piazza contro, ed è soprattutto è silenzioso non fa rumore, lascia i soldi nel borsellino.

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Messaggioda dous » mer 03 mar 2010 11:44

Due considerazione su quanto dite:
Mizar: "Come si può pensare che l'energia nucleare, che ha bisogno di un minerale per essere prodotta, possa risolvere il problema energetico nazionale?"
Vero, l'energia non si crea e non si distrugge, si trasforma. Stiamo trasformando idrocarburi per muovere l'Italia attualmente. Sono sinora stati preferiti come fonte energetica causando danni incalcolabili che però pochi stimano (inquinamenti, subsidenze, conflitti sociopolitici vari nei luoghi di produzione...)
Ma qual'è il fabbisogno energetico nazionale attuale ? Nessuno di voi conosce questo ammontare?
Quale sarebbe la scelta degli italiani in merito: mantenerlo, ridurlo o cosa?
Interessa a qualcuno fare dei sacrifici energetici in Italia oppure è un tema che si preferisce demandare al politico di turno?
Di iniziative ce ne sono state e ce ne saranno ancora, avvicinandoci sempre più concretamente a decisioni come quella di ripristinare la produzione energetica da fonti nucleari.
E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
E poi, T G Colombo: "una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti."
Credo sia giustissima questa affermazione che tiene conto in fondo delle reali necessità di ciascuno che andrebbero ponderate.
Un insegnamento dell'uso e dei consumi energetici individuali che parta dalle scuole e prosegua nelle università passando per le aziende, le strade e le piazze non può che condurre gli italiani alla consapevolezza che sia più utile risparmiare che produrre energia da qualsivoglia fonte.
Ma continuiamo questo interessante ed appassionato dibattito che deve non solo a mio avviso restare su binari paralleli e non divergenti. :-)
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Messaggioda Massimo Di Bello » mer 03 mar 2010 12:17

dous ha scritto:Ma qual'è il fabbisogno energetico nazionale attuale ? Nessuno di voi conosce questo ammontare?

Secondo me cercando un po' su Internet è un dato che si riesce a trovare, sarebbe interessante anche vedere l'evoluzione del fabbisogno negli ultimi anni.
Chi fa un po' di ricerche per portarci un po' di dati su cui riflettere?
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Messaggioda Massimo Di Bello » mer 03 mar 2010 12:19

dous ha scritto:E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
E poi, T G Colombo: "una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti."
Credo sia giustissima questa affermazione che tiene conto in fondo delle reali necessità di ciascuno che andrebbero ponderate.

Qualcuno ha qualche link dove si possono trovare info dettagliate su cosa può fare ciascuno di noi per risparmiare energia?
Mi sembra una tematica molto utile
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Messaggioda T G Colombo » mer 03 mar 2010 13:08

Buongiorno sig. Massimo del Bello,
i dati nazionali li trova nei siti dei gestori.
Le racconto un frasario di tempi della mia nonna.
hai spento la luce in cantina? per solito era quella che più di frequente si scordava... Adesoo c'è il frigorifero ma un tempo qualcuno la svitava per essere sicuro che non rinesse accesa a far luce al niente e a scadare l'aria...
La seconda hai abbassato il gas sotto la pentola?
il gas sotto,la pentola una volta che il contenuto ha raggiunto l'ebollizione va abbassato perchè oltre a quella temperatura 100 °C per esempio il minestrone non va quindi basta regolare la fiamma al mino per mantenerne la temperatura.
E siccome Elettricità e Gas erano si beni primari ma portavano via i soldi dal borsellino la nonna bituata ai tempi magri delle carestie (risparmiava) rompeva l'anima (educava)a tutti i santi per stare attenti..
Conta poco andare a consultare i dati nazionali se in casa non si da più retta alla nonna perchè e lka somma di tante nonne e tante case che da un totale positivo :fischio: :fischio: :fischio: :bastone: :bastone:
Cordialità


Massimo Di Bello ha scritto:
dous ha scritto:E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
E poi, T G Colombo: "una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti."
Credo sia giustissima questa affermazione che tiene conto in fondo delle reali necessità di ciascuno che andrebbero ponderate.

Qualcuno ha qualche link dove si possono trovare info dettagliate su cosa può fare ciascuno di noi per risparmiare energia?
Mi sembra una tematica molto utile
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Messaggioda daniele1357 » mer 03 mar 2010 14:10

non capisco.

Da una parte le compagnie elettriche cercano di invogliare a comperare da loro l'energia, e quindi più si consuma meglio è, dall'altra ti dicono di risparmiare. Mi sembra che non ci siano idee molto chiare su cosa si vuole.
In Europa solo da noi esistono i contratti da 3 kW, se andate in Francia in Gemania ecc.ecc. il contratto normale è da 6 kW, infatti se volete installarvi un bellissimo piano cottura ad induzione per prima cosa dovrete cambiare contratto. Scoprirete subito che tutto costa il doppio...... siamo già tenuti a stecchetta.....

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Messaggioda T G Colombo » mer 03 mar 2010 14:30

Buongiorno sig. Daniele,
ma i conti si fanno in casa propria non le dice niente?

io un piano di cottura ad induzione non lo comprerei, se insieme non sostituisco il pentolame più adatto.
il solo fatto che devo cambiare contratto mi impedisce di fatto di accedere ad uno spreco di denaro più che di energia.
Il noleggio contatore non è compensato dal consumo ma insieme alle altre spese in bolletta forma un ammontare parassitario, se solo si considera che con tali cespiti dati dai soli noleggi le Aziende si ripagano di tutto e il venduto è il guadagno.
Il fatto di scoprire dopo di essere stati inseriti in un altro girone usuraio è solo mancanza di attenzione e di informazione.

La Francia l'energia la vende e il cittadino paga altri prezzi inoltre come in altri paesi il riscaldamento elettrico è un uso comune.

Nel percorso delle produzioni di energia c'è una situazione tecnica che si chiama Percorso di Trasformazione. ma qui inizia tutta un'altra storia.
Cordialità

daniele1357 ha scritto:non capisco.

Da una parte le compagnie elettriche cercano di invogliare a comperare da loro l'energia, e quindi più si consuma meglio è, dall'altra ti dicono di risparmiare. Mi sembra che non ci siano idee molto chiare su cosa si vuole.
In Europa solo da noi esistono i contratti da 3 kW, se andate in Francia in Gemania ecc.ecc. il contratto normale è da 6 kW, infatti se volete installarvi un bellissimo piano cottura ad induzione per prima cosa dovrete cambiare contratto. Scoprirete subito che tutto costa il doppio...... siamo già tenuti a stecchetta.....

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Il fabbisogno energetico nazionale e le energie rinnovabili

Messaggioda Mizar » gio 04 mar 2010 02:31

dous ha scritto:Ma qual'è il fabbisogno energetico nazionale attuale ? Nessuno di voi conosce questo ammontare?
Quale sarebbe la scelta degli italiani in merito: mantenerlo, ridurlo o cosa?
Interessa a qualcuno fare dei sacrifici energetici in Italia oppure è un tema che si preferisce demandare al politico di turno?
Di iniziative ce ne sono state e ce ne saranno ancora, avvicinandoci sempre più concretamente a decisioni come quella di ripristinare la produzione energetica da fonti nucleari.
E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.


Concentrato com’ero sull’energia nucleare ho volutamente tralasciato altri aspetti, ma le tue osservazioni sono più che giuste Dous.

Dunque, rispetto al proprio fabbisogno energetico, che è stato nel 2008 di 359.163 gigawattora , l’Italia importa l’11,2% dell’energia elettrica necessaria ad alimentare ogni singolo dispositivo presente sul territorio nazionale, dal caricabatterie del cellulare alle stesse centrali di produzione, che naturalmente hanno bisogno a loro volta di energia per funzionare.

