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Diritti di immagine - Calatrava ed altri

MessaggioInviato: lun 16 gen 2012 22:50
da arzan
Forse se ne è già discusso e l'ho rimosso, ma mi piacerebbe chiarire un aspetto legato ai diritti di immagine.

Il regolamento dice:
Concessione Licenza: Il partecipante, per tutte le opere candidate, concede a Comuni-
Italiani.it (Prometheo Srl) una licenza d’uso completa, non esclusiva, irrevocabile e a tempo
indeterminato. La licenza concessa comprende anche la possibilità di sublicenza a terzi. Il
nome (o il nickname) dell’autore verrà in ogni caso sempre indicato.


Come posso concedere una licenza d'uso completa se non ho il peno diritto di immagine sul soggetto ritratto?

Faccio un esempio preso dai prati di casa: i ponti di Calatrava di Reggio Emilia.
Io ho evitato di proporli in quanto so che il comune si è riservato i diritti di immagine.

Non sapendo esattamente cosa comporta, tengo le fotografie nel mio hard disk.

Sul sito del Comune di Reggio Emilia leggo:

"Gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si è proposta di raggiungere, attraverso il
procedimento avviato, sono sostanzialmente tre: la tutela del patrimonio architettonico
culturale rappresentato dai cinque progetti di Calatrava, lo sviluppo della promozione della
città attraverso una vera e propria azione di marketing territoriale e l’innesco di un processo
di autofinanziamento delle opere.
Tutte le entrate derivanti dall’utilizzo dell’immagine dei cinque progetti dell’architetto
spagnolo per la città, verranno infatti convogliate alla copertura delle spese necessarie alle
attività di gestione.
Cittadini e turisti in cerca di una foto ricordo, potranno invece continuare a scattare
fotografie o realizzare video liberamente, visto che i vincoli avviati riguardano solo gli
utilizzi con finalità economiche.
Per informazioni:
Spazio KM129 – Piazza Prampolini, 1/f, 42100 Reggio
"

La partecipazione ad un concorso con successiva cessione del diritti d'uso dell'immagine, sconfina nelle finalità economiche?

diritti d'immagine

MessaggioInviato: mar 17 gen 2012 01:14
da gianniB
giusta la problematica, ritengo però che l'uso "amatoriale" delle fotografie non vendute a terzi, ma inserite in un concorso dove è previsto un premio renumerativo, non debbano essere considerate attività economica derivante dai diritti d'immagine. La declaratoria del Comune è espressamente specifica per attività commerciali quali calendari, pubblicazioni scentifiche, riviste ecc... penso però che nel momento in cui la foto viene acquisita dalla Prometheo e da questa eventualmente venduta a terzi allora scattino i diritti d'autore evocati dal Comune... l'unica speranza è che non vinca nessuna foto con ponti di Calatrava.... :jfs2:

MessaggioInviato: mar 17 gen 2012 02:42
da MARIO1964
gianniB ha scritto:giusta la problematica, ritengo però che l'uso "amatoriale" delle fotografie non vendute a terzi, ma inserite in un concorso dove è previsto un premio renumerativo, non debbano essere considerate attività economica derivante dai diritti d'immagine. La declaratoria del Comune è espressamente specifica per attività commerciali quali calendari, pubblicazioni scentifiche, riviste ecc... penso però che nel momento in cui la foto viene acquisita dalla Prometheo e da questa eventualmente venduta a terzi allora scattino i diritti d'autore evocati dal Comune... l'unica speranza è che non vinca nessuna foto con ponti di Calatrava.... :jfs2:


Sono d' accordo. :ok:

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 17:38
da marsi
Bhe la Prometheo pubblica la foto sul suo sito ... forse non sarà a fini commerciali (anche se è da vedere)
ma è pur sempre una bubblicazione.

p.s. lo sapevate che si può fotografare la torre Eiffel solo di giorno
in quanto i "giochi di luce" in notturna sono coprti da diritti d'immagine !?

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 17:53
da MARIO1964
marsi ha scritto:Bhe la Prometheo pubblica la foto sul suo sito ... forse non sarà a fini commerciali (anche se è da vedere)
ma è pur sempre una bubblicazione.

p.s. lo sapevate che si può fotografare la torre Eiffel solo di giorno
in quanto i "giochi di luce" in notturna sono coprti da diritti d'immagine !?


Non è proprio così, a quanto mi risulta.

