Il mito della prospettiva.

Le tecniche, i segreti, l'evoluzione

Moderatore: venticello

Il mito della prospettiva.

Messaggioda eziodellagondola2 » sab 18 feb 2012 17:00

Poiché vorrei meritare i cento punti karma appena promessi, vi tediero postando qualche considerazione su questioni di tecnica fotografica...
Il mito della prospettiva.
E' abbastanza diffuso l'erroneo convincimento che obiettivi di diversa focale producano effetti prospettici diversi. Vero è che tutte le focali producono la medesima risultanza prospettica, purchè utilizzate alla medesima distanza dal soggetto.
La prospettiva muta ESCLUSIVAMENTE al variare del punto di vista (cioè di ripresa).
La prospettiva consiste nel rapporto di grandezza tra gli oggetti raffigurati alla varie distanze.
L'inquadratura ravvicinata produce una prospettiva accentuata (gli oggetti in primo piano sono enormemente più grandi di quelli molto lontani), l'inquadratura più distante produce una prospettiva compressa.
Da qui nasce l'erroneo convincimento di cui sopra.
Perchè il grandangolo induce il fotografo ad avvicinarsi al soggetto, mentre il tele consente riprese più lontane. Per convincersi tuttavia è necessaria una prova sul campo.
Si metta la fotocamera su un cavalletto e si riprenda un soggetto qualsiasi, che possa comunque entrare tutto nel fotogramma con tre ottiche diverse, grandangolo, normale e tele. Si stampi ( o si veda col PC) la foto fatta con il tele. Si ingrandisca la foto fatta con il normale fino ad avere lo stesso fotogramma del tele. Si ingrandisca la foto fatta con il grandangolo fino ad avere lo stesso fotogramma del tele. Le tre immagini ottenute saranno magicamente .... identiche.
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