Castello di balsorano [Balsorano - AQ]

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Castello di balsorano [Balsorano - AQ]

Messaggioda dessardo federico » dom 11 set 2011 10:03

Il Castello di Balsorano, che si trova sulla sinistra del fiume Liri nella provincia dell'Aquila, è situato ad un’altezza di 430 metri sul livello del mare, è uno dei pochi scampato alla furia dei barbari. Un vassallo della corona di Napoli ne fu il primo proprietario e feudatario delle terre circostanti fino a quando, intorno al 1465, la contea di Celano fu assegnata dal Pontefice Papa Pio II Piccolomini con l’aiuto e i contributi del re di Napoli Ferdinando I d’Aragona a suo nipote Antonio Piccolomini.

Ad Antonio Piccolomini, cui il Castello deve gran parte del suo valore artistico e della sua conservazione, successero altri quattro conti con il nome di Alfonso appartenenti alla stessa famiglia e dopo il terzo e il quarto Alfonso, fu conte di Celano e barone di Balsorano Innico Piccolomini la cui unica figlia ed erede Costanza sposò, con apostolica dispensa, Alfonso V Piccolomini, suo cugino. Vendette il feudo di Balsorano allo zio Giovan Carlo Silverio Piccolomini. Intorno al 1700 la famiglia dei baroni Piccolomini si estinse e la baronia di Balsorano passò sotto il dominio del barone Testa, nobile romano i cui discendenti si apparentarono nuovamente con i Piccolomini fino a quando, nel 1850, il castello e le terre furono vendute al possidente francese Carlo Lefebvre, fondatore dell’industria meccanica della carta nella Valle del Liri, il quale per aver promosso le industrie del Liri, nel 1854 fu nominato conte da Fernando II di Borbone.

Il Castello e le terre circostanti, dopo la morte di Carlo Lefebvre passarono al figlio Ernesto e poi ad Illan, figlio dei defunti coniugi Flavia Lefebrve e don Pedro Alvarez de Toledo, che spese rilevanti somme per abbellire il Castello di Balsorano che subì però gravissimi danni a seguito del terremoto del 1915. Il Governo nazionale, geloso custode dei monumenti storici fu largo di aiuti e contribuì alle spese delle riparazioni e dei restauri. Il Catello di Balsorano ha una pianta pentagonale irregolare ed ogni angolo è munito di un poderoso torrione circolare.

La torre più alta è quella quadrata con mensole in pietra ed arcatelle in laterizio mentre le altre torri circolari hanno la stessa altezza del muro di cortina. Un toro in pietra segna la fine della rastremazione di ciascuna torre.

Piccolissime bifore, semplici finestre, soggette pensili sono dislocate un po’ ovunque.

Notevole è la somiglianza fra questi elementi architettonici e quelli conservati sulle facciate del Castello di Celano; del resto il sistema tecnico adoperato dalle maestranze di Celano si incontra in tutti i castelli Piccolomini che hanno una nota inconfondibile rappresentata dall’elemento decorativo, di quella parte ornamentale che ciascun castello possiede per rendere il suo aspetto meno severo.

link foto: http://www.flickr.com/photos/dessardofe ... 499732741/
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