Ha senso in fotografia parlare di "colori reali"

Le tecniche, i segreti, l'evoluzione

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Messaggioda effelara » gio 28 gen 2010 18:20

la prossima volta proverò con un'alba.....ne vedremo delle belle!

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ha senso parlare di colori reali (anche in fotografia) ?

Messaggioda eziodellagondola » gio 28 gen 2010 23:20

a mio avviso ha senso esclusivamente in particolari settori della fotografia, per fortuna poco frequentati da artisti, fotoamatori, narratori per immagini eccetera; si tratta comunque di una caratteristica ricercata per lo più in prodotti professionali del tipo documentazione scientifica, cataloghi di qualsivoglia specie e soprattutto nelle riproduzioni d'arte, in special modo la pittura. Riprodurre un'opera pittorica richiede capacità tecniche ed esperienza, in quanto il risultato ottimale è ottenere una copia quanto più possibile identica all'originale; va da se che l'opera stessa ha dei colori precisi in quanto oggetto , ma "reali" comunque non sarebbero in senso stretto!
in tutti gli altri casi ogni colore vale, purché sia un supporto efficace al messaggio che l'immagine si prefigge di dare.
Quel che non ha senso è l'estremismo con cui talvolta si affronta l'argomento, che non è mai giustificato; il colore è sempre una componente soggettiva, legata al sistema di visione che ne esplora le caratteristiche; il colore di moltissimi fiori viene percepito in modo totalmente diverso per esempio dall'uomo e dalla farfalla, dotati ognuno di un apparato che identifica i colori in modo sicuramente difforme; quale dunque è il colore reale? esiste realmente?
Come recita un vecchio e saggio adagio, di notte tutti i gatti sono bigi; o no?
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a mo' di esempio di colore apparentemente arbitrario vi invito alla visione di una immagine della laguna che ho recentemente esposta in una mostra del mio circolo fotografico, La gondola, di Venezia: ho scritto apparentemente arbitrario perché vi assicuro che i miei occhi hanno visto l'originale proprio con quel colore!
http://www.cflagondola.it/Mostre/Around ... index.html
(la mia foto è la numero 3)
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bellissima ma sembra molto elaborata

Messaggioda effelara » ven 29 gen 2010 12:17

la foto è bellissima ma persino a me sembra molto "elaborata",come l'hai fatta?
ciao
Raffaele

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Bisogna intendersi!

Messaggioda Lorenzo Giulianini » sab 30 gen 2010 00:17

Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, secondo me non esiste la "Fotografia", ma molte forme diverse, con obiettivi diversi, e finalità diverse. Un panoramista ha degli obiettivi, persegue un impatto, sostanzialmente visivo, che faccia presa su chi vede, tende al "bello", secondo degli standard oggettivi ed il suo gusto ed estro personale. Il fototrucco in questo caso può anche calzare, purché non sia volgare (perché una foto truccata in maniera esagerata è secondo me un oggetto sostanzialmente volgare). Un fotoreporter che scatta al limite correndo risse, guerre, legnate, sbarchi clandestini, prostituzioni di vario genere e compagnia cantando poco se ne frega....perché quello che deve fare non è riprendere bellezze e paesaggi, ma fatti pesanti ovvero significativi, al più presto possibile, il più vicino possibile, nel modo migliore possibile, senza perdere la vita (ci sono innumerevoli morti e feriti!), ed andare in stampa in tempi rapidissimi. Più che "al bello", tende "al vero". Infatti una foto più è reale, anche dura e crudele, più viene apprezzata e compensata. I fotoreporters sono fotografi tra i migliori, però. Forse "I MIgliori", perchè fotografare correndo sotto una sassaiola e cariche delle forze dell'ordine e non fare un mosso, non è una sciocchezza per nulla. Poi chiaramente fotografano anche i loro figli, parentadi, festeggiamenti vari, fanno qualche pubblicità....diversificandosi di volta in volta in base alle esigenze del momento. Appunto si deve parlare di "Fotografie", forme diverse, obiettivi diversi, metodi diversi, scopi diversi, tecniche diverse.E chiaramente diversi modi di valutare il concetto stesso di "Fotografia".Ciao
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Messaggioda effelara » sab 30 gen 2010 01:57

