il progetto di vita, secondo Tremonti
Inviato: mar 20 ott 2009 09:23
Una vita attiva e serena
nella quale il lavoro retribuito dignitosamente sia costantemente contrattualmente assicurato dai 25 ai 55 anni - cruciali per l’assestamento di una vita familiare che abbia come risultato per i propri figli una crescita sana -
nella quale, grazie alla costruzione di un ponte di solidarietà sociale, ai giovani fino al compimento dei 25 anni venga data l’opportunità di sperimentare flessibilmente il mondo del lavoro e scegliere la professione più adeguata alle loro inclinazioni
e agli over 55 di prepararsi gradualmente all’uscita - godendo di dignitosa pensione - verso attività non retribuite, dando spazio ai giovani
è obiettivo ragionevole e realizzabile che qui si propone.
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Finalmente pare che Tremonti abbia letto il libro verde Indipertutti (qui sopra l'introduzione) - per evitare la rivoluzione - e stia dando delle precise indicazioni. Anche il Papa è d'accordo con questa impostazione, per evitare i peccati di convivenza senza matrimonio religioso, aborto, ecc. . Se siamo tutti d'accordo si può partire con la sperimentazione del nuovo modello sociale, in cui le aziende che vogliano assumere personale flessibile se lo debbano cercare fra i 18-25enni o fra i 55-60/65enni, mentre quelle che vogliano assumere 26-56enni lo debbano fare garantendo loro il posto fisso trentennale, giusto quello che ci vuole se l'intenzione è di mettere su famiglia garantendo ai familiari una vita serena.
Direte voi: e se l'azienda vuole/deve licenziare prima della fine del trentennio? Se ha giustificato motivo per farlo non lo si può impedire, ma allora a quei lavoratori deve essere garantito reddito dignitoso con ammortizzatori fino a quando non avranno trovato altro lavoro altrettanto sicuro per il periodo che rimane (i servizi per l'impiego dovranno darsi da fare per fornire occasioni e far durare il meno possibile l'ammortizzatore).
Da quale città vogliamo incominciare?
testo completo: http://www.romaeuropa.org/REFF/index.php?option=com_reff&view=reff&layout=profile&Itemid=14&lang=it
nella quale il lavoro retribuito dignitosamente sia costantemente contrattualmente assicurato dai 25 ai 55 anni - cruciali per l’assestamento di una vita familiare che abbia come risultato per i propri figli una crescita sana -
nella quale, grazie alla costruzione di un ponte di solidarietà sociale, ai giovani fino al compimento dei 25 anni venga data l’opportunità di sperimentare flessibilmente il mondo del lavoro e scegliere la professione più adeguata alle loro inclinazioni
e agli over 55 di prepararsi gradualmente all’uscita - godendo di dignitosa pensione - verso attività non retribuite, dando spazio ai giovani
è obiettivo ragionevole e realizzabile che qui si propone.
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Finalmente pare che Tremonti abbia letto il libro verde Indipertutti (qui sopra l'introduzione) - per evitare la rivoluzione - e stia dando delle precise indicazioni. Anche il Papa è d'accordo con questa impostazione, per evitare i peccati di convivenza senza matrimonio religioso, aborto, ecc. . Se siamo tutti d'accordo si può partire con la sperimentazione del nuovo modello sociale, in cui le aziende che vogliano assumere personale flessibile se lo debbano cercare fra i 18-25enni o fra i 55-60/65enni, mentre quelle che vogliano assumere 26-56enni lo debbano fare garantendo loro il posto fisso trentennale, giusto quello che ci vuole se l'intenzione è di mettere su famiglia garantendo ai familiari una vita serena.
Direte voi: e se l'azienda vuole/deve licenziare prima della fine del trentennio? Se ha giustificato motivo per farlo non lo si può impedire, ma allora a quei lavoratori deve essere garantito reddito dignitoso con ammortizzatori fino a quando non avranno trovato altro lavoro altrettanto sicuro per il periodo che rimane (i servizi per l'impiego dovranno darsi da fare per fornire occasioni e far durare il meno possibile l'ammortizzatore).
Da quale città vogliamo incominciare?
testo completo: http://www.romaeuropa.org/REFF/index.php?option=com_reff&view=reff&layout=profile&Itemid=14&lang=it