Lavoro e Legalità

Moderatore: Paola Perna

Lavoro e Legalità

Messaggioda JPMcEnroe » sab 23 ott 2010 17:10

Nell’area di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia la gravità della crisi economica e sociale è rilevata dalla presenza di oltre 70.000 disoccupati, pari al 40% della popolazione attiva. In particolare a Torre Annunziata, su 54.000 abitanti, 25.000 non hanno un lavoro. Secondo i calcoli del sindacato, il 25 % dei giovani diplomati non ha mai messo piede in un luogo di lavoro. Nell’ultimo decennio, il territorio Torrese-Stabiese è stato investito pesantemente dal processo di de-industrializzazione. Molti sono gli impianti che sono stati chiusi fra questi quelli della Dalmine, diventata in seguito Ilva Pali Dalmine, poi destinata a Polo Nautico. La nostra Regione e, soprattutto, l’area Torrese Stabiese, disponeva di molte aree industriali che erano il fiore all’occhiello della nostra economia. Negli ultimi venti anni abbiamo assistito a un processo di progressiva deindustrializzazione oltre a mettere in ginocchio la nostra economia ha compromesso seriamente i livelli occupazionali. Sempre più spesso assistiamo a un fenomeno paradossale: più s’investe, più si stanziano fondi pubblici, più le aziende cambiano pelle riciclandosi, e più i livelli occupazionali si abbassano. Cattiva gestione politica? Privatizzazioni? O entrambe?Nell'apparato produttivo campano sono state oggetto di privatizzazioni, molte aziende piccole e grandi, alcune storiche come la SME e dell'Alfa Romeo, Alenia Difesa, di Italtel, Dalmine, altre più recenti. Ma il fenomeno cui assistiamo è sempre lo stesso: spesso le aziende si alienano solo per fare cassa. In particolar modo nel Sud, purtroppo, il processo di privatizzazione delle imprese è giustificato sempre da un piano politica industriale, regionale e nazionale. Ossia si stanziano fondi per il rilancio industriale di un’area, e subito si presenta l’acquirente di turno che promette mare e monti, salvo poi, a finanziamenti ottenuti, a disattendere le promesse fatte. Questo è ciò che è successo anche all’ex Dalmine, poi ex Ilva Pali Dalmine, poi OfficineTorresi, poi Polo Nautico. I fondi stanziati, milioni di euro, finalizzati all’occupazione, non solo non sono serviti a rilanciare l’area, non hanno prodotto un solo posto di lavoro in più, e non sono riusciti a salvare nemmeno i livelli occupazionali. Bisogna finirla con gli errori del passato, soprattutto se questi ricadono sempre sui lavoratori“Fincantieri, Atitech, Alenia, Officine Torresi, Metecno, Metalfer Avis, e chi più ne ha più ne metta. Una crisi senza soluzione di continuità. Ciò che serve, oggi più che mai, non è la corsa ai finanziamenti, pur ritenendoli necessari, ma la giusta finalità e il giusto impegno di questi. Consolidare l’esistente e rilanciare il nostro polo industriale, con una politica che guardi prima di tutto all’occupazione. Questa è la partita più importante che il presidente della regione Campania Caldoro, dovrà vincere. Patti territoriali, contratti d'area, incentivi alle aziende, spezzatini aziendali, hanno prodotto a oggi disoccupazione, Cig, mobilità, precarietà, drammi sociali, proteste senza fine. Non è così che si potrà sollevare l’economia campana. Siamo in attesa di un tavolo in prefettura o in regione, per discutere la vertenza delle Officine Torresi, Capire dove si è sbagliato e dove si stà sbagliando, riconoscere i propri errori per riprogrammare il futuro. Questa rimane l’unica strada ancora percorribile.
Pasquale Iovene
Avatar utente
JPMcEnroe
Novizio
 
Messaggi: 1
Iscritto il: sab 23 ott 2010 17:00

Messaggioda Paola Perna » lun 25 ott 2010 14:46

E' davvero preoccupante la situazione attuale a Torre. Condivido in pieno le sue affermazioni: un'analisi davvero ben formulata.
Avatar utente
Paola Perna
Redazione
Redazione
 
Messaggi: 301
Iscritto il: mar 24 giu 2008 11:42


Torna a Torre Annunziata

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron