[Pietracupa] Religione e Superstizione

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[Pietracupa] Religione e Superstizione

Messaggioda Renato Porchetta » ven 08 giu 2012 23:51

[Pietracupa] Religione e Superstizione
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Dato che l'amplificazione dell'intelligenza e' una nozione scientifica la quale non è possibile dimostrarla falsa o erronea per cui indiscutibile, inoppugnabile ed inconfutabile: di massima certezza.
L'amplificazione dell'intelligenza indica che il miglioramento del senso logico, il miglioramento dell'ispirazione e della creativita' in generale dell'intelligenza della quale, tra l'altro, e' anche interessante constatare che questo fenomeno avviene a mezzo dell'influenza che la sacralita' della perfezione ha sulla mente e questo fenomeno di fatto avviene durante riflessione; ma il miglioramento della mente accadra' solamente se lo scolaro impara ad usare questa nozione scientifica per applicarla a se stesso. ###
(continua)
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Messaggioda Macmamauri » sab 09 giu 2012 20:49

pagati ha scritto:
marsi ha scritto:Inoltre non capisco perchè i vari concetti siano stati espressi in questo scritto in "duplice copia"
quasi ogni frase compare almeno due volte come si può facilmente verificare:

non capisco non capisco, forse ho troppa fuligine negli occhi

:shock: Ma se siete riusciti a leggere fino qua, pensate davvero di avere ancora bisogno di un' "'amplificazione della intelliggenza"?
FUNZIONA! Io dopo poche righe ho sentito i primi effetti e ho capito che sarebbe stato più intelligente occuparsi d'altro... :fischio:
;-)
Il paradiso non é un luogo da raggiungere, ma una condizione da vivere!
Solo quelli che sono così folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero"
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[Pietracupa] Religione e Superstizione

Messaggioda Renato Porchetta » dom 10 giu 2012 00:08

[Pietracupa] Religione e Superstizione
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E' gia' stato stato spiegato in precedenza che la redazione del sito non permette
di sostituire le bozze pubblicate con altre progressivamente migliorate.
Inoltre c'e da aggiungere che l'amplificazione dell'intelligenza e' una nozione scientifica
la quale rimane una scelta facoltativa la quale dovrebbe interessare, ma non necessariamente rientra
nel campo d'interesse per tutti perche' essa rimane privilegiata esclusivamente per coloro che ne recepiscono il contenuto.
Metamorfosi significa cambiamento di cui in questo caso c'e' bisogno di un desiderio e volonta' a vederlo realizzato.
Purtroppo esiste una moltitudine di persone che vivono contenti, cosi', alla giornata, senza alcuna
preoccupazione di migliorare ne' la propria cultura ne' il proprio stato di se stessi o per lo meno migliorare
la mente dei figli.
L'amplificazione dell'intelligenza non e' idonea per questo tipo di individui i quali non trovano ne' il
desiderio e ne' la gioia nel tentativo di migliorare alcunche'. ###
(continua)
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[Pietracupa] Religione e Superstizione (20)

Messaggioda Renato Porchetta » ven 06 lug 2012 19:29

Religionis et Superstizionis (20)
{Segmento 20 - Start }
06 Luglio 2012 18:07 SCIENZE E TECNOLOGIE
(ANSA) - BERLINO - La matematica indaga sulla struttura del linguaggio
attraverso i romanzi. Un nuovo approccio scientifico punta a comprendere
il significato dei testi e delle parole più importanti.
Tra formule matematiche e analisi statistiche, sono state studiate le lunghe
correlazioni all'interno dei testi di oltre 20 libri.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Pnas, è stata condotta da Eduardo Altmann,
del Max Planck Institute di Dresda, Giampaolo Cristadoro e
Mirko Degli Esposti, dell'Università di Bologna.
~~~~~~~~~~~~~~~~~
Questa indicazione dell' interesse
della matematica che indaga la struttura del linguaggio
e' ora al principio per cui approssimativo e sperimentale,
ma dovrebbe indicare e dare supporto a cio' che e' stato detto, qui', in questo sito-web
nell'ambito della Metodologia Universale,
la quale esorta non solo
l'ordine matematico avvertito nei fenomeni naturali ma esso viene
manifestato nelle composizioni esseistiche della narrativa.
Infatti il punto cardine gia' annunciato circa la Metodologia Universale indica che
migliorando la struttura logica di qualsiasi tipo di composizione, semantica inclusa, si accede
ad un "modus operandi" intellettivamente molto superiore se paragonato a quello
naturale, fisiologico, di prima spontaneita'.
D'altra parte " l'unico posto" dove la perfezione della sacralita' viene
avvertita e' nell'intelligenza della mente. Non ce ne sono altri !
Questo dovrebbe sottolineare ancora una volta l'importanza
dell'amplificazione dell'intelligenza che intende unificare il rapporto comunicativo
tra la perfezione, l'ordine, l'armonia, giustizia e estetica, con il senso del "bene" e del "buono"
dell'individuo.
La saggezza dell'Asia conosce da tempo immemorabile il principio
che Idio non e' molto lontano ansi e'
insito dentro la spiritualita' della persona stessa.
A volte, mediante ricerca bisogna trovarlo e a volte, mediante riflessione
bisogna riscoprirlo e l'intelligenza nella mente dell'individuo
diventa testimone, portatore e istruttore di tale esperienza. ###
{Segmento 20 - End }
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Messaggioda HDSFJKHSAD » ven 03 ago 2012 04:21

Nella mente "si compiono" sentimenti ed emozioni associate con il sognare che sono spesso e
volentieri concomitanti con le esperienze reali in cui la fisiologia e' la causa delle esperienze.
La fede e' un sentimento d'affetto e d'amore ma essendo uno stato emotivo
non e' un fatto scientifico.
