da Renato Porchetta » gio 06 giu 2013 06:33
L' ESPERIENZA CON IL SACRO RIMANE INDELEBILE
Nella gestione delle FCM /s (mappe logiche) si trova un importantissimo vantaggio "tecnico", il quale si converte in un grande beneficio per l'operatore umano.
Infatti gli eventi studiati sulla griglia aristotelica vengono a nascere e straordinariamente si rivelano gia' in "CONTINUITA' DI FLUSSO LOGICO" senza subordinarli a sequenze.
Le sequenze rimangono importanti ma verranno adottate quando il lavoro logico arriva a compimento cioè' quando la mappa logica viene completata.
Non si può` mantenere il lavoro (composizione) espresso in mappa aristotelica. Esso una volta completato dovrà' poi essere convertito nella fisicità' della dimensione temporale cioe' gli eventi devono essere posti in sequenza sulla linea temporale.
Sembra ovvio che, per esempio, nel caso della narrativa i paragrafi, le righe e le parole dovranno essere eseguite (scritte, lette) a seconda di un ordine.
Vale altrettando per tutte le altre arti come le scene e gli episodi dei film, i fraseggi della musica, impianti d'archittetura, pittura etc.
L'USO DELL'ISPIRAZIONE E DELLA CREATIVITA'
Le FCM /s (mappe) vengono usate per indicare (“localizzare il posto logico”) dove la mente deve andare a concentrarsi. Poi le mappe devono essere necessariamente convertite.
Nel caso della narrativa usando un elaboratore di testi (Word-processor) e la stesura del lavoro si viene a trovare nel normale progredire "lineare" nel continuum temporale. Per cui l'opera, dopo la conversione si trova ad essere nello “scorrimento del vivere fisiologico”, per cui in questa conversione HIAM - Realta' si abbandona lo stato mentale “divino” e si "ri-entra" in quello umano.
In questa conversione dal divino all'umano non c'e' violazione di valori sacri perche' il lavoro completato portera' in se l'impronta dell' intelligenza superiore, cioe' di talento.
Causata dalla sacralita' nel corso della riflessione e di cui se ne e' fatta esperienza.
CONDIZIONE DI CHI (O DI CIO' CHE E' UNICO)
L' uso delle FCM /s non impone una standardizzazione del pensare, perche' le FCM /s non richiedono requisiti standard tanto meno le FCM /s generano nessun lavoro “automatico” a beneficio del "pensatore" il quale s'inoltra nella riflessione.
La mappa logica ( FCM) causa benefici di grandissima importanza ma rimangono un utensile, o meglio un “utensile amministrativo” utile a localizzare dove andare a concentrare l'attenzione mentale e “aprirsi” all'ispirazione diretta a trattare quel particolare argomento.
Il lavoro e il merito sono a carico esclusivo dell'uomo e il “lavoro logico” dell'operatore umano rimane corrispondente all'unicita' della personalita'
e il lavoro rimane espresso in corrispondenza alla particolare sensibilita'
per cui , a meno si voglia intenzionalmente adattarlo a codici sociali ripetitivi, il lavoro rimane unico, arbitrario e totalmente libero nell'adottare qualsiasi espressione ispirata e creativa.
Nel lavoro “ in corso d'opera”, l'uso della griglia aristotelica importantissimamente unisce l'attributo divino con il lavoro intellettuale umano.
UN MOMENTO PRIMA DELLA FORMAZIONE DELLA VITA
Gli eventi che, mediante ispirazione e creativita' durante lo stato riflessivo vengono “alla luce”, e di cui si diventa consapevoli si “materializzano” sotto gli occhi dell'operatore umano.
Gli eventi sono "generati", non nella dimensione naturale fisica-fisiologica ma essi “provengono” dalla dimensione divina.