Su "Photo Professional Canon Edition", mi pare un paio di mesi fa, hanno pubblicato un servizio su Parigi (si tratta di fotografi professionisti che accompagnano un neofita per migliorare la tecnica).
In questo servizio si riferiva che i diritti di immagine della Tour Eiffel erano riservati, ma sempre e comunque a fini di pubblicazione per lucro e non per gli scatti amatoriali.

Mentre scrivo non ho sottomano l' articolo, ma posso riportare esattamente sia i dati della testata che il trafiletto, magari più tardi o domani.

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 19:53
da Massimo Di Bello
Questo è un tema dibattuto, anche perché in Italia non c'è una esplicita legge che parli del "diritto di panorama" (della possibilità di pubblicare foto di soggetti che sono in luogo pubblico)

Nel 2008 c'è stata un'interrogazione parlamentare, a cui il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali ha così risposto:
In merito all'opportunità di introdurre nel nostro ordinamento giuridico l'istituto del «panorama freedom» per consentire ai gestori di siti internet privati la pubblicazione di immagini di opere d'arte contemporanee e non, al fine di favorire ed accrescere in Italia ed all'estero la conoscenza del nostro patrimonio culturale, occorre procedere ad alcune precisazioni preliminari.
Pur non essendo espressamente disciplinata nel nostro ordinamento, la libertà di panorama ossia il diritto spettante a chiunque di fotografare soggetti visibili, in particolare monumenti ed opere dell'architettura contemporanea, è riconosciuta in Italia per il noto principio secondo il quale il comportamento che non è vietato da una norma deve considerarsi lecito.
In altre legislazioni, invece, tale diritto è disciplinato diversamente a seconda dell'interesse che si ritiene di tutelare prevalentemente (si pensi, ad esempio, alla legislazione belga ed a quella olandese che consentono di fotografare liberamente solo gli edifici mentre è necessaria la richiesta di un permesso per le sculture ove costituiscano il soggetto principale della fotografia; oppure a quella tedesca secondo cui è possibile invece fotografare anche le sculture pubblicamente visibili per usi commerciali; infine a quella statunitense che, similmente a quella italiana consente di poter utilizzare le fotografie scattate in luoghi pubblici o aperti al pubblico per qualunque scopo, salvo che si tratti di opere d'arte non stabilmente installate in un luogo pubblico poiché in tal caso è necessaria l'autorizzazione del titolare).
In Italia, non essendo prevista una disciplina specifica, deve ritenersi lecito e quindi possibile fotografare liberamente tutte le opere visibili, dal nuovo edificio dell'Ara Pacis al Colosseo, per qualunque scopo anche commerciale salvo che, modificando o alterando il soggetto, non si arrivi ad offenderne il decoro ed i valori che esso esprime.

http://banchedati.camera.it/sindacatois ... bd81491a3e

Anche se in rete c'è tutta una discussione su come interpretare queste parole e se quanto detto da un sottosegretario fa fede o meno...

In linea di massima secondo me se non fai un diretto uso commerciale (ad esempio produci scatole di "Biscotti del Ponte" e ci metti sopra la foto), non ci dovrebbero essere problemi.

Un caso simile l'abbiamo affrontato qualche tempo fa per il comune di Lucca,
poi felicemente risolto dopo che abbiamo contattato direttamente il comune: viewtopic.php?p=329445#p329445

Se pensate che sia utile, possiamo provare a contattare anche il comune di Reggio Emilia, per dirimere anche la questione sui ponti di Calatrava
:-)

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:05
da MARIO1964
Massimo Di Bello ha scritto:Un caso simile l'abbiamo affrontato qualche tempo fa per il comune di Lucca,
poi felicemente risolto dopo che abbiamo contattato direttamente il comune: viewtopic.php?p=329445#p329445

Se pensate che sia utile, possiamo provare a contattare anche il comune di Reggio Emilia, per dirimere anche la questione sui ponti di Calatrava
:-)


Sarebbe utlilissimo, Massimo.
Su questo tema c'è molta disinformazione.
E altrettanto terrorismo inutile ...