[snip]
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[Pietracupa] Religione e Superstizione Risposta (21)

Messaggioda Renato Porchetta » ven 03 ago 2012 06:46

rispondo al commento:
" la fede e' un sentimento d'affetto e d'amore ma essendo uno stato emotivo non e' un fatto scientifico "
ebbene qualora questo/i sentimento/i fosse/ro causa oppure concausa di fatti allora i fatti sono azioni vere, reali le quali vengono ad essere ritenute "reali"
perche' esse si manifestano nel concreto tangibile del vivere per cui la scienza subentra perche' essa si occupa di fatti che accadono oppure accaduti.
Per esempio, il criminale che viene spinto da " personali turbolenze emotive" a compiere tragedie causando le quali vengono " ad esistere" per causa di questo comportamento, per cui crea vittime, quando il criminale viene portato a processo viene punito in corrispondenza ai fatti compiuti ma l'accusato cita sempre cio' che lo ha spinto a farlo agire contro legge, contro la moralita' e contro il bene pacifico della comunita'.
Il criminale accusato si appella sempre ai sentimenti provati che poi hanno causato vittime e eventi criminosi.
Generalmente parlando la legge, come la scienza, tende ad individuare i fatti ma il comportamento "emotivo" viene sempre citato per ottenere una "comprensione" del tribunale che mira ad una riduzione della pena. Questo perche' non si puo' scindere l'azione da cio' che promuove l'azione stessa ovvero il sentimento.
Allora se la fede fosse solo ritenuta come un sentimento d'affetto e d'amore che "viene ad accadere" (immanenza0 nella mente come uno stato emotivo
e che non fa nulla e che sta' li in limbo cio' non e' un fatto per cui non e' nemmeno un fatto scientifico ma qualora "lo stato emotivo' causasse il solo parlarne o comunicarne oppure il "rendersi coscienti" dell'amore sentito solo l'avvertimento della la presenza d'amore anche se solo reso "cosciente' a se stessi cio' diventa un fatto tangibile.
Per cui l'amore nell "suo apparire" diventa evento assolutamento vero, concreto e assolutamente certo per cui tangibile come un masso di granito.
Poi la scienza, forse limitatamente, prosegue il suo corso e fa il resto. ###
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[Pietracupa] Religione e Superstizione Risposta (22)

Messaggioda Renato Porchetta » gio 16 ago 2012 21:34

Il lettore precedente affermava che il sentimento d'amore essendo uno stato emotivo non e' scienza.
Questa conclusione sembra essere sia affrettata che ingenua e vediamo cio' che causa questo
grosso errore che indica la non "scientificita' " dell'amore.
Amare significa molte cose e non basterebbero oceani di inchiostro per illustrare cosa e' l'amore ma
per coloro che avvertono questo sentimento non serve minimamente descriverlo.
Comunque sia, tra le tantissime cose che il sentimento d'amore comporta , l'amore produce un' attenzione, produce un interesse per cio' che si ama e questo porta anche ad esprimere una consapevolezza d'amare.
Un amore, in limbo, cioe' un "flirt" che produce nulla, senza passione, e' insignificante anzi dimostra cinismo e assenza del sentimento stesso.
Un amore e'anche un sentimento che controlla un'azione, che nel bene "controlla" vicende umane ( oppure fa nascere il tentativo di controllarle) ma e' importante sottolineare che non solo l'amore "tenta" di raggiungere uno scopo indica ma l'amore e' propulsore di fatti e di volonta' a perseguirli.
E i fatti reali sono scienza.
Quando una situazione viene modificata a causa di un' intenzione che rispecchia una volontà', questa metamorfosi non e' solo naturale ma il risultato proviene perché' c'è' un incidenza intelligente di qualcuno.
Dunque l'attenzione dovrebbe essere indirizzata non ad amare sterile che sta li', in mente, a fare niente ma l'attenzione dovrebbe essere indirizzata a come l'individuo contribuisce agli eventi che nella vita si avvicendano e che molto spesso sono avversari.
Per controllare la natura delle cose c'e' bisogno dell'amore che produce l'intelligenza di fare esperienza , per cui conoscenza.
L'uso, ossia l'applicazione di questa intelligenza che viene conseguita dovuto ad un interesse, dovuto ad una passione, ad una curiosità' rende una consapevolezza a conseguire i risultati che, a causa dell'amore vengono ad avere visione nella mente prima che essi vengono raggiunti.
Cioe' l'intenzione deve unirsi con l'esito finale; l'idea e il raggiungimento dello scopo finale devono essere immagini speculari che "specchiandosi" tra loro devono oppure dovranno unirsi in un solo insieme.
Ma e' importante osservare che un sogno, un desiderio, un interesse si avvera solo se c'e' il modo di farlo avverare e "il modo" e' metodo.
I metodi sono visioni, sono "predizioni " intellettuali che al fine di raggiungere un esito finale indicano una serie di azioni-operazioni che in molti casi sono inesistenti per cui da crearsi onde "innovative", le quali strettamente dipendono dall' intelligenza, dalla creatività', dall' ispirazione e dal senso di perfezione di colui (o colei ) capace di amare "l'oggetto" amato; allora la domanda a cui rispondere non e' se l'amore e' scienza o meno ma la domanda a cui rispondere e' come l'amore rende l'intelligenza alla quale viene attribuita il merito di cambiare le circostanze della vita in eventi reali che rispecchiano l'idea prefissata.
Dunque l'amore produce metodi i quali sono anche riferiti come "sistemi" che realizzano il conseguimento di risultati sperati.
D'altra parte se non c'è' amore non c'è' metodo.
Allora rispondendo alla posizione offerta dal lettore precedente in cui asseriva che " l'amore non e' scienza " bisognerebbe chiedere a questo lettore oppure bisognerebbe chiedere a tutti coloro che la pensano a tal modo che citando l'amore cosa sono in esso residenti elementi come l' intelligenza, la creativita', l' ispirazione accompagnati dall' intuizione della sacralita' della perfezione che indica uno stato spirituale personale che insegue il bene e il buono. Questi elementi dell'amore producono fatti tutto il resto e' un parlare a vanvera da ciarlatani. ###
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[Pietracupa] Religione e Superstizione Risposta (23)

Messaggioda Renato Porchetta » dom 02 set 2012 23:31

Questo articolo da voce e supporto ai fondamenti illustrati dal
libro " Universal Methodlogy ".
