trucco psicologico per ritratti

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trucco psicologico per ritratti

Messaggioda eziodellagondola2 » dom 19 feb 2012 16:32

Perchè spesso il modello/a di un ritratto è colui che meno ne apprezza la rassomiglianza? Per un motivo banalissimo di cui molti non si curano. Tutti ci vedono in un modo che non ci è familiare, e cioè ci vedono come siamo realmente, e non con l'immagine che noi stessi abbiamo del nostro volto. E non sto parlando di valori morali od estetici, ma di semplice fisionomia. Ognuno di noi ha un approccio quotidiano con la propria immagine speculare, è abituato ad osservarsi con destra e sinistra invertite. Pertanto provate a stampare la copia che regalate al modello dei ritratti che fate con destra/sinistra invertite (emulsione della pellicola in verso la lampada dell'ingranditore o proiettore diapositive quando si usava l' analogico, col PC è un gioco da ragazzi).
Il vostro soggetto si riconoscerà molto meglio!

trucchetto di scorta: per vedervi come vi vede il mondo (!!!) dovete usare due specchi a novanta gradi e riflettervi verso il vertice del triangolo formato dai due specchi; vedrete (forse per la prima volta?)il vostro io non speculare (attenzione: metodo altamente sconsigliato per radersi)
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Messaggioda venticello » lun 20 feb 2012 16:04

ok il trucchetto, ma non è sempre vero quello che dici, nel senso che non è vero che tutti non si riconoscono nei ritratti che gli facciamo o si lamentano... la nostra forza come ritrattisti, per chi si cimenta in questo tipo di fotografia, sta nel cogliere l'essenza di chi ci troviamo davanti e non sempre questa coincide come una persona di vede riflessa. ;-)
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Messaggioda eziodellagondola2 » lun 20 feb 2012 16:22

hai perfettamente ragione, ma non oso insegnare nulla ai validi ritrattisti che possono non curarsi della rassomiglianza, e che già fanno un gran favore alla persona ritratta di immortalarla con un piccolo capolavoro, magari come facevano i grandi ritrattisti pittori (ma a nche quelli meno grandi, per motivi di bottega!) quando miglioravano le fatteze dei loro committenti.
Io mi rivolgo ai fotografi medi, solo a loro può veniere utile il mio suggerimento e a quelli in erba cui mi sono sempre dedicato nella mia lunga carriera di fotografo.
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Messaggioda venticello » lun 20 feb 2012 17:20

eziodellagondola2 ha scritto:hai perfettamente ragione, ma non oso insegnare nulla ai validi ritrattisti che possono non curarsi della rassomiglianza, e che già fanno un gran favore alla persona ritratta di immortalarla con un piccolo capolavoro, magari come facevano i grandi ritrattisti pittori (ma a nche quelli meno grandi, per motivi di bottega!) quando miglioravano le fatteze dei loro committenti.
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Fai benissimo... il consiglio che posso dare io è di agire con semplicità, mettere a proprio agio la persona che si ritrae, niente pose strane, niente di complicato... si comincia con la semplicità..
Per fare le cose difficili c'è sempre tempo :)
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