Do per scontato che mi riferisco alla fotografia "artistica",poi c'è la scientifico-documentaristica,la riproduzione di quadri,i fotoreportage(e le botte), i fotografi di guerra,la pubblicitaria,di moda ecc ,siamo d'accordo.
Appunto quella "artistica" deve assomigliare secondo me alla pittura.
Con le tre rotelle graduate dei colori fondamentali,rosso giallo e blu,dell'ingranditore colori,che corrispondono a un mix di filtri attraverso il quale passa la luce,prima di passare attraverso il negativo e impressionare la carta sensibile è come usare i tre tubetti a tempera o a olio dei colori fondamentali su di un disegno,la foto.Immagino che ci saranno anche belllissimi sistemi di interpretazione cromatica ad es con Photoshop.Non sfruttare o porre dei limiti a queste possibilità è un crimine contro l'arte quasi,per modo di dire,
ciao

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Messaggioda daniele1357 » sab 30 gen 2010 19:08

effelara ha scritto:Do per scontato che mi riferisco alla fotografia "artistica",poi c'è la scientifico-documentaristica,la riproduzione di quadri,i fotoreportage(e le botte), i fotografi di guerra,la pubblicitaria,di moda ecc ,siamo d'accordo.
Appunto quella "artistica" deve assomigliare secondo me alla pittura.
Con le tre rotelle graduate dei colori fondamentali,rosso giallo e blu,dell'ingranditore colori,che corrispondono a un mix di filtri attraverso il quale passa la luce,prima di passare attraverso il negativo e impressionare la carta sensibile è come usare i tre tubetti a tempera o a olio dei colori fondamentali su di un disegno,la foto.Immagino che ci saranno anche belllissimi sistemi di interpretazione cromatica ad es con Photoshop.Non sfruttare o porre dei limiti a queste possibilità è un crimine contro l'arte quasi,per modo di dire,
ciao


Sono d'accordo che porre limiti alla crestività dell'autore è un crimine, ma non sono d'accordo che la fotografia debba essere considerata alla stregua della pittura. Sono due ambienti molti simili ma molto differenti. Terrei separate le due cose. Secondo me è come paragonare chi gioca a calcio con la play station e chi realmente scende in campo in champins league.
Il discorso dei tubetti... ok... molto poetico, ma il pittore deve pensare prima cosa vuole e poi agisce di conseguenza, una volta finito il quadro i ritocchi possibili sono quasi nulli, e la tecnica per miscelare i colori, e quali pigmenti usare, è proprio un arte.

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Colore vero colore falso.

Messaggioda daniele1357 » sab 30 gen 2010 20:14

Ho letto con molto interesse questo 3d però mi sembra che a parte miriadi di divagazioni il tema principale sia stato trattato molto poco.

Mi sono accorto anche che un po tutti si cade in tranelli, soprattutto quello di mettere in digitale le foto analogiche, che sono frutto di una tripla conversione, prima è un immagine messa su pellicola, poi su carta fotografica e poi passata allo scanner.
Sarebbe più corretto passare allo scanner direttamente il negativo, ma anche in questo caso sarebbe una doppia conversione.
(sarebbe una bella idea confrontare il negativo con il RAW, ma sempre con i limiti della conversione analogico-digitale)

Quindi tutti i discorsi su quali colori siano migliori sono secondo me molto deboli proprio perchè stiamo guardando coppie di fotografie digitali, e quelle ricavate dall'analogico sono molto scadenti.

Quanti di voi hanno usato uno scanner di buona qualità per le fotografie? ovviamente calibrandone i colori?
Si, perchè anche lo scanner è uno strumento e anche lui va calibrato, e gli scanner normali non sono un granchè.
Non potete avere meravigliose ottiche montate su corpi macchina eccezzionali, sia analogici che digitali, e poi passare le foto allo scanner con uno scanner da 100 Euro ..... è abbastanza ridicolo.

Di solito però succede proprio così.

Ho letto sopra, e condivido, che ogniuno di noi ha occhi con sensibilità differente, differente calibrazione dei colori (leggera daltonia), qualche volta miopia o astigmatismo, e quindi noi non abbiamo uno strumento perfetto per cogliere le immagini, ma anche se non è perfetto è di gran lunga superiore, in media, alla qualità di ogni strumento, analogico o digitale, basti pensare alla gamma dinamica di cui è in grado di rendere il sistema formato dai nostri occhi collegato all' elaborazione fatta dal cervello, però due persone nello stesso luogo vedranno due immagini leggermente differenti. Questo per dire che un colore vero sembrerebbe non esistere.