La differenza sostanziale tra
queste due circostanze e' quella che indica
la posizione teologica spirituale del Cardinale Martini rimane
un concetto vero che risalta solamente e sostanzialmente l'amore invece nel il libro " Universal Methodlogy " sottolinea la realta' che
l' amore causa e/o concausa.

Infatti ecco l'articolo del cardinale pubblicato dal Corriere della Sera in data Domenica 2 Settembre 2012.

L'ADDIO A MARTINI
che citava «Chiesa indietro di 200 anni »

L'ultima intervista del cardinale Martini : «Perché non si scuote, perché abbiamo paura?» e cio' causa la «Chiesa indietro di 200 anni »

Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme , e Federica Radice hanno incontrato Martini l'8 agosto:
«Una sorta di testamento spirituale.
Il cardinale Martini ha letto e approvato il testo».

Come vede lei la situazione della Chiesa?
«La Chiesa è stanca, nell'Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l'apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell'istituzione».

Chi può aiutare la Chiesa oggi?
«Padre Karl Rahner usava volentieri l'immagine della brace che si nasconde sotto la cenere. Io vede nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell'amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace. Dove sono le singole persone piene di generosità come il buon samaritano? Che hanno fede come il centurione romano? Che sono entusiaste come Giovanni Battista? Che osano il nuovo come Paolo? Che sono fedeli come Maria di Magdala? Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque».

Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?
«Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?»

Lei cosa fa personalmente?
«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».

Georg Sporschill SJ, Federica Radice Fossati Confalonieri1 settembre 2012

Nota: L'articolo e' preciso nel cogliere certi elementi del comportamento cattolico ma esita oppure nasconde il modo di come la sacralita' della perfezione avvertita dal sentimento d'amore rende un maggior controllo sull'arte e sulla scienza. ###
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[Pietracupa] Religione e Superstizione (24)

Messaggioda Renato Porchetta » lun 08 ott 2012 01:13

(24) START COME DIO FUNZIONA
Il “funzionamento di Dio” implica sincronismo il quale deve essere inteso come unificazione.
L’ unificazione desiderata, se compiuta rende armonia.
Nella sua autonoma indipendenza e liberta‘ di pensiero l'uomo, nell'imane dinamica della vita universale e' lasciato a se stesso e senza aiuto alcuno se non quello dei propri simili deve badare alla propria sopravvivenza.
Questa “solitudine” porta ad avere il primordiale diritto a prevalere sulle mortali circostanze che Madre Natura presenta durante il suo corso naturale.
Per cui nonostante l'amore che l'uomo stesso che porta per la vita l’uomo deve usare la propria intelligenza per capire cosa accade quando la sacralita' impone la perfezione universale.
Le cose da capire sono tantissime ma una di questa, per esempio, l’uomo deve capire come la perfezione crea il continuum universale del vivere. Cio' accade mediante la divisione del raggiungimento degli intenti a meta'.
Questo e’ il dimezzamento temporale della metamorfosi che pone la meta’ degli eventi
in tempo-presente e l‘altra meta’ nel futuro.
L'esempio che segue serve ad indicare il modo e il metodo di come la sacralita' crea il continuum e come la perfezione impone la separazione logica di cio' che la mente dell'uomo intuisce.
Il “ tempo presente” ha una sua corrispondenza la quale e' il compimento dell‘evento stesso e dove la conclusione delle “intenzioni” avvengono sempre nel futuro.
La perfezione prende il sincronismo e lo dimezza temporalmente, ma all’uomo viene data la responsabilità' di trovare un nesso logico intelligente utile al completamento fondendo all’unisono “intenzione” e “obbiettivo”.
L’ARCIERE
L’esempio classico e’ quello dell‘arciere. Perche' quando l'arciere incocca la freccia nell'arco e lo tende. L’arciere prima di scoccare la freccia allinea una linea ottica immaginaria che va dal suo occhio e che percorre la rettilinea superficie della feccia e allinea la linea ottica al centro del bersaglio e facendo questo fa in modo di avere una previsione del volo della freccia la quale obbedendo l‘intenzione dell’arciere arriva al bersaglio compiendo il risultato finale inteso all'origine.

L’arco e “caricato” e teso in potenza per cui in questo preciso momento che risulta essere proprio l' attimo prima di liberare la freccia dando luogo al volo della freccia, l'arciere in questo momento tecnicamente parlando “prende la mira” perché' tenta di predirne la traiettoria ottimale.

Ebbene, in questo momento, in questo preciso istante nella mente dell'arciere esistono due cose:
una e' che rendendosi conto del bersaglio in lontananza mentalmente pone il “colpire” il bersaglio come risultato finale il quale avverrà’, ma esso avverrà' come conseguenza ad una sua intenzione ad origine.

L’altra, e quella che l‘arciere tenta di dirigere la freccia a seconda di una certa intenzione la quale prevede il colpire il centro del bersaglio stesso. Allora bisogna constatare che quando l'arciere prende la mira, l'intenzione dell'atleta e' nel momento-presente ma l'obbiettivo bersaglio, ovviamente, rimane temporalmente dislocato perche' distante e perché' c'è una distanza fisica dall'arciere al paglione su cui il bersaglio e’ posto
Per cui l'evento mirare e che conduce a “colpire il bersaglio” viene diviso in due e le due parti dell‘evento sono
l’ intenzione e il risultato finale. Esse sono dislocate in tempi differenti: presente e futuro.

Il punto essenziale di questo esempio e' quello che indica che l'intenzione dell'arciere nel momento in cui prende la mira e' si trova in un certo momento mentre quando la freccia colpirà' (possibilmente) il centro del bersaglio la circostanza-evento viene portata a completarsi in un altro tempo dove il colpire il bersaglio e‘ il senso compiuto e si riscontra il fine stabilito dall’intenzione dell'arciere al momento della mira ma bisogna tener presente che il bersaglio e' posto nel futuro cioè' alla fine del volo della freccia. Cio' e' importante per capire come Idio funziona.