Di tutta l’energia che invece l’Italia produce, il 72,8% proviene da centrali termoelettriche, ovvero centrali che bruciano qualcosa. Questo qualcosa è costituito, nella quasi totalità dei casi, da combustibili di origine fossile, ovvero (in ordine di utilizzo) gas naturale, carbone (!) e petrolio. Non essendo l’Italia un Paese ricco di materie prime, come ben tutti sappiamo, quasi tutti i combustibili fossili utilizzati per la produzione di energia elettrica vengono importati dall’estero.
Per la cronaca, anche l’energia nucleare ha bisogno di una materia prima, l’uranio, ed in particolare l’uranio-235 che costituisce solo lo 0,7% del totale dell’uranio presente in natura.
Di tutto questo l’Italia non ha grossi giacimenti.

Ma torniamo al discorso iniziale.

S’è detto che importiamo l’11,2% dell’energia necessaria a soddisfare il nostro fabbisogno energetico, di cui il 90% dalla Francia e dalla Svizzera.
Nel mondo siamo il secondo importatore, al primo posto c’è la tanto decantata Germania ed al terzo, dietro di noi, il primo produttore mondiale di energia nucleare con ben 104 centrali attive, ovvero, gli Stati Uniti.
Ma le sorprese non sono finite qui perché quello che non si sa è che in realtà non avremmo bisogno di importare energia…
vi spiego perché.
La potenza delle centrali installate sul territorio italiano ad oggi, ci permetterebbe di essere assolutamente autosufficienti, sia in condizioni di base (durante la notte), sia in condizioni di picco (ipotizzando l’assorbimento diurno in una torrida giornata d’estate in un momento economico di forte sviluppo ed espansione). Mi chiedo dunque, a che pro installare nuove centrali?
Ma torniamo alla domanda principale, perché mai importiamo energia elettrica dall’estero? Semplice, perché ci conviene…
Una parte dell’energia che importiamo dalla Francia e dalla Svizzera viene prodotta con centrali nucleari (85% F, 40% CH), e la maggior parte di essa viene importata durante la notte. Perché? Perché le centrali nucleari hanno poche possibilità di regolazione in base al carico, ovvero producono sempre più o meno la stessa quantità di energia, quindi quella prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera di molto la domanda) ha un basso costo di mercato. Quindi in Italia, durante la notte, disattiviamo le centrali elettriche meno efficienti perché i costi di produzione sono superiori ai costi di acquisto dell’energia dall’estero!
Dunque, la nostra paventata dipendenza energetica non deriva dalla quantità di energia importata, che fa riferimento ad un discorso di mera convenienza economica, bensì dalle nostre fonti energetiche che, per il 72,8 % del totale sono costitiute da materie prime fossili di cui non disponiamo e che, quindi, importiamo dall’estero.

Mi chidevo, ma la domanda era retorica, a che pro installare nuove centrali? Un solo motivo può giustificarlo, diversificare le fonti energetiche, ma che non mi si venga a dire che l’energia nucleare sia una soluzione perché non faremmo altro che renderci ancora più schiavi dei Paesi ricchi di materie prime.

(La fonte di quanto fin qui riportato è wikipedia, che cita i dati diffusi nel 2008 da Terna, la società che gestisce la rete di distribuzione italiana. Questo il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione ... _in_Italia )

Ma allora di cosa è ricca l’Italia? Di tutto quello di cui è ricco l’intero pianeta: sole, vento, acqua, calore generato dalla Terra.
Detto questo, i dubbi sul fatto che le fonti energetiche rinnovabili possano davvero soddisfare il nostro fabbisogno è pertinente e condivisibile.
Al momento paesi come la Danimarca soddisfano il 20% del proprio fabbisogno energetico con
l’eolico, in Germania è attiva una centrale fotovoltaica da 30 MW e ne sono previste di più grandi negli Stati Uniti, in Australia, a Dubai.
Per quanto riguarda la nostra Italia, nonostante siamo stati precursori nell’introduzione di alcune delle fonti rinnovabili oggi conosciute, in particolare quelle tradizionali come idroelettrico e geotermico, che negli anni 60' costituivano la nostra maggiore fonte energetica, oggi siamo parecchio indietro rispetto ad altre realtà europee.
Tuttavia la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili è in forte incremento anno dopo anno, con in testa l’eolico che da un paio d’anni a questa parte fa registrare incrementi annui del 30%.
Nel 2007 il 15,7% del fabbisogno energetico nazionale è stato soddisfatto grazie alle fonti rinnovabili.
Ma c’è da fare una precisazione.
Il Governo Italiano considera rinnovabile la termovalorizzazione (alias incenerimento) di qualsiasi rifiuto solido urbano, in barba alle direttive UE che invece indica come fonte rinnovabile la termovalorizzazione dei soli rifiuti organici.

