Moderatore: venticello
eziodellagondola2 ha scritto:Ecco un altro bel tormentone, le linee cadenti che i fotografi mostrano di odiare come la peste. Qualsiasi fotogramma che non sia scattato con il piano della pellicola parallelo al piano del soggetto produce quest'effetto, chiamato anche effetto capanna, perchè gli edifici sembrano appuntiti verso l'alto, proprio come una capanna.
Tuttavia quando abbracciamo con lo sguardo la realtà che ci circonda, il nostro cervello corregge in automatico la faccenda, perchè il convincimento che le linee parallele debbano apparire tali è più forte del dato fisico. Si può facilmente constatare che il fenomeno è perfettamente reale (per questo l'apparecchio fotografico lo "vede" e lo registra puntualmente) traguardando un qualsiasi edificio attraverso una maschera di cartone che faccia da "cornice" o anche guardando con attenzione i bordi del mirino della macchina fotografica. Fin qui nulla di speciale. Quello che c'è di speciale non sta nella fotografia, ma nel nostro curioso modo di interpretare le linee cadenti: quelle sul piano verticale le evitiamo (se possibile) e le classifichiamo come difetto, mentre ci meraviglieremmo molto di non trovarle puntualmente al loro posto sul piano orizzontale; le linee cadenti sul piano orizzontale possono essere i binari del treno, o i bordi di una strada, che pretendiamo (giustamente) convergenti all'infinito, ed il cervello non si sogna in questo caso nessuna correzione automatica.
Il succo di tutta questa chiacchierata è quello di non demonizzare le linee cadenti, ma prenderle per quello che sono, una delle innumerevoli possibili componenti dell'immagine, che si possono certo evitare, ma anche utilizzare per fini estetico - creativi, anzi ammettendo che la pratica della correzione delle linee cadenti
(quasi obbligatoria in foto di architettura) è comunque una forzatura, o quanto meno una "interpretazione".
eziodellagondola
pagati ha scritto:al solito, in questa comunità, il problema è quello di scegliere la giusta "interpretazione". ho visto recentemente una foto con un campanile splendidamente a bolla ma che effettivamente disturbava un po' l'occhio come ho visto linee cadenti da far paura.
al solito, credo che difficilmente si possa dare una regola universale e che il tutto vada lasciato alla sensibilità del fotografo (e dei senior che valutano lo scatto;-) )
pagati ha scritto:credo che difficilmente si possa dare una regola universale e che il tutto vada lasciato alla sensibilità del fotografo (e dei senior che valutano lo scatto;-) )
Ilario Balestro ha scritto:Segnalo, in quanto perfettamente in tema queste due foto di un mio amico su Flivkr:
http://www.flickr.com/photos/carlotarda ... hotostream
http://www.flickr.com/photos/carlotarda ... otostream/
Come si può ben vedere in questo caso le linee cadenti esaltano la foto.
Justinawind ha scritto:Secondo me deve esserci la distinzione fra le linee cadenti "normali", cioè dovute alla prospettiva e le linee cadenti esagerate, dove si ha impressione che gli edifici stanno per crollare.
IMHO
eziodellagondola2 ha scritto:Justinawind ha scritto:Secondo me deve esserci la distinzione fra le linee cadenti "normali", cioè dovute alla prospettiva e le linee cadenti esagerate, dove si ha impressione che gli edifici stanno per crollare.
IMHO
da questa opinione (e ti ringrazio per averla espressa) mi accorgo di non essere stato abbastanza chiaro: le linee cosiddette cadenti sono tutte normali (vedi citazione di quelle sul piano orizzontale, normalmente accettate da tutti perché sottolineano la profondità). Anomalo semmai è il raddrizzarle a posteriori, anche se per motivi estetici. Unico modo per evitarle in ripresa è fotografare in posizione ortogolale rispetto al piano ripreso e con l'obbettivo a bolla.
Ovviamente più si inclinerà l'obiettivo verso l'alto o verso il basso, piu strano ci sembrerà l'effetto ottenuto. Questo è anche il motivo che ha dato vita alla credenza errata che i grandangolari distorcano o cambino la prospettiva. Vero è invece che con il grandangolo si esaltano anche gli impercettibili "fuori bolla" che con i tele invece si notano benissino in quanto il soggetto scappa fuori dall'inquadratura.
Va da se che le esasperazioni sono intollerabili, ma per quell che tu definisci normali e che io leggo "sopportabili" una piccola correzione a posteriori di questo fenomeno squisitamente ottico sono tollerate anzi spesso benedette.
PS si possono correggere le linee cadenti anche in riprea, ricorrendo a strumenti professinali, quali obiettivi decentrabili e banchi ottici altrettanto decentrabili.
E
Justinawind ha scritto:
Mi sa che parliamo della stessa cosa...
Infatti, qualche volta raddrizzare le linee cadenti crea un effetto opposto a quello voluto, una grande innaturalezza della foto.
E poi basta qualche volta essere un po' più attenti nello scattare - inclinare meno la cam per quasi azzerare inclinazione degli edifici.
Ilario Balestro ha scritto:Justinawind ha scritto:
Mi sa che parliamo della stessa cosa...
Infatti, qualche volta raddrizzare le linee cadenti crea un effetto opposto a quello voluto, una grande innaturalezza della foto.
E poi basta qualche volta essere un po' più attenti nello scattare - inclinare meno la cam per quasi azzerare inclinazione degli edifici.
Debbo condividire per forza con tanta puntualità, Saluti "maestra" Ju...!!!
Justinawind ha scritto:Ilario Balestro ha scritto:Justinawind ha scritto:
Mi sa che parliamo della stessa cosa...
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