UN' INTENZIONE CHE MIRA A RAGGIUNGERE UN OBBIETTIVO DEVE OBBEDIRE IL METODO CHE IMPONE L'AVVICENDARSI E L'INTERRELAZIONE DINAMICA CHE INTERCORRE TRA IL PRESENTE E IL FUTURO

Questo ha un diretto riferimento con la sacralità' della perfezione la quale divide il completarsi degli eventi.

La sacralità' della perfezione pone l'intenzione della creatura vivente nel presente ma in corrispondenza ad una intenzione la perfezione pone la possibilita' di raggiungere l'obbiettivo, di cui la predizione e' intuita dall’intenzione nel futuro.
Per cui come “la qualita' “ del volo della freccia dell'arciere fa dipendere l'incontro della freccia con il centro del bersaglio cosi' “ la qualita' “ dell'intelligenza dell'operatore umano il quale deve impiegare la propria capacita' per far raggiungere lo scopo (o gli scopi) .



L'AMORE PER L'INTELLLIGENZA E' UN' INTELLIGENZA FATTA D'AMORE
Zen per esempio indica con molta chiarezza come lo spazio logico che intercorre tra un''intenzione e il raggiungimento di obbiettivo e' un''unificazione dei due elementi i quali sono criticamente dipendenti dall'ispirazione, dalla creatività' dall'intuizione e dalla riflessione e tutte le parti sono un interconnessione d'amore; amore di colui che si accinge a realizzare un'intenzione.

L'intelligenza e' l'elemento che fa unire l'intenzione all'obbiettivo per cui senza un' adeguata “ intelligenza creativa” l'intenzione abortisce l'obbiettivo;

Quando si completa un'intenzione ( completamento) e' il momento in cui si raggiunge uno scopo, per cui si determina l'unificazione (unita', sincronismo) delle due parti [“ intenzione-scopo/raggiunto “ ] ma un completamento unico impone che all'uomo non basta mai perché' nello stesso istante che si raggiunga una meta, in quello stesso istante, un'altra esigenza fa sorgere un'altra “intenzione” la quale poi richiederà' a sua corrispondenza un'altra meta da raggiungere, anzi, quando si raggiunge un' obbiettivo (il quale obbiettivo aveva ad origine una intenzione) in quel preciso istante sorgono contemporaneamente al risultato finale raggiunto una miriade di altri scopi da raggiungere che comportano una moltitudine di esigenze anch'esse tutte da raggiungere, da essere soddisfatte, per cui lo scopo iniziale anche se raggiunto non e' mai raggiunto in senso assoluto e tutte le intenzioni che mirano ad ottenere altri obbiettivi, in loro corrispondenza, formano la forza del vivere che serve a Madre Natura a sostenere il continuum.

Per cui al Idio creatore di vita rimane lo scopo universale a continuare in avanzamento progressivo senza cessazione mai.
L'IMMANENZA
Con questo metodo (e cosi ' funziona Dio) la vita viene condotta per mano ferma dalla sacralità' la quale diventa un'incessante progressione di innumerevoli scopi da essere raggiunti e mai una sola intenzione chesi possa compiere verrà' a soddisfare l'intera quantità' di esigenze che condiziona l'essere umano a vivere. A questo punto bisogna notare che il metodo della perfezione sacra rimane costante nel porre il completamento di qualsiasi vicissitudine nel futuro.

Infatti l'immane forza della vita e' quella di dare futuro a tutto' cio' che vive nell'universo per cui “il dare futuro” spinge l'intero universo ad sostenere il continuum per vivere perché' solo nel futuro si soddisfano le esigenze che sorgono nel
tempo-logico-del-presente. Per cui si puo' pensare, forse burocraticamente parlando, che la sacralita' non e' tanto responsabile a creare “sostanza”, tutto e' gia' creato ed e' posto in equilibrio ma a questo equilibrio e' anche iposto una metamorfosi dove la sacralita' da un punto di vista strettamente tecnico crea il futuro per l'universo e crea l'interrelazione che avviene tra presente-logico e futuro-logico. Questo e' proprio la vita in movimento. ###
END OF (24)
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[Pietracupa] Religione e Superstizione (25)

Messaggioda Renato Porchetta » ven 12 ott 2012 16:56

(25 Start)
Nel prossimo segmento ci sara' un'indicazione (e spiegazione) precisa, scientifica e inconfutabile di come l'amplificazione dell'intelligenza della mente dipende dalla sacralita' della perfezione. ### (25 End)
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[Pietracupa] Religione e Superstizione

Messaggioda Renato Porchetta » mer 29 mag 2013 21:23

L' AMPLIFICAZIONE DELL' INTELLIGENZA - CONCLUSIONE

L' intelligenza naturale e' una “abilita' mentale” di cui un individuo viene dotato alla nascita.
Questa “abilita' mentale” può' essere vista come una concessione di un privilegio ma nel tempo, come vedremo, questa facoltà' diventa un cavallo di Troia perché'
e' stato programmato a priori dalla natura che impone il ciclo della vita-morte su tutte le creature dell'universo. Il “dono” dunque ha in se un orologio che tempifica il momento in cui viene volutamente “corrotto” e la persona viene condotta ad una confusione logica che prepara il processo necrotico che mira il morire.
Come vedremo questa “confusione” immessa volutamente nell'intelligenza umana e' intenzionalmente operata da cosiddetta “madre natura ” e questa “corruzione” avviene per portare a perdere il proprio stato vitale cioè' a soffrire malattie tremende e poi morire.

Data la conservazione perenne della perfezione nell'universo, citando la costanza energetica dimostrata da Antoine L. Lavoisier, Parigi 1974 che include la trasformazione perenne dell'universo i buddisti credono che “bisogna” morire per far posto ad altri.