Le potenzialità stimate dal Governo nel 2007, da raggiungere entro il 2020, sono queste:

  • Idrico 20.200 MW
  • Eolico 12.000 MW
  • Solare 9.500 MW
  • Geotermico 1.300 MW
  • Biomasse e biogas 2.415 MW
  • Mare e onde 800 MW

Per un totale di 46.215 MW, più del doppio rispetto al 2005.
(Personalissima opinione: sulla rinnovabilità delle fonti derivanti dalla combustione di biomasse ci sarebbe molto, ma molto, da dire. Io ho più di qualche dubbio)

Fin qui i dati, sui quali ognuno è libero di costruire la propria opinione, magari cercando, tra le tante, di non perdere di vista la verità, cosa che purtroppo nel nostro Paese accade assai spesso.

Fonti:

dati su energie rinnovabili: http://it.wikipedia.org/wiki/Fonti_rinn ... _in_Italia

dati sull’eolico: http://fondazionesvilupposostenibile.or ... b_2010.pdf
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La mia opinione

Messaggioda Mizar » gio 04 mar 2010 02:50

Se può interessare, la mia opinione è questa.
Alla domanda “le fonti rinnovabili possono soddisfare il fabbisogno energetico nazionale oggi?” la mia risposta è no.
Non voglio contraddirmi, perciò mi spiego meglio.
Lo stile di vita di noi poche centinai di milioni di abitanti di questo pianeta che viviamo nei Paesi più sviluppati sta mettendo in crisi il sistema Terra. Se,come evidentemente accadrà, tra qualche decennio Paesi emergenti come Cina, India e Brasile raggiungeranno livelli simili al nostro, il collasso sarà inevitabile, e siamo già sulla buona strada.
Va ripensato il nostro stile di vita, va ripensata la nostra quotidianità. Facile a dirsi, difficile a farsi lo so, ma così com’è non è sostenibile.
Una rivoluzione energetica (scusate il termine che potrà sembrare anacronistico) che parta dal basso, da ognuno di noi. Un processo lento, come tutte le rivoluzioni pacifiche, ma irrinunciabile.
Un rivoluzione che passi attraverso il risparmio energetico, il rispetto per l’ambiente, la razionalizzazione dei consumi. Ognuno deve sentirsi chiamato a fare la propria parte e soprattutto deve crederci… non c’è errore più grande di pensare “l’altro non lo fa, perché dovrei farlo io?”
Una rivoluzione che comprenda una nuova maniera di pensare e di fare l’energia, e su questo sono chiamati in causa i Governi, che dovrebbero fissare linee guida chiare verso una riconversione dei nostri sistemi energetici e verso un regime di efficienza energetica. Ripensare la maniera di fare energia partendo dal rendere quanto più possibile autosufficienti le singole unità abitative, oltre che enrgeticamente efficienti. Non mega centrali che servono grossi centri urbani, ma tante piccole unità di produzione, assieme a qualche centrale più grande.
Le fonti rinnovabili hanno grandi potenzialità, che grazie alla ricerca possono crescere e diventare realtà.
Solo coniugando risparmio, efficienza e ricerca si potrà pensare ad uno stile di vita sostenibile per il nostro malandato pianeta.