La mente intuisce l'universale divino il quale essendo perfetto non ha bisogno del vivere cioe' dello scorrimento del tempo ma si manifesta nell'immediatezza dell'istantaneita'.
dato che durante il momento d'ispirzione creativa tutto accade istantaneamente
per cui nello stato divino accade proprio il contrario di cio' che accade nella fisicita'-fisiologica: in questo flash che la mente cattura le sequenze non servono.
E dovuto al fatto che nella dimensione divina tutto accade nell'istantaneo, o meglio tutto l'universale accade nella dimensione divina, si dovrebbe intuire che “tutto e' già' in esistenza allo stato universale ”dunque nella perfezione sacra tutto e' già' in esistenza prima che il processo vivifico si formi.
Qualora fosse permesso alla mente di “sbirciare” velocissimamente essa accede cosi' alla dimensione divina che contempla la perfezione nell'immediatezza universale cioe' cola' dove tutto e' già' stato creato e mantenuto in perfezione).
In quella dimensione, cioè' nella dimensione sacra le sequenze naturali non esistono. E dovrebbe essere chiaro il concetto che qualora “il tutto” apparisse nell'istantaneita' del momento le sequenze non avrebbero motivo di esistere.
Infatti le sequenze appartengono al progredire del vivere mentre l'ispirazione e la creativita' della mente riescono in determinate situazioni a sbirciare, accedendo repentinamente,
un flash di “apertura mentale” che permette di avere un'occhiata velocissima “dentro” lo stato della sacralita'.
In altre parole gli eventi che vengono ad essere creati, progressivamente mostrandosi alla consapevolezza dell'umano e un momento in cui essi vengono a divenire perche' essi scaturriscono dalla sorgente divina cioe' universali, in comunanza e “senza tempo” ma una volta che gli eventi vengono “visti” essi gia' appartengono alla realta' perche' essi vengono a nascere e nascendo significa vivere e si appartiene allo scorrere del vivere nel continuum temporale.
Il loro formarsi che accade un momento prima del nascere cioe' accade nella dimensione divina prima di abbandonarla per entrare 'in vita” e' la loro composizione in quel momento divino, esula la composizione in sequenza.
questa “continuita' “ nella dimensione divina e' l'istantaneita' che viene avvertita dall'umano
Gli eventi che vengono a formarsi, cioe' che vengono ad “essere visti” e si presentano spontaneamente, arbitrariamente e impulsivamente sul piano logico aristotelico
e sulla mappa (FCM) vengono spesso ad essere randomizzati.
L'unica certezza della casualita' della randomizzazione e' che la mappa viene completata.
Accade questo perche' la mente umana diventa sensibile e consapevole di una conoscenza che non puo' essere predetta a priori ma verra' ad essere vista spontaneamente dalla consapevolezza.
Figurativamente parlando, e' come se Dio rivelasse all'uomo una conoscenza in un modo straordinario perche' Dio stesso e' straordinario. Quando, a causa dell'ispirazione e della creativita' gli eventi “vengono visti” essi si “materializzano non per assecondare l'uomo nella sua infantile natura ma il sacro “agisce” per essere condiviso attraverso il rispetto e l'osservanza delle leggi perfette che Iddio stesso rivela.
Poiche' “immersa” nel vivere, la mente, accedendo, anche se per un breve istante, allo stato divino, abbandona la modularizzazione (la quale necessita l'uso delle sequenze), la mente dunque "entra" nella dimensione della consapevolezza senza "continuum" e assume un "modus operanti" che "somiglia", oppure si avvicina molto allo stato divino.
Forse si diventa il Dio che amiamo per un attimo.
A questo punto si deve osservare che lo HIAM da atto al rispetto e all' obbedienza, al cardine fondamentale del divino il quale indica la sacralita' la corrispondenza della sacralita' stessa alla vita umana che non solo avviene come un prendere atto " in coscienza" ma nel signicato del nascere sa , nascita e vita, devono continuare indefinitivamente.