Ma considerando le cause fisiologiche-spirituali che danno luogo all'amplificazione dell' intelligenza si possono intravedere in queste cause altre alternative di vita che non corrispondono esattamente alla posizione buddista la quale in un primo momento sembra essere affascinante nella sua verità' ma una ponderata considerazione in merito si vede che il ciclo vitale che poi porta alla morte può' essere progressivamente evitato.

Come vedremo nell osservazione del fenomeno dell' amplificazione dell'intelligenza madre natura per ottemperare il proprio ruolo di regolatore della “perfezione” essa stessa vuole l'avvicendarsi di questo tragico evento, certo in questo caso a spese della vita umana, che per se e' un problema vitale ed ha un solo modo per essere risolto. Non ce ne sono altri!

Durante le varie presentazioni pubbliche dell' amplificazione del' intelligenza impartite anche nelle università' e colleges si dimostra durante la presentazione dello HIAM che lo stato limitativo della mente, voluto dai cicli naturali, fra i primi per importanza, che poi sono imposti forzosamente sono tre elementi che finiscono con l'agire sulla memoria personale dell'individuo.
L'azione di questi elementi che citeremo tra poco sono molto negativi che portano poi al fallimento dell'intelligenza stessa allo scopo di causarne la morte.

LA CONVERSIONE DELL'ARTE
Questo problema raccapricciante dell' infierire e imperversare con violenza sulla la memoria umana lo si vede apparire quando l'intelligenza viene applicata ad una prima stesura di qualsiasi opera intellettuale come per esempio una prima stesura di un componimento di musica o di narrativa, di una analisi, di uno studio architettonico, di un programma economico, o di stesura di un software etc.
In questo tipo di “interesse” intellettuale che poi diventa un sacrosanto lavoro c'e' sempre bisogno di convertire cio' che si avverte emotivamente in un medium fisico e tangibile. Cioe' si devono trasformare le emozioni in unqualcosa di reale e fisico.
Questa conversione e' arte.
Purtroppo questa conversione “emozioni-fisicità'” non e' facile dovuto alle limitazioni dei medium e a causa di queste condizioni limitanti l'arte ne viene deprecata da questa difficoltà' “naturale”.





COME UNA NAVE IN PIENO OCEANO CHE PERDENDO IL CONTROLLO DEL TIMONE CIOE' PERDENDO LA FACOLTA' DI DARE ORIENTAMENTO E MUTARE ROTTA LA NAVE STESSA IN BALIA DELLE CORRENTI NON PUO' RAGGIUNGERE LA DESTINAZIONE
Riprendendo, dunque gli elementi negativi che volutamente deteriorano la memoria sono tre: la complessità' che man mano progredisce durante la stesura del lavoro di cui poi se ne perde il controllo dovuto al fatto che, come nel caso della nave si perde la capacita' di considerare il lavoro nella sua totalità' in relazione al rapporto della della singola contribuzione dettagliata.
E come la nave la quale in pieno oceano perde il controllo dell' orientamento la nave stessa va alla deriva e perde la cpacita' di raggiungere la destinazione predetta.
Questo accade perche' necessariamente la singola contribuzione oppure tutte le singole contribuzioni che progressivamente fanno (o faranno parte) del lavoro da eseguire da una parte accrescono l'ingrandimento dell'analisi ma d'altra parte si ha anche una progressione in corrispondenza alla complessità' stessa.

Questo ingrandimento della complessità porta l'autore, l'analista, il compositore, il pensatore e altri a perdere, anche nel caso di forte riflessione la coerenza del lavoro e questa tragedia e' dovuta proprio alla confusione che egli stesso crea perche' lui/lei stesso fa parte del ciclo naturale fisiologico.
Per cui per eseguire la morte madre natura non da scampo all' intelligenza spontanea.
Per cui il lavoro che si sta creando, perde coerenza. Cio' indica una terapia o una medicina che non funziona, motori difetttosi, aereonautica deficiente, arte debole etc.
Il prezzo che si paga usando solo l'intelligenza spontanea senza HIAM e' il fallimento della vita e del suo significato.

IL SECONDO ELEMENTO NEGATIVO E' L'USO INTERMITTENTE DELLA MENTE
rispondere al telefono, alzarsi ed aprire una porta o smettere di lavorare per rispettare un appuntamento, cioè' l'interruzione dell'intelligenza nel momento analitico, da' luogo ad una forzatura fisica-fisiologica da parte di madre natura che impone “segmentazione” (modularizzazione) sulla mente dell'individuo pensante. Cioe' s'interrompe il senso della continuita' e si verifica una violazione, senza colpa, ad un fondamento sacro che indica che “concessa” una vita essa va mantenuta “viva” nel continuo temporale, cioe' la vita non deve cessare ma deve continuare.

A CAUSA DELLA MODULARIZZAZIONE NE CONSEQUE CHE IL TERZO ELEMENTO E' L'USO DELLE SEQUENZE
le quali costringono l' autore ad prendere in considerazione l'opera segmentata e tentare di trovare la sequenza piu' opportuna per favorire un flusso continuo logico che dia un senso di continuita' per cui si usano le sequenze armoniche naturali dei singoli avvenimenti contemplati nel lavoro in prima stesura dove viene impiegata l'intelligenza nativa.

INDISTINTAMENTE TUTTE
La visione panteistica del Dio-Creatore che crea nell'immediatezza il progressivo universale vivere e' assolutamente vera, ma madre natura che come un cane rabbioso e potentemente aggressivo il quale ha il compito di obbedire solo al padrone esegue senza esitazione alcuna gli ordini mandati dalla perfezione: l'universo deve essere mantenuto in perfezione.

Questo e' rappresentato dal simbolo dello Yin-Jun cinese che indica il duplice ruolo che “madre natura” possiede, la quale da una parte promuove nuove nascite ed a seconda di certe condizioni anche il continuare del vivere, delle nascite, ma d'altra parte, nell'altro ruolo, avviene, che “madre natura” per mantenere l'equilibrio universale termina il ruolo-funzione delle creature in vita.

