Moderatore: Justinawind
dous ha scritto:Ma qual'è il fabbisogno energetico nazionale attuale ? Nessuno di voi conosce questo ammontare?
dous ha scritto:E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
E poi, T G Colombo: "una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti."
Credo sia giustissima questa affermazione che tiene conto in fondo delle reali necessità di ciascuno che andrebbero ponderate.
Massimo Di Bello ha scritto:dous ha scritto:E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
E poi, T G Colombo: "una autoregolamentazione ed una educazione vocata al risparmio, e questa è forse la voce più importante che incide sulla borsa di ognuno e sulla salute di tutti."
Credo sia giustissima questa affermazione che tiene conto in fondo delle reali necessità di ciascuno che andrebbero ponderate.
Qualcuno ha qualche link dove si possono trovare info dettagliate su cosa può fare ciascuno di noi per risparmiare energia?
Mi sembra una tematica molto utile
daniele1357 ha scritto:non capisco.
Da una parte le compagnie elettriche cercano di invogliare a comperare da loro l'energia, e quindi più si consuma meglio è, dall'altra ti dicono di risparmiare. Mi sembra che non ci siano idee molto chiare su cosa si vuole.
In Europa solo da noi esistono i contratti da 3 kW, se andate in Francia in Gemania ecc.ecc. il contratto normale è da 6 kW, infatti se volete installarvi un bellissimo piano cottura ad induzione per prima cosa dovrete cambiare contratto. Scoprirete subito che tutto costa il doppio...... siamo già tenuti a stecchetta.....
daniele
dous ha scritto:Ma qual'è il fabbisogno energetico nazionale attuale ? Nessuno di voi conosce questo ammontare?
Quale sarebbe la scelta degli italiani in merito: mantenerlo, ridurlo o cosa?
Interessa a qualcuno fare dei sacrifici energetici in Italia oppure è un tema che si preferisce demandare al politico di turno?
Di iniziative ce ne sono state e ce ne saranno ancora, avvicinandoci sempre più concretamente a decisioni come quella di ripristinare la produzione energetica da fonti nucleari.
E' anche vero che le fonti alternative, mi pare di capire, non siano così tanto produttive, pulite ed indolori come ci si auspicherebbe.
T G Colombo ha scritto:Buongiorno sig Mizar,
credo che wikipedia che io non ritengo una fonte affidabile abbia molte lacune.
Per i dati basta fare una capatina per esempio nel neutrale Ecoage.com
Mizar ha scritto:(La fonte di quanto fin qui riportato è wikipedia, che cita i dati diffusi nel 2008 da Terna, la società che gestisce la rete di distribuzione italiana. Questo il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione ... _in_Italia )
CAUSE - Secondo il ministero regionale dell'Energia del Nordreno-Vestfalia un contributo al blackout è stato dato anche dagli impianti di produzione dell'energia eolica. Quanta più corrente viene immessa dagli impianti eolici, tanto più va ridotta la quota proveniente da altre fonti, ha detto un portavoce del ministero a Duesseldorf. Sabato c'è stata una forte immissione di corrente elettrica eolica, ma sembra che non sia stata adeguatamente ridotta quella di altre fonti, ha detto il portavoce. «In coincidenza con questo adeguamento potrebbe essere avvenuto un errore», ha detto il portavoce.
A causare il black out che ha colpito l’Europa potrebbe essere stata questa nave da crociera norvegese. Per consentire il suo passaggio sul fiume Ems in Germania il distributore Eon aveva infatti dato l’ok ad una interruzione programmata di corrente su una linea ad alta tensione. Risultato: un’ Europa tagliata in due, quella ad ovest con 10 mila megawatts in meno.
“Le cause esatte ancora non si conoscono – frena Sigmar Gabriel, ministro tedesco dell’ Ambiente- i gestori dell’energia adesso debbono indagare ma questa è la prova che bisogna investire di più nello sviluppo delle reti, è uno dei doveri dei gestori. E dobbiamo anche prendere in considerazione il problema degli accumuli di energia”.
Dopo il blackout di sabato notte la società energetica tedesca E.on ha preso provvedimenti per evitare un'altra interruzione improvvisa di corrente. Alle 19 ha staccato provvisoriamente senza conseguenze un elettrodotto sopra il fiume Ems per far passare la nave "Norvegian Pearl", che sabato potebbe aver causato il blackout europeo. La società tedesca ha confermato che tra le cause del blackout c'era il passaggio della nave.
La società tedesca ha confermato che l'interruzione, che ha lasciato al buio dieci milioni di persone, potrebbe effettivamente essere stato causato dalla interruzione di corrente a Weener, per far passare la nave che poi invece è stata bloccata.
Ad avviso della stessa E.on, altre cause devono avere contribuito all'incidente che ha fatto sentire le sue conseguenze fino a Lecce.
La "Norvegian Pearl" è stata costruita nei cantieri tedesci Meyer di Papenburg, nella Germania settentrionale. Da qui è destinata, attraversando il fiume Ems a Weener, un paesino della Bassa Sassonia, a raggiungere prima l'Olanda e poi il mare del Nord. La nave è lunga 294 metri e larga 32. Fortunatamente, l'uscita della nave dal cantiere non ha comportato conseguenze per gli utenti.
T G Colombo ha scritto:In Italia esistono giacimenti di Uranio e sono stati regimentati per cui ne è impedita l'estrazione.
T G Colombo ha scritto:Dire che L'italia è uutosufficiente come produzione di energia è una fesseria se questa energia è prodotta da materie prime di importazione quindi dipendiamo da altri fornitori.
dous ha scritto:Ragazzi, (scusate se vi chiamo così ... ) non vi rendete conto che entrambe siete forse del parere che sia molto più conveniente che qui in Italia si cominci a sovvertire il trend del consumo energetico inserendo una variabile sinora non valorizzata: il risparmio.
Ciascuno di noi, ciascuna famiglia, potrebbe rendersi non dico autosufficiente, perchè sarebbe una chiméra, ma potrebbe divenire da consumatore a mini-produttore di energia, magari vendendola ai loro vicini!
E ciò dicasi non solo per un bene come l'energia ma anche per un'altro come l'acqua!
Mi faccio e vi faccio un'altra domanda: perchè i nostri fornitori energetici, cui versiamo bollette sempre più salate, non ci forniscono anzichè l'energia, il necessario per produrne?
Non sarebbe più interessante per lo Stato italiano inserire degli incentivi alla micro-produzione ed il risparmio nelle famiglie?
Siete sinora stati provvidi di link ed informazioni (chi più chi meno.. ) e ciò è già utile a farsi un'idea critica sulla questione.
Ma sul tema del nucleare occorrerà allora chiedere fortemente ai nostri governanti non dove piazzare siti nucleari che produrranno tra decenni il loro frutto (nel bene e nel male...) ma dove introdurre delle modalità di risparmio-virtuoso ed assistito!
Per la "sacra" legge della domanda e dell'offerta direi che un buon metodo per allontanare rischi sia quello di ridurre i nostri fabbisogni incrementando le produzioni!
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti