Si tratta di due esemplari giovani, una di 10 e l’altra di 14 chili, che da marzo erano “ricoverate” al centro recupero tartarughe marine presso l’Acquario di Grosseto. Come spesso accade erano rimaste impigliate nelle reti da pesca ma, ma, ancora una volta, grazie alla sensibilità dei pescatori di tutta la costa maremmana, è stato immediatamente chiamato il soccorso.
Queste saranno liberate un po’ più a nord rispetto al luogo in cui sono state “pescate” visto che a trovarle sono stati i pescatori delle barche Orestina e Nettuno di Porto S. Stefano.
“Non appena ci viene fatta una segnalazione – spiega Luana Papetti, biologa dell’Acquario Comunale – i volontari dell’Acquario intervengono immediatamente. Certo la collaborazione dei pescatori è fondamentale”.
Castiglione della Pescaia ha ormai assistito a moltissime liberazioni di tartarughe salvate dai pescatori castiglionesi. Tutti seguono questi momenti con grande interesse. “Per noi – afferma il consigliere con delega all’Ambiente David Bulleri – è sempre un evento speciale che entusiasma tutti, turisti, bambini, anziani. Rafforza il nostro rapporto con il mare e il rispetto che gli dobbiamo”.
Dopo la liberazione di Hip hop e Hp all’Acquario resteranno altre sei tartarughe in attesa di ritrovare il mare. Adesso è anche possibile seguire il loro percorso. Proprio su Honolulu, la tartaruga liberata da Castiglione della Pescaia lo scorso 11 aprile era stato installato un trasmettitore e la sua “rotta” si può seguire attraverso il sito.
I volontari di Grosseto stanno collaborando per alcune ricerche con il dott. Luschi, etologo dell’Università di Pisa, soprattutto per quanto riguarda il loro orientamento. Il trasmettitore sarà installato anche su un’altra tartaruga che, ritrovata in questo mare, sarà liberata nell’Adriatico.