IL DUPLICE RUOLO
“Madre natura” con il duplice ruolo assegnatole regola il ciclo di nascita-morte e la si deve vedere come un amministratore inflessibile il quale controlla rigorosamente la costante presenza dell'energia nell'universo che poi fu dimostrata scientificamente da Antoine Laurent Lavoisier il quale fu insignito del titolo “Padre della Chimica Moderna”.

Il rapporto vita/morte che “madre natura” controlla rigorosamente e' sempre a vantaggio della vita stessa perche' esse devono costantemente trasformarsi ma tutte le specie naturali qualora trovassero le condizioni adatte, autonomamente progrediscono per la propria moltiplicazione della specie, ma in questo progredire, e in questo moltiplicarsi, la perfezione dell'habitat deve poter vincere il morire che “madre natura” esegue. E s'imparera' tra poco, e particolarmente nell ultimo articolo conclusivo che la vita e il continuare a vivere dipende dal Dio-Creatore da cui proviene l'intelligenza oppportuna per vivere fondamentalmente perche' il Dio-Creatore e' sorgente vivifica.
Pero', purtroppo, bisogna anche limitare questa riflessione di teologia sullo stato naturale-fisiologico perché' in questo annuncio dell'amplificazione dell'intelligenza umana, in essa si potrebbe trovare l'indicazione di una intelligenza liberatoria e infinitivamente grande, si potrebbe trovare il concetto scientifico della vita eterna la quale avviene ma solo in teoria dell'avvento del regno del divino perche' questo indicherebbe ad uno stato il quale sarebbe condizionato dal possedere una intelligenza infinita.

Per il momento, ritorniamo a come vincere le mortifere negativita' di “madre natura” che esegue la cessazione della vita determinando la necrosi della morte mediante l'imposizione della tragica limitazione dell'intelligenza nativa.

CONCLUSIONE
A seconda di Madre Natura per non essere abbastanza intelligenti dunque si soffre e si muore;
questo stato di cose e' chiamato dai buddisti: “kaarma negativo“ o a seconda delle vicende favorevoli avvine il “kaarma positivo“ e per evitare il “kaarma negativo“ cioe' vincere la negativita' di madre natura lo is deve trovare il modo di aumentare l' “intelligentia”.
Ancora una volta bisogna rafforzare l'importanza dell' amplificazione dell'intelligenza umana perche' il vivere e' la qualita' della vita dipende necessariamente e indubbiamente da essa.

Nel prossimo articolo ci sara' la conclusione dell'indicazione dell'amplificazione dell'intelligenza
la quale potrebbe anche essere filosoficamente indicata dalla sequente

METAFORA, ESEMPIO ALLEGORICO DEL DIO DI GHIACCIO:

e come se il cuore umano fosse un pezzo di ghiaccio che nella sua forma solida fredda cristallina nasconde ancora misteri mai visti, ma che progressivamente sciogliendone la sostanza che li imprigionano nascondendoli nell' immobilizzazione nella gelida forma, il calore d'amore riscalda il ghiaccio e li fa nascere portandoli in vita e alla luce.
Cosi' l'uomo e' invitato dalla sacralita', ad sciogliere il proprio “ghiaccio interno”.
L' individuo cosi' facendo da forma al Dio del bene che egli stesso possiede internamente ma che usa molto limitatamente.

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[Pietracupa] Religione e Superstizione

Messaggioda Renato Porchetta » gio 06 giu 2013 06:33

L' ESPERIENZA CON IL SACRO RIMANE INDELEBILE
Nella gestione delle FCM /s (mappe logiche) si trova un importantissimo vantaggio "tecnico", il quale si converte in un grande beneficio per l'operatore umano.
Infatti gli eventi studiati sulla griglia aristotelica vengono a nascere e straordinariamente si rivelano gia' in "CONTINUITA' DI FLUSSO LOGICO" senza subordinarli a sequenze.
Le sequenze rimangono importanti ma verranno adottate quando il lavoro logico arriva a compimento cioè' quando la mappa logica viene completata.
Non si può` mantenere il lavoro (composizione) espresso in mappa aristotelica. Esso una volta completato dovrà' poi essere convertito nella fisicità' della dimensione temporale cioe' gli eventi devono essere posti in sequenza sulla linea temporale.
Sembra ovvio che, per esempio, nel caso della narrativa i paragrafi, le righe e le parole dovranno essere eseguite (scritte, lette) a seconda di un ordine.
Vale altrettando per tutte le altre arti come le scene e gli episodi dei film, i fraseggi della musica, impianti d'archittetura, pittura etc.

L'USO DELL'ISPIRAZIONE E DELLA CREATIVITA'
Le FCM /s (mappe) vengono usate per indicare (“localizzare il posto logico”) dove la mente deve andare a concentrarsi. Poi le mappe devono essere necessariamente convertite.
Nel caso della narrativa usando un elaboratore di testi (Word-processor) e la stesura del lavoro si viene a trovare nel normale progredire "lineare" nel continuum temporale. Per cui l'opera, dopo la conversione si trova ad essere nello “scorrimento del vivere fisiologico”, per cui in questa conversione HIAM - Realta' si abbandona lo stato mentale “divino” e si "ri-entra" in quello umano.

In questa conversione dal divino all'umano non c'e' violazione di valori sacri perche' il lavoro completato portera' in se l'impronta dell' intelligenza superiore, cioe' di talento.
Causata dalla sacralita' nel corso della riflessione e di cui se ne e' fatta esperienza.

CONDIZIONE DI CHI (O DI CIO' CHE E' UNICO)
L' uso delle FCM /s non impone una standardizzazione del pensare, perche' le FCM /s non richiedono requisiti standard tanto meno le FCM /s generano nessun lavoro “automatico” a beneficio del "pensatore" il quale s'inoltra nella riflessione.
La mappa logica ( FCM) causa benefici di grandissima importanza ma rimangono un utensile, o meglio un “utensile amministrativo” utile a localizzare dove andare a concentrare l'attenzione mentale e “aprirsi” all'ispirazione diretta a trattare quel particolare argomento.