Ecco il motivo per cui Iddio, mediante la Sua suprema Intelligentia nel bene vuole il contrario di Madre-Matrigna-Natura la quale incita la sofferenza e morte.
Osservando come la mente viene ispirata dalla sacralita' indica Iddio il quale vuole la nascita delle creature e non solo, ma oltre alla loro nascita vuole il loro continuare a vivere, e vuole anche il progredire della vita e la sua espansione.
" Lavorar di logica " sulla griglia aristotelica causa l' "enlightenment" parziale per cui la mente
diventa consapevole di conoscenza. E con l'uso delle FCM Is non bisogna dimenticare it beneficio indiretto dello HIAM che eleva il merito dell'uomo il quale diventa ricettore di un progresso intellettuale e spirituale.
Questo accade quando la conoscenza attribuibile ad un dato evento diventa "cosciente".
Ora con queste informazioni si riesce a comprendere come generare “conoscenza” di cui se ne ignorava la percezione prima della “presa in atto in coscienza” ossia la mente trova una sintonia con il fondamento divino il quale indica che la vita deve continuare.
Durante l'impiego della logica aristotelica, nel riflettere, la mente accede, se si paragonasse i due stati, ad uno stato privilegiato rispetto all'intelligenza naturale.
La mente, ovvero l'impiego dell'intelligenza allo stato riflessivo e' superiore all'impiego dell'intelligenza naturale perche' nella riflessione c'e il tentativo di coniugare it divino con l'umano.
Infatti riflettere sembra indicare la riflessione ottica su di uno specchio di due immagini speculari.
e come se fosse che la stessa immagine venga ripetuta' due volte.
Ma nel caso dell'uso delle FCM /s un immagine e' quella umana che specchiandosi “crede” di vedere se stessa. Ma non e' cosi'. Vede la sacralita' ma guardando la propria immagine quella riflessa sulla superfice dello specchio la vede offuscata, non chiara anzi distorta.
Allora il pensatore umano deve cambiare la sua stessa immagine, modificandola per farla somigliare a quella sacra. .
La riflessione rende “presa di coscienza” cioe' la consapevolezza di quanto il Self si sia allontanato dall'imagine della perfezione.
si puo', con l'ispirazione, con creativita', amore, compassione, disposizione attettuosa e inclinazione al bene avere una chiara visione di come progressivamente ci si puo' avvicinare all'imagine del Dio.
L' intelligenza nativa naturale dato che deve rispondere agli stimoli della "giungla" esterna del quiotidiano vivere non permette di tenere in conto l'ampliamento della consapevolezza.
Anzi e' vero il contrario riduce la consapevolezza onde per cui Madre-Matrigna-Natura, dovuto a questa "fallicita' " incalza prima il fallimento dell'intelligenza poi con sua malevolenza incalza la tragedia, la sofferenza e poi il morire.
Mentalmente, Dio e' un giocattolo complicato che va progressivamente capito.
Infatti spesso e' stata citata la dicitura in questi brevi articoli l'indicazione:
capire "Come Dio funziona". Questo ad indicare che il "capire Dio" significa apprendere e apprendere sgnifica avere piu' "knowledge", cioe' piu' cultura.
COME USCIRE DAL LUOGO INFIDO E INSIDIOSO: LA JUNGLA
Queste notizie esseistiche di teologia diventano intressanti e forse utili per rafforzare la fede e l'amore che si ha sia per la vita e per la sacralita' del divino ma si deve andare oltre perche' nell'amore necessariamente deve corrispondere una realta` fisica nella sua stessa fisiologia.
Dunque questo coinvolgimento con il sacro deve aumentare la conoscenza scientifica per dare piu' controllo al vivere
e dovuto a questo si e' gia', in qualche modo, indicato, su questa website della rete/comuni/Italiani la soluzione metodologica-scientifica dei tre elementi negativi accennati in precedenza: continuum, complessita' e sequenze.
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