[Assisi] per un Turismo di Nicchia

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[Assisi] per un Turismo di Nicchia

Messaggioda candido » gio 22 mar 2012 11:25

Incominciamo con il definire “turismo di nicchia”: particolare suddivisione all’interno di un segmento di una “massa”di dimensione ridotta rivolta ad un potenziale cliente con bisogni” particolari “ che offre e confeziona un prodotto turistico ben delineato e con peculiarità rispondenti a quei bisogni richiesti.

Il segmento, rispetto alla nicchia, presenta una massa più ampia,non è differenziato,target debole e dispersivo.

Il turismo di nicchia confeziona il prodotto attorno ad un interesse,una passione,una destinazione,ecc, con un sevizio dove la qualità è al primo posto, a soddisfare una domanda personalizzata e dove elementi distintivi come originalità e specialità producono un distacco dalla concorrenza creando un sovradimensionamento del valore nell’immaginario del cliente, il quale vuole essere trattato come un Vip, ama ricevere attenzioni ,servizi particolari e personalizzati che lo rendano protagonista e non spettatore.

I vantaggi della nicchia rispetto al segmento sono :
· Destagionalizzata poiché indipendente dalla stagione o dal clima
· Strutturata con facilità di individuare i clienti e interloquire con loro
· Non è legata ad una destinazione
· Contribuisce al posizionamento
· Evita la concorrenza diretta con i competitors
· Progetta idee,innovazioni con offerte di tendenza e personalizzate

Il turista postmoderno vuole dare un senso al suo viaggio con la ricerca di un’esperienza e qualità emozionale unica dove sentirsi parte attiva ,conoscere e godere realtà diverse, condividere con altri le proprie passioni o fobie , aggregarsi ad interessi comuni, avere un alto coinvolgimento polisensoriale.

I viaggi a tema, e quindi la creazioni di flussi turistici che si spostano per le motivazioni più varie( di nicchia), è anche un effetto dovuto grazie alla maggiore velocità ed economicità degli spostamenti favoriti dai prezzi bassi e facilità di trasporti.

I turisti di nicchia sono relativamente pochi rispetto a quelli di massa ma mentre i primi sono in crescita i secondi,senza particolari preferenze e differenzazioni i sono in diminuzione

La vacanza è diventata un esperienza di viaggio intensa ed articolata con una immersione totale nella identità socio-culturale ed ambientale del luogo ,con la partecipazione attiva nelle attività territoriali e voglia di godere realtà diverse per fuggire,nello spazio della vacanza, dalla propria realtà.

La scelta della vacanza si basa su un mix globale di offerta che presenta un elevato standard di qualità e prezzo accessibile con una percezione di autenticità del luogo attivata dalla fruizione di prodotti tipici locali (osservando con attenzione al rispetto dei metodi produttivi tradizionali,modo di commercializzazione verso il cliente ecc.),manifestazioni tradizionali e culturali con un folklore sempre coerente con l’immagine del luogo scelto

L’obbiettivo di chi propone il prodotto turistico” vacanza” è creare delle esperienze e coinvolgimenti personali tali da essere ricordate piacevolmente generando un legame con il luogo che faccia sentire l’ospite un residente temporaneo , e successivamente, supportare questa residenzialità effettiva attraverso una forte comunicazione mirata

Le nuove prospettive di vacanza le possiamo riassumere così:
· Non più una destinazione circoscritta ma l’intero territorio locale
· Non vacanza passiva ma dinamica ed attiva
· Motivazioni dettate da bisogni personali
· Brand territoriale con una integrazione di tutti i sistemi turistici di offerta
· Benessere fisico e mentale
· Conoscenza e scoperta
· Attività esclusive praticabili solo in questo luogo

Il mercato di un turismo “alternativo”è in costante aumento , dove secondo indagini ci sarà un interesse maggiore ed un incremento di flussi turistici verso alcune nicchie , come tradizioni e folklore popolare,eventi e festival musicali,pratica di sport con particolare attenzione a quelli estremi, hotel ad alta tecnologia ,turismo sostenibile.

Una delle caratteristiche del mercato attuale è la sua frammentazione che trasforma i grandi mercati di massa in minimercati , con un numero sempre più grande di gruppi diversi che richiedono servizi differenziati e personalizzati consentendo la coesistenza di più offerte e prodotti turistici con caratteristiche di business di monopolio.

Lo sviluppo di un offerta ricettiva orientata su determinate nicchie si può realizzare solo con determinate strategie da parte degli operatori locali (privati e pubblici) e valutare fino a che punto esiste una convenienza (economica,sociale,occupazionale) di questa scelta contrapposto a quello dei mercati di massa.

Le variabili da analizzare per una valutazione sono :
· Grandezza ed importanza del mercato per avere un profitto economico
· Avre una specificità di scarso interesse per la concorrenza
· Potenziale di crescita
· Sviluppo di forte relazioni con la clientela da fidelizzare
· Capacità di intercettare le domande per il territorio

Sappiamo anche che quello che pesa di più nell’esperienza globale del turista è la permanenza nella struttura ricettiva scelta, ed intercettare e scegliere un turismo di nicchia significa anche migliorare e monitorare la qualità di dette strutture.

Le strategie ed i processi da mettere in atto per avere un turismo di nicchia sono molti, e prima di archiviare il turismo di massa come un fenomeno negativo vanno colte tutte le indicazioni utili a costruire un altro tipo di turismo con alternative economiche ed occupazionali valide quanto quelle del turismo di massa ,per creare qualcosa di concreto che non porti a conseguenze economiche e sociali disastrose per il territorio.

Il turismo di massa ed il turismo di nicchia potrebbero essere visti nella città di Assisi non in contrapposizione ma lungo un percorso ed un traguardo dove si giunge al secondo (di nicchia) cercando di rendere sempre più sostenibile il primo.(di massa )(v .Assisi per un turismo sostenibile) e creare un offerta alternativa al turismo religioso che ha consolidato il suo segmento con un target ben delineato : età compresa tra 40 ed 60 anni,ceto sociale medio - basso, una consistente quota viaggia in gruppo,organizzazioni del viaggio intermediato da parrocchie,diocesi e tour operator,pernottamento in strutture alberghiere di 3 stelle.

Nei prossimi 10- 12 anni si prevede un raddoppio dei flussi turistici provenienti da tutto il continente con un notevole impatto ambientale e sociale con il rischio di aggiungere masse (cinesi, indiani,ecc.) a masse già consolidate in destinazioni turistiche già sature


Pensare in larga scala (territorio ,provincia ,regione) e non solamente a livello locale è necessario e fondamentale per una politica unitaria ed integrata che gestisca questo potenziale flusso e mettere in rete prodotti turistici innovativi ad alto contenuto emotivo ed esperienziale oltre alla capacità di collaborazioni pubblico-privato in campo culturale per sviluppare enormi potenzialità ed attrazione selettiva

Infine,questa è una mia personale constatazione,riscontrando che l’offerta di strutture ricettive e posti letto nella Regione Umbra è in costante crescita con nuove aperture , sia nel settore alberghiero ma in misura maggiore nel settore extralberghiero con percentuali maggiore a quelle degli arrivi e presenze turistiche sorge qualche interrogativo su come la politica adottata a favore di questa crescita segua una strategia precisa in un momento di forte crisi economica e calo occupazionale delle strutture gia esistenti.

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