Il lavoro e il merito sono a carico esclusivo dell'uomo e il “lavoro logico” dell'operatore umano rimane corrispondente all'unicita' della personalita'
e il lavoro rimane espresso in corrispondenza alla particolare sensibilita'
per cui , a meno si voglia intenzionalmente adattarlo a codici sociali ripetitivi, il lavoro rimane unico, arbitrario e totalmente libero nell'adottare qualsiasi espressione ispirata e creativa.

Nel lavoro “ in corso d'opera”, l'uso della griglia aristotelica importantissimamente unisce l'attributo divino con il lavoro intellettuale umano.

UN MOMENTO PRIMA DELLA FORMAZIONE DELLA VITA
Gli eventi che, mediante ispirazione e creativita' durante lo stato riflessivo vengono “alla luce”, e di cui si diventa consapevoli si “materializzano” sotto gli occhi dell'operatore umano.
Gli eventi sono "generati", non nella dimensione naturale fisica-fisiologica ma essi “provengono” dalla dimensione divina.
La mente intuisce l'universale divino il quale essendo perfetto non ha bisogno del vivere cioe' dello scorrimento del tempo ma si manifesta nell'immediatezza dell'istantaneita'.
dato che durante il momento d'ispirzione creativa tutto accade istantaneamente
per cui nello stato divino accade proprio il contrario di cio' che accade nella fisicita'-fisiologica: in questo flash che la mente cattura le sequenze non servono.
E dovuto al fatto che nella dimensione divina tutto accade nell'istantaneo, o meglio tutto l'universale accade nella dimensione divina, si dovrebbe intuire che “tutto e' già' in esistenza allo stato universale ”dunque nella perfezione sacra tutto e' già' in esistenza prima che il processo vivifico si formi.
Qualora fosse permesso alla mente di “sbirciare” velocissimamente essa accede cosi' alla dimensione divina che contempla la perfezione nell'immediatezza universale cioe' cola' dove tutto e' già' stato creato e mantenuto in perfezione).
In quella dimensione, cioè' nella dimensione sacra le sequenze naturali non esistono. E dovrebbe essere chiaro il concetto che qualora “il tutto” apparisse nell'istantaneita' del momento le sequenze non avrebbero motivo di esistere.
Infatti le sequenze appartengono al progredire del vivere mentre l'ispirazione e la creativita' della mente riescono in determinate situazioni a sbirciare, accedendo repentinamente,
un flash di “apertura mentale” che permette di avere un'occhiata velocissima “dentro” lo stato della sacralita'.
In altre parole gli eventi che vengono ad essere creati, progressivamente mostrandosi alla consapevolezza dell'umano e un momento in cui essi vengono a divenire perche' essi scaturriscono dalla sorgente divina cioe' universali, in comunanza e “senza tempo” ma una volta che gli eventi vengono “visti” essi gia' appartengono alla realta' perche' essi vengono a nascere e nascendo significa vivere e si appartiene allo scorrere del vivere nel continuum temporale.
Il loro formarsi che accade un momento prima del nascere cioe' accade nella dimensione divina prima di abbandonarla per entrare 'in vita” e' la loro composizione in quel momento divino, esula la composizione in sequenza.
questa “continuita' “ nella dimensione divina e' l'istantaneita' che viene avvertita dall'umano

Gli eventi che vengono a formarsi, cioe' che vengono ad “essere visti” e si presentano spontaneamente, arbitrariamente e impulsivamente sul piano logico aristotelico
e sulla mappa (FCM) vengono spesso ad essere randomizzati.
L'unica certezza della casualita' della randomizzazione e' che la mappa viene completata.
Accade questo perche' la mente umana diventa sensibile e consapevole di una conoscenza che non puo' essere predetta a priori ma verra' ad essere vista spontaneamente dalla consapevolezza.

Figurativamente parlando, e' come se Dio rivelasse all'uomo una conoscenza in un modo straordinario perche' Dio stesso e' straordinario. Quando, a causa dell'ispirazione e della creativita' gli eventi “vengono visti” essi si “materializzano non per assecondare l'uomo nella sua infantile natura ma il sacro “agisce” per essere condiviso attraverso il rispetto e l'osservanza delle leggi perfette che Iddio stesso rivela.

Poiche' “immersa” nel vivere, la mente, accedendo, anche se per un breve istante, allo stato divino, abbandona la modularizzazione (la quale necessita l'uso delle sequenze), la mente dunque "entra" nella dimensione della consapevolezza senza "continuum" e assume un "modus operanti" che "somiglia", oppure si avvicina molto allo stato divino.
Forse si diventa il Dio che amiamo per un attimo.
A questo punto si deve osservare che lo HIAM da atto al rispetto e all' obbedienza, al cardine fondamentale del divino il quale indica la sacralita' la corrispondenza della sacralita' stessa alla vita umana che non solo avviene come un prendere atto " in coscienza" ma nel signicato del nascere sa , nascita e vita, devono continuare indefinitivamente.

Ecco il motivo per cui Iddio, mediante la Sua suprema Intelligentia nel bene vuole il contrario di Madre-Matrigna-Natura la quale incita la sofferenza e morte.
Osservando come la mente viene ispirata dalla sacralita' indica Iddio il quale vuole la nascita delle creature e non solo, ma oltre alla loro nascita vuole il loro continuare a vivere, e vuole anche il progredire della vita e la sua espansione.

" Lavorar di logica " sulla griglia aristotelica causa l' "enlightenment" parziale per cui la mente
diventa consapevole di conoscenza. E con l'uso delle FCM Is non bisogna dimenticare it beneficio indiretto dello HIAM che eleva il merito dell'uomo il quale diventa ricettore di un progresso intellettuale e spirituale.
Questo accade quando la conoscenza attribuibile ad un dato evento diventa "cosciente".

Ora con queste informazioni si riesce a comprendere come generare “conoscenza” di cui se ne ignorava la percezione prima della “presa in atto in coscienza” ossia la mente trova una sintonia con il fondamento divino il quale indica che la vita deve continuare.

