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Messaggioda patrick98 » lun 08 feb 2010 19:05

MARIO1964 ha scritto:Mi permetto di aggiungere che la Panasonic FZ38 ha una funzione utilissima: in fase di revisione dello scatto i pixel completamente bianchi diventano neri e lampeggiano; in questo modo si ha un' ulteriore indicazione della sottoesposizione dello scatto, che può quindi essere rifatto con gli opportuni accorgimenti.
Certo, un cielo grigio, piatto e uniforme non è mai il massimo, ma di certo non risulterà ulteriormente sovraesposto.
:-)


Sicuramente, quasi tutte le fotocamere lo permettono, direi che è una lettura semplificata dell’istogramma ma purtroppo è solo un’informazione. Qualora una zona chiara lampeggia, essa è composta di pixels sovraesposti che sono irrecuperabili, vuole dire che si deve tarare l’esposimetro con 1 o 2 stop di meno ma in questo caso le zone scure sono ancora più scure e ritorniamo alla PP.
Dopo, schiarendo le zone scure si aumenta il rumore ma è sempre meglio che un cielo bianco.
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Messaggioda val g » mar 09 feb 2010 03:02

Francamente non mi ricordo più com'era il file originale; l'ho preparata un mucchio di tempo fa... Perà la mia macchina è una Nikon Coolpix 5000 e può darsi che avessi voluto riempire il più possibile l'inquadratura... ma non sono sicura.
Magari cerco il mio file raw e poi vi dico. :D
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Messaggioda kicka75 » mar 09 feb 2010 09:52

patrick98 ha scritto:
Per quanto riguarda i contrasti "settoriali" si spiega cosi:
Quelli che disegnano e/o pitturano capiranno subito. In queste tecniche tutto ciò che è più vicino di noi deve essere rappresentato (perciò disegnato) con dei tratti molto più marcati ossia più spessi e ciò che è lontano il contrario, quello che avviene in fotografia con lo sfocato e naturalmente dal ns. occhio. Di conseguenza, per aumentare la profondità di uno scatto (specie se a diaframma chiuso come questo) occorre contrastare leggermente la zona più vicina. I grandi fotografia non fanno niente altro che eseguire questo in fase di scatto giocando con focale e diaframma..
Nel tuo caso il fotoritocco era d'obbligo perché uno stitch, si poteva scattare le diverse parti con diframmi diversi ma diventa molto più difficile.



E' un discorso interessante... ma non ci ho capito quasi niente... io mi lamento sempre delle mie foto proprio per la loro piattezza, per la mia difficoltà nel dare profondità di campo anche usando diaframmi più chiusi... come si fà a contrastare di più in fase di scatto?
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Messaggioda patrick98 » mar 09 feb 2010 13:28

kicka75 ha scritto:E' un discorso interessante... ma non ci ho capito quasi niente... io mi lamento sempre delle mie foto proprio per la loro piattezza, per la mia difficoltà nel dare profondità di campo anche usando diaframmi più chiusi... come si fà a contrastare di più in fase di scatto?


dipende della tua macchina, se scatti in raw è più facile perchè si può agire solo in fase di PP mentre se scatti in Jpeg allora prova ad aumentare il sharpening e il contrasto nei menu della macchina e apri leggermente più il diaframma stop per stop fino a quando raggiungi il risultato voluto, ma ripeto questo dipende della tua macchina.
un esempio; regoli su auto e scatti poi guarda i dati, se il diaframma è a f16, passi in priorità diaframma, metilo a f11 (il tempo si aggiusta da solo). se hai aumentato il contrasto e/o sharpening in macchina, l'aumento di valore diaframma ti riduce la profondità di campo ma non abbastanza per sfocare troppo, se non ti conviene ricominci con diaframmi più chiusi e tempo più lunghi (ma ci sarà un momento in qui il cavalletto è d'obbligo e per i paesaggi e sempre utile ), poi si può giocare con l'esposizione... appena posso scatterò degli esempi.
comunque non è cosi semplice per nessuno (conta anche la focale) e per me è quasi dimenticato perchè scatto solo in raw.
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Messaggioda kicka75 » mar 09 feb 2010 13:48

oramai, grazie ai tuoi consigli anche io scatto in raw :ok:
ci ho preso proprio gusto
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Messaggioda patrick98 » gio 11 feb 2010 10:27

patrick98 ha scritto:Per quanto riguarda i contrasti "settoriali" si spiega cosi:
Quelli che disegnano e/o pitturano capiranno subito. In queste tecniche tutto ciò che è più vicino di noi deve essere rappresentato (perciò disegnato) con dei tratti molto più marcati ossia più spessi e ciò che è lontano il contrario, quello che avviene in fotografia con lo sfocato e naturalmente dal ns. occhio. Di conseguenza, per aumentare la profondità di uno scatto (specie se a diaframma chiuso come questo) occorre contrastare leggermente la zona più vicina. I grandi fotografia non fanno niente altro che eseguire questo in fase di scatto giocando con focale e diaframma..
Nel tuo caso il fotoritocco era d'obbligo perché uno stitch, si poteva scattare le diverse parti con diframmi diversi ma diventa molto più difficile.


Ho messo un esempio sul sito "www.passionefotogalbiate.it" alla pagina [La Fotografia,Dimmi cosa], i ritocchi sono leggeri perchè non voglio stravolgere la foto...
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Messaggioda kicka75 » mer 17 feb 2010 10:01

Eccomi qui... ho letto qui la storia del diaframma e ho letto il suggerimento nella pagina della foto...
ma ammetto di avere le idee un pò confuse
Io ho sempre creduto che per dare profondità di campo occorresse chiudere il diaframma, mentre per toglierla e quindi sfocare quello che ho lontano da me dovessi aprirlo... tu invece scrivi che per cercare di dare più profondità dovrei aprirlo... ma in questo modo non vado a mettere più in risalto quello che si trova in primo piano??
dov'è che mi sto perdendo?... :scratch:
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Messaggioda patrick98 » mer 17 feb 2010 13:10

Non sbagli, è un discorso un può più tecnico.
Quando parlo di aprire il diaframma, parlo di uno/due stop (*), ma la Pdc a parità di diaframma f cambia in funzione della focale F.
Come l'ho spiegato precedentemente,(viewtopic.php?f=949&t=6290&st=0&sk=t&sd=a&start=150#p107129) entra in gioco il cerchio di confusione, ossia anche se chiudi di più il diaframma, non ti rende più nitido i pixel dentro lo stesso cerchio, come? se una casa si trova a 10 km puoi chiudere il diaframma quanto vuoi, una finestra di questa casa sarà sempre all'interno di un cerchio di confusione, ma più nitidezza non c'è l'avrai...
è una nozione abbastanza difficile da capire nonostante sia semplice, ti rimando a due relativi articoli in materia:
http://www.abc-fotografia.com/corba/obprc.htm
http://www.photorevolt.com/articoli_id_35.html.

Intendo infatti rendere agevole una realtà. Se guardiamo un paesaggio e focalizziamo con ns. occhi un oggetto lontano, tutto quello che è vicino sarà sfocato e questo ci da un effetto tridimensionale (prova..), la fotografia è resa in uno spazio bidimensionale perciò dobbiamo cercare di arrivare allo stesso effetto giocando solo sul diaframma e di conseguenza la Pdc.

(*) si chiama stop perché sui vecchi obbiettivi, la scala dei diaframma si impostava manualmente e a scatti girando la ghiera.
Bisognerebbe tempo e esempi per spiegare questo in modo più efficiente...

Patrick
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