Sogni? Utopie? Non lo so, ma io ci credo, anche perché come lessi da qualche parte, l’utopia è come l’orizzonte, ci si avvicina di due passi e lui s’allontana di due passi, ma serve per continuare a camminare.
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Messaggioda T G Colombo » gio 04 mar 2010 09:25

Buongiorno sig Mizar,
credo che wikipedia che io non ritengo una fonte affidabile abbia molte lacune.
Per i dati basta fare una capatina per esempio nel neutrale Ecoage.com

la dove asserisce che in italia si disattivano le centrali di notte è una disinformazione peche vengono portate al regime di Minimo Tecnico, l'energia che importiamo di notte dal minimo tecnico delle centrali estere di fatto ci viene reso ad un prezzo politico e viene utilizzato principalmente per il rilancio in quota dell'acqua di bacino per sfruttarne la caduta durante le ore diurne.
I consumi che non sono lineari e impongono la compensazione delle punte so fra i più dispendiosi.

Dire che L'italia è uutosufficiente come produzione di energia è una fesseria se questa energia è prodotta da materie prime di importazione quindi dipendiamo da altri fornitori.

Probabilmente i recenti black-out con effetto domino su tutta la rete Europea dei quali uno dicono causato dalla caduta di unalbero in Svizzera che ha interessato il territorio nazionale italiano il 28/9/03 con interruzione di energia elettrica dalle 4 ore alle 36 ore dell'ultimo ripristno che è avvenuto ripercorrendo l'effetto domino a partire dal Nord Europa, Sempre in Svizzera un Incidente ha causato la interruzione dell'Energia ad uso delle Ferrovie che ha immobilizzato tutta la rete ferroviaria Europea costato 48 ore di blocchi e disagi fino al ritorno alla normalità se questo non dice niente a nessuno o a chi non vuole guardare in faccia alla realtà degli enormi costi dati dalle perdite e dai disagi che hanno penalizzato la Nazione per ben 36 ore.
In Italia esistono giacimenti di Uranio e sono stati regimentati per cui ne è impedita l'estrazione.

Come ho già detto non sono interessato allo scontro ideologico ma ad una realtà che guarda alla mia Nazione ed ad una autonomia che non c'è e ad un prezzo insostenibile di Usura reale ed ideologico da eliminare per favorire un costo trasparente dell'energia che favorisca la libera concorrenza di mercato in una realtà industriale che si fonda sulla trasformazione delle maetrie prime in lavorati finiti.
Se poi la vertenza esemplare basata sul costo insostenibile del costo energia per l'Industria dell'alluminio, leggi ALCOA non insegna che i posti di lavoro e il sostegno delle famiglie non sono motivi sufficienti per rivedere le posizioni anche quelle più Integraliste e meno motivate e suffragate da dati reali questa discussione non mi appartiene.
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Messaggioda Mizar » gio 04 mar 2010 11:07

T G Colombo ha scritto:Buongiorno sig Mizar,
credo che wikipedia che io non ritengo una fonte affidabile abbia molte lacune.
Per i dati basta fare una capatina per esempio nel neutrale Ecoage.com



Chiedo scusa se mi autoquoto, ma immagino di essere stato poco chiaro

Mizar ha scritto:(La fonte di quanto fin qui riportato è wikipedia, che cita i dati diffusi nel 2008 da Terna, la società che gestisce la rete di distribuzione italiana. Questo il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione ... _in_Italia )


Al link che ho riportato, Colombo, potrai accedere ai documenti di Terna. Vatteli a leggere, come ho fatto io.


Per quanto riguarda il black out del novembnre 2006 questo è quanto riportava Corriere della Sera.it il giorno 6 dello stesso mese.
CAUSE - Secondo il ministero regionale dell'Energia del Nordreno-Vestfalia un contributo al blackout è stato dato anche dagli impianti di produzione dell'energia eolica. Quanta più corrente viene immessa dagli impianti eolici, tanto più va ridotta la quota proveniente da altre fonti, ha detto un portavoce del ministero a Duesseldorf. Sabato c'è stata una forte immissione di corrente elettrica eolica, ma sembra che non sia stata adeguatamente ridotta quella di altre fonti, ha detto il portavoce. «In coincidenza con questo adeguamento potrebbe essere avvenuto un errore», ha detto il portavoce.