Durante l'impiego della logica aristotelica, nel riflettere, la mente accede, se si paragonasse i due stati, ad uno stato privilegiato rispetto all'intelligenza naturale.

La mente, ovvero l'impiego dell'intelligenza allo stato riflessivo e' superiore all'impiego dell'intelligenza naturale perche' nella riflessione c'e il tentativo di coniugare it divino con l'umano.

Infatti riflettere sembra indicare la riflessione ottica su di uno specchio di due immagini speculari.
e come se fosse che la stessa immagine venga ripetuta' due volte.

Ma nel caso dell'uso delle FCM /s un immagine e' quella umana che specchiandosi “crede” di vedere se stessa. Ma non e' cosi'. Vede la sacralita' ma guardando la propria immagine quella riflessa sulla superfice dello specchio la vede offuscata, non chiara anzi distorta.
Allora il pensatore umano deve cambiare la sua stessa immagine, modificandola per farla somigliare a quella sacra. .
La riflessione rende “presa di coscienza” cioe' la consapevolezza di quanto il Self si sia allontanato dall'imagine della perfezione.
si puo', con l'ispirazione, con creativita', amore, compassione, disposizione attettuosa e inclinazione al bene avere una chiara visione di come progressivamente ci si puo' avvicinare all'imagine del Dio.

L' intelligenza nativa naturale dato che deve rispondere agli stimoli della "giungla" esterna del quiotidiano vivere non permette di tenere in conto l'ampliamento della consapevolezza.
Anzi e' vero il contrario riduce la consapevolezza onde per cui Madre-Matrigna-Natura, dovuto a questa "fallicita' " incalza prima il fallimento dell'intelligenza poi con sua malevolenza incalza la tragedia, la sofferenza e poi il morire.
Mentalmente, Dio e' un giocattolo complicato che va progressivamente capito.
Infatti spesso e' stata citata la dicitura in questi brevi articoli l'indicazione:
capire "Come Dio funziona". Questo ad indicare che il "capire Dio" significa apprendere e apprendere sgnifica avere piu' "knowledge", cioe' piu' cultura.

COME USCIRE DAL LUOGO INFIDO E INSIDIOSO: LA JUNGLA
Queste notizie esseistiche di teologia diventano intressanti e forse utili per rafforzare la fede e l'amore che si ha sia per la vita e per la sacralita' del divino ma si deve andare oltre perche' nell'amore necessariamente deve corrispondere una realta` fisica nella sua stessa fisiologia.
Dunque questo coinvolgimento con il sacro deve aumentare la conoscenza scientifica per dare piu' controllo al vivere
e dovuto a questo si e' gia', in qualche modo, indicato, su questa website della rete/comuni/Italiani la soluzione metodologica-scientifica dei tre elementi negativi accennati in precedenza: continuum, complessita' e sequenze.
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Messaggioda Renato Porchetta » ven 05 lug 2013 20:09

Dunque dopo millenni di interpretazioni abusive, illecite e arbitrarie fatte di fantasia superstiziosa che hanno creato per secoli solamente malintesi di fatti teologici; l'intuito scientifico mediante conoscenza sorpassa la supersizione dei ciarlatani e, come un Guru indiano indicherebbe, il metodo scientifico "solleva le tenebre" le quali offuscano la verita' che e' in esistenza ma che essa e' nascosta in ognuno di noi. E' ovvio intuire che in assenza del buio avviene la luce
Tutti e indistintamente tutti hanno interiormente l'impronta divina del bene la quale tende ad una vita in continuita positiva ma che purtroppo a causa delle "tenebre" diventa imperscutabile ed inpenetrabile per cui il Dio d'Amore non appare nella sua fulgida chiarezza all'operatore umano.
Nota: una delle conclusioni che si portera' nel prossimo articolo sara' la spiegazione di come il pensiero scientifico approda alla connesione con la dimensione divina la quale e' vifica nella sua continuita' del vivere e non necrotica la quale cessa qualsiasi funzione fisiologica dove lo stato cosciente della mente viene anchesso annullato.
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[Pietracupa] Religione e Superstizione

Messaggioda Renato Porchetta » mar 08 ott 2013 16:30

Verso la fine del 2013 le librerie pubbliche americane (dalle quali si possono effettuare la procedura di prestito gratuito
["Interloan" internazionale] , e come da indicazione della
la libreria pubblica "Schlow library" di State College della Pensilvania
hanno cominciato ad includere nel loro catalogo il libro precedentemente annunciato in questo sito dal titolo:
"Universal Methodology." Gli interessati possono usare i seguenti dati bibliografici::
Editore: Ce Code Efficiency, Inc. - P.O. BOX 1184 - State College, PA 16804-1184 - USA
(Anno di Pubblicazione 2007, 500 Pagine)
Autore: Renato Porchetta
Categoria del Libro: Adult Nonfiction
Numero di Referenza: 808.883 POR
Search Argument per la Schlow Library : Porchetta, R. L.
Circuito Bibliografico: "Centre County Federation of Public Libraries"
ISBN : 0-9769931-0-4
ISBN (13) : 978-0-9769931-0-0
Numero di Controllo del Catalogo della Libreria del Congresso di Washington: LCCN 2005905187
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Messaggioda Renato Porchetta » gio 14 nov 2013 18:21

In questo contesto scientifico della semantic c'e' una corrispondenza diretta indiscussa con la sacralita'.
Questa corrispondenza indica che la vicinanza o concomitanza con la sacralita' stessa dipende dalla volonta' e dalla capacita' analitica dell'individuo dove l'ispirazione e la creativita' individuale sono elementi di unificazione a Dio.
Come la posizione Panteistica indica Dio e la Sua sacralita' non sono morte bensi' vita; per cui l'intelligenza personale dell'individuo vincendo momento per momento rimuovendo gli ostacoli che la morte pone incessantemente per ostacolare il continuum esalta il continuare del vivere.
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