Ora, secondo me, se vogliamo riprodurre un colore 'vero' dovremmo usare tutto materiale calibrato, dalla fotocamera al monitor, e già questo credo sia una realtà rarissima. Poi la fotografia andrebbe vista esclusivamente con monitor calibrati o stampata da laboratori in grado di usare il vostro profilo colore.

Oprerando il questo modo la persona che era con noi in quel luogo dovrebbe rivedere gli stessi colori che ha visto nel momento in cui noi abbiamo scattato la foto. Che non vuol dire veda gli stessi colori che vediamo noi, ma rivedrebbe gli stessi colori che ha visto in quel momento.

La diatriba analogico - digitale, a parte i sentimentalismi verso l'analogico (ho cinquant'anni anch'io), devo ammettere che avendo parecchia pecunia da spendere, ma non esageratamente, i risultati ottenibili con il digitale sono incredibili, serve pazienza e molto studio.

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Messaggioda effelara » sab 30 gen 2010 20:33

non sono d'accordo soprattutto con una cosa,la calibrazione dello scanner e del monitor e di tutto ciò che è calibrabile.Ha una influenza secondo me trascurabile,talmente è grande e caratteristica la differenza tra una foto digitale e analogica soprattutto in alcuni casi,vedi notturni albe,tramonti.No non c'è monitor o scanner che tenga una foto analogica rimane inconfondibilmente analogica.
ciao
Raffaele

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Messaggioda daniele1357 » sab 30 gen 2010 22:33

effelara ha scritto:non sono d'accordo soprattutto con una cosa,la calibrazione dello scanner e del monitor e di tutto ciò che è calibrabile.Ha una influenza secondo me trascurabile,talmente è grande e caratteristica la differenza tra una foto digitale e analogica soprattutto in alcuni casi,vedi notturni albe,tramonti.No non c'è monitor o scanner che tenga una foto analogica rimane inconfondibilmente analogica.
ciao
Raffaele


hai perfettamente ragione, rimane analogica con tutti i suoi difetti....

Per quanto riguarda le calibrazioni sono la stessa cosa anche nell'analogico, un laboratorio specialiizato kodak sviluppa male materiale Fuji, esattamente per le calibrazioni dello strumento.
Io a casa e in ufficio ho due monitor differenti, ma della stessa marca, e le fotografie risultavano completamente differenti, ho dovuto fare almeno un minimo di calibrazione, non avendo il ragnetto ho usato i software a disposizione, ora va molto meglio anche se non posso dire che la calibrazione sia fantastica.
Se poi hai un monitor non calibrato e vai a stampare puoi trovarti con risultati penosi..... e su questo fatto della calibrazione c'è molta gente che fa spallette e fa finta di non capire.... il digitale sembra sia la parola magica, ma invece ha bisogno di cura come e più dell'analogico.
Mi accorgo che chi è ancorato al'idea della pellicola ha molte difficoltà a capire la complessità del digitale.
Non basta andare in negozio e comprare un fotocamera, c'è un mondo dietro, con moltissime cose da imparare.
Diciamo che con il digitale è molto facile avere un risultato rapido...... ma da questo ad ottenere quello che si vuole ce ne corre.

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Messaggioda effelara » dom 31 gen 2010 00:02

anch'io devo dire che chi è ancorato al digitale ha molte difficoltaà a capire l'analogico .Non si capisce insieme la leggerezza(lievissime differenze di tono colore) e la potenza dei filtri colore, foto di cielo e mare marroni o verdi o viola,sia in laboratorio che in camera oscura.
Non si tratta di kodak o fujii,è praticamente impossibile trovare al mondo due laboratori che ti stampano il negativo in maniera IDENTICA.In camera oscura è praticamente impossibile ristampare una foto identica a meno che non ci si annoti t di esposizione,diaframma,(altezza dell'ingranditore) e SOPRATTUTTO VALORE DEI FILTRI es 72 giallo,58,magenta,22 ciano.
Gia se cambio 74