Il link è questo: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... kout.shtml

Questo invece riferiva euronews

A causare il black out che ha colpito l’Europa potrebbe essere stata questa nave da crociera norvegese. Per consentire il suo passaggio sul fiume Ems in Germania il distributore Eon aveva infatti dato l’ok ad una interruzione programmata di corrente su una linea ad alta tensione. Risultato: un’ Europa tagliata in due, quella ad ovest con 10 mila megawatts in meno.

“Le cause esatte ancora non si conoscono – frena Sigmar Gabriel, ministro tedesco dell’ Ambiente- i gestori dell’energia adesso debbono indagare ma questa è la prova che bisogna investire di più nello sviluppo delle reti, è uno dei doveri dei gestori. E dobbiamo anche prendere in considerazione il problema degli accumuli di energia”.


Link: http://it.euronews.net/2006/11/06/black ... -la-causa/

Lo stesso giorno, TGCOM

Dopo il blackout di sabato notte la società energetica tedesca E.on ha preso provvedimenti per evitare un'altra interruzione improvvisa di corrente. Alle 19 ha staccato provvisoriamente senza conseguenze un elettrodotto sopra il fiume Ems per far passare la nave "Norvegian Pearl", che sabato potebbe aver causato il blackout europeo. La società tedesca ha confermato che tra le cause del blackout c'era il passaggio della nave.


La società tedesca ha confermato che l'interruzione, che ha lasciato al buio dieci milioni di persone, potrebbe effettivamente essere stato causato dalla interruzione di corrente a Weener, per far passare la nave che poi invece è stata bloccata.

Ad avviso della stessa E.on, altre cause devono avere contribuito all'incidente che ha fatto sentire le sue conseguenze fino a Lecce.

La "Norvegian Pearl" è stata costruita nei cantieri tedesci Meyer di Papenburg, nella Germania settentrionale. Da qui è destinata, attraversando il fiume Ems a Weener, un paesino della Bassa Sassonia, a raggiungere prima l'Olanda e poi il mare del Nord. La nave è lunga 294 metri e larga 32. Fortunatamente, l'uscita della nave dal cantiere non ha comportato conseguenze per gli utenti.


Link:http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo334654.shtml

Il black out quel giorno ha riguardato soprattutto la Francia. Come mai???? Per diendenza dall'estero???


T G Colombo ha scritto:In Italia esistono giacimenti di Uranio e sono stati regimentati per cui ne è impedita l'estrazione.


Dove? In quali quantità? Con le fonti possibilmente, grazie... sai, per evitare che anche tu dica fesserie come ho fatto io...

T G Colombo ha scritto:Dire che L'italia è uutosufficiente come produzione di energia è una fesseria se questa energia è prodotta da materie prime di importazione quindi dipendiamo da altri fornitori.



Stammi bene
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Messaggioda dous » gio 04 mar 2010 11:31

Ragazzi, (scusate se vi chiamo così ;-)... ) non vi rendete conto che entrambe siete forse del parere che sia molto più conveniente che qui in Italia si cominci a sovvertire il trend del consumo energetico inserendo una variabile sinora non valorizzata: il risparmio.
Ciascuno di noi, ciascuna famiglia, potrebbe rendersi non dico autosufficiente, perchè sarebbe una chiméra, ma potrebbe divenire da consumatore a mini-produttore di energia, magari vendendola ai loro vicini!
E ciò dicasi non solo per un bene come l'energia ma anche per un'altro come l'acqua!
Mi faccio e vi faccio un'altra domanda: perchè i nostri fornitori energetici, cui versiamo bollette sempre più salate, non ci forniscono anzichè l'energia, il necessario per produrne? 8)
Non sarebbe più interessante per lo Stato italiano inserire degli incentivi alla micro-produzione ed il risparmio nelle famiglie?
Siete sinora stati provvidi di link ed informazioni (chi più chi meno.. ;-) ) e ciò è già utile a farsi un'idea critica sulla questione.
Ma sul tema del nucleare occorrerà allora chiedere fortemente ai nostri governanti non dove piazzare siti nucleari che produrranno tra decenni il loro frutto (nel bene e nel male...) ma dove introdurre delle modalità di risparmio-virtuoso ed assistito! :D
Per la "sacra" legge della domanda e dell'offerta direi che un buon metodo per allontanare rischi sia quello di ridurre i nostri fabbisogni incrementando le produzioni!
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Messaggioda T G Colombo » gio 04 mar 2010 11:56

Buongiorno sig. Mizar,
credo che abbiamo concluso qui.
Ho citato il Blak-Out del settembre 2003,per me tra l'altro molto sofferto e risolto grazie al generatore che tenevo nel Camper non quello del 2006 quello e altri oggi purtroppo non mi possono preoccupare in quella misura.
Mi dispiave ma "Vatteli a leggere" nel merito delle fesserie ognuno è responsabile delle proprie.
Mi stia bene

Come ho gia detto questa non è il tipo di discussioni che prediligo.
Buongiorno sig Mizar,
credo che wikipedia che io non ritengo una fonte affidabile abbia molte lacune.
Per i dati basta fare una capatina per esempio nel neutrale Ecoage.com
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T G Colombo
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Messaggioda T G Colombo » gio 04 mar 2010 12:14

Buongiorno Dous,
Concordo con Lei che si può fare molto con un po' di educazione.
per mantenermi sulla sua linea, come ho gia detto ci fu un progetto finalizzato alle Minicentrali, Ansaldo era l'azienda che ha costituito un pool per la sperimentazione con prototipi sperimentali.
Le diro di più per promozione una sarebbe stata impiantata esattamente nello stesso luogo dove sorse la prima Centrale Elettrica che illuminò i Lampioni di Paizza della Scala a Milano.
I lampioni a gas sono tutt'ora esistenti e sono stati restaurati fra i tanti progetti vi fu quello di illuminare Piazza della Scala, e La basilica di san Celso con l'avvento della metanizzazione che ha sostituito il Gas di Città.

La pratica del risparmio è la soluzione popolare e sociale da promuovere come cultura ed educazione.

in sintesi non ho bisogno di provare nulla per Educazione e assenza totale di interessi personali come non ho mai chiesto di provare quello che si dice, no ho nulla da dire a chi presume che vi sia un tentativo intenzionale di voler disinformare.
Cordialità

dous ha scritto:Ragazzi, (scusate se vi chiamo così ;-)... ) non vi rendete conto che entrambe siete forse del parere che sia molto più conveniente che qui in Italia si cominci a sovvertire il trend del consumo energetico inserendo una variabile sinora non valorizzata: il risparmio.
Ciascuno di noi, ciascuna famiglia, potrebbe rendersi non dico autosufficiente, perchè sarebbe una chiméra, ma potrebbe divenire da consumatore a mini-produttore di energia, magari vendendola ai loro vicini!
E ciò dicasi non solo per un bene come l'energia ma anche per un'altro come l'acqua!
Mi faccio e vi faccio un'altra domanda: perchè i nostri fornitori energetici, cui versiamo bollette sempre più salate, non ci forniscono anzichè l'energia, il necessario per produrne? 8)
Non sarebbe più interessante per lo Stato italiano inserire degli incentivi alla micro-produzione ed il risparmio nelle famiglie?
Siete sinora stati provvidi di link ed informazioni (chi più chi meno.. ;-) ) e ciò è già utile a farsi un'idea critica sulla questione.
Ma sul tema del nucleare occorrerà allora chiedere fortemente ai nostri governanti non dove piazzare siti nucleari che produrranno tra decenni il loro frutto (nel bene e nel male...) ma dove introdurre delle modalità di risparmio-virtuoso ed assistito! :D
Per la "sacra" legge della domanda e dell'offerta direi che un buon metodo per allontanare rischi sia quello di ridurre i nostri fabbisogni incrementando le produzioni!
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