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:18
da Massimo Telo
Massimo Di Bello ha scritto:Questo è un tema dibattuto, anche perché in Italia non c'è una esplicita legge che parli del "diritto di panorama" (della possibilità di pubblicare foto di soggetti che sono in luogo pubblico)

Nel 2008 c'è stata un'interrogazione parlamentare, a cui il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali ha così risposto:
In merito all'opportunità di introdurre nel nostro ordinamento giuridico l'istituto del «panorama freedom» per consentire ai gestori di siti internet privati la pubblicazione di immagini di opere d'arte contemporanee e non, al fine di favorire ed accrescere in Italia ed all'estero la conoscenza del nostro patrimonio culturale, occorre procedere ad alcune precisazioni preliminari.
Pur non essendo espressamente disciplinata nel nostro ordinamento, la libertà di panorama ossia il diritto spettante a chiunque di fotografare soggetti visibili, in particolare monumenti ed opere dell'architettura contemporanea, è riconosciuta in Italia per il noto principio secondo il quale il comportamento che non è vietato da una norma deve considerarsi lecito.
In altre legislazioni, invece, tale diritto è disciplinato diversamente a seconda dell'interesse che si ritiene di tutelare prevalentemente (si pensi, ad esempio, alla legislazione belga ed a quella olandese che consentono di fotografare liberamente solo gli edifici mentre è necessaria la richiesta di un permesso per le sculture ove costituiscano il soggetto principale della fotografia; oppure a quella tedesca secondo cui è possibile invece fotografare anche le sculture pubblicamente visibili per usi commerciali; infine a quella statunitense che, similmente a quella italiana consente di poter utilizzare le fotografie scattate in luoghi pubblici o aperti al pubblico per qualunque scopo, salvo che si tratti di opere d'arte non stabilmente installate in un luogo pubblico poiché in tal caso è necessaria l'autorizzazione del titolare).
In Italia, non essendo prevista una disciplina specifica, deve ritenersi lecito e quindi possibile fotografare liberamente tutte le opere visibili, dal nuovo edificio dell'Ara Pacis al Colosseo, per qualunque scopo anche commerciale salvo che, modificando o alterando il soggetto, non si arrivi ad offenderne il decoro ed i valori che esso esprime.

http://banchedati.camera.it/sindacatois ... bd81491a3e

Anche se in rete c'è tutta una discussione su come interpretare queste parole e se quanto detto da un sottosegretario fa fede o meno...

In linea di massima secondo me se non fai un diretto uso commerciale (ad esempio produci scatole di "Biscotti del Ponte" e ci metti sopra la foto), non ci dovrebbero essere problemi.

Un caso simile l'abbiamo affrontato qualche tempo fa per il comune di Lucca,
poi felicemente risolto dopo che abbiamo contattato direttamente il comune: viewtopic.php?p=329445#p329445

Se pensate che sia utile, possiamo provare a contattare anche il comune di Reggio Emilia, per dirimere anche la questione sui ponti di Calatrava
:-)


Sarebbe opportuno contattare anche il Comune di Venezia, dove c'è il ponte da me fotografato.
Grazie.

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:39
da arzan
Massimo Telo ha scritto:Sarebbe opportuno contattare anche il Comune di Venezia, dove c'è il ponte da me fotografato.
Grazie.


Trattandosi di opere dell'ingengo recenti, il diritto, anche di uso dell'immagine, spetta all'ideatore, quindi a Calatrava, per 70 anni.
A Reggio, tale diritto è stato in parte ceduto al comune.

Nei caso delle opere di cui parlava Massimo, siamo fuori da questa fattispecie in quanto 70 anni son passati abbondantemente ...

Resta da capirei limi relativi all'uso dell'immagine.
Se la faccio per me e per mostrarla agli amici, non ci sono problemi nemmeno con Calatrava.
Forse anche la partecipazione a questo concorso non dovrebbe sollevare problemi.
Ma se da qua la foto esce e va su di una pubblicazione, che viene venduta a pagamento, siamo già in un ambito diverso, io credo...

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:41
da Massimo Di Bello
arzan ha scritto:
Massimo Telo ha scritto:Sarebbe opportuno contattare anche il Comune di Venezia, dove c'è il ponte da me fotografato.
Grazie.


Trattandosi di opere dell'ingengo recenti, il diritto, anche di uso dell'immagine, spetta all'ideatore, quindi a Calatrava, per 70 anni.
A Reggio, tale diritto è stato in parte ceduto al comune.

Nei casi che citava Massimo, siamo fuori da questa fattispecie in quanto 70 anni son passati abbondantemente ...

Be' il nuovo edificio dell'Ara Pacis non ha 70 anni, ed è quello citato dal sottosegretario
("Progettato dall'architetto Richard Meier, il complesso è stato inaugurato e aperto al pubblico dopo sette anni di lavori, il 21 aprile 2006")

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:44
da arzan
Massimo Di Bello ha scritto:
arzan ha scritto:
Massimo Telo ha scritto:S
Be' il nuovo edificio dell'Ara Pacis non ha 70 anni, ed è quello citato dal sottosegretario
("Progettato dall'architetto Richard Meier, il complesso è stato inaugurato e aperto al pubblico dopo sette anni di lavori, il 21 aprile 2006")


ops ... si vede che non son romano, eh ?

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 20:48
da arzan
riporto questo articolo comparso a suo tempo sul quotidiano Il Resto del Carlino

"Il commento dell'esperto: "Uno strano caso di diritti d'autore"

Sonia Rosini, avvocato specializzato sul diritto d’autore: "E' un precedente curioso. L’unico titolare del copyright dovrebbe essere l’architetto che ha costruito il ponte. A meno che esistano accordi specifici tra Calatrava e l'amministrazione"

Reggio Emilia, 27 ottobre 2010. Prima pagare poi scattare. O riprendere. Il «marchio di fabbrica» messo dal Comune di Reggio Emilia sul ponte sospeso di Calatrava risponde innanzitutto a logiche commerciali e di marketing territoriale. «Sicuramente è un precedente curioso — dice Sonia Rosini, avvocato specializzato sul diritto d’autore — l’unico titolare del copyright dovrebbe essere l’architetto che quel ponte ha costruito. A meno che esistano accordi specifici tra Calatrava e l’amministrazione».

Immortalare monumenti, opere d’arte e d’architettura e poi pubblicare quelle immagini a scopi pubblicitari e di lucro, è comunque meno semplice di quanto sembri. Servono permessi, autorizzazioni. Il codice civile parla chiaro: formano oggetto del diritto d’autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono: «...alle arti figurative, all’architettura...qualunque ne sia il modo o la forma d’espressione». Insomma, lo scultore o l’architetto o il designer hanno il diritto esclusivo di utilizzazione economica della propria opera in ogni forma e modo, originale o derivato.

Naturalmente c’è caso e caso. Se l’architettura o la scultura famosa sono sullo sfondo o defilate rispetto all’oggetto in primo piano dell’istantanea o del filmato, la norma non si applica. Così come non si rischia una causa civile se si immortala, per esempio, la fontana del Tritone a Roma, in quanto l’autore Gian Lorenzo Bernini è morto decisamente da più di 70 anni (termine oltre il quale i diritti decadono e non è più richiesta l’autorizzazione).

Attenzione però. Quando un monumento storico è trasformato, rielaborato nel design o anche solo nell’illuminazione (pensiamo alle Due Torri di Bologna istoriate di «paillettes» luminose durante Natale), ritorna in vigore la norma e il fotografo deve ottenere il nulla osta dal nuovo architetto.

«Ricordo un caso a riguardo — dice l’avvocato Rosini — un reporter aveva fatto un servizio su una chiesa del ’200 e si è ritrovato nei guai per aver fotografato anche il portone che era stato restaurato di recente».
Capitolo particolare riguarda i beni di proprietà dello Stato che siano stati dichiarati di interesse culturale. Un decreto governativo prevede il rilascio di un’autorizzazione e precisa che la riproduzione di detti beni è soggetta al pagamento di alcuni canoni.

di Alessandro Goldoni"

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 21:08
da Massimo Di Bello
arzan ha scritto:«Ricordo un caso a riguardo — dice l’avvocato Rosini — un reporter aveva fatto un servizio su una chiesa del ’200 e si è ritrovato nei guai per aver fotografato anche il portone che era stato restaurato di recente».

bisognerebbe anche vedere come è andato a finire questo "caso"
:-)

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 21:19
da arzan
Massimo Di Bello ha scritto:
arzan ha scritto:«Ricordo un caso a riguardo — dice l’avvocato Rosini — un reporter aveva fatto un servizio su una chiesa del ’200 e si è ritrovato nei guai per aver fotografato anche il portone che era stato restaurato di recente».

bisognerebbe anche vedere come è andato a finire questo "caso"
:-)


infatti, sarebbe interessante ...

Ma qua se riusciamo a chiarirci riguardo alle linee generali della questione è già un buon risultato e può essere utile per tutti.

MessaggioInviato: mer 18 gen 2012 21:28
da arzan
Oppure, le foto del ponte di Calatrava continuerò a tenerle nell'hard disk...

Fuochi .jpg
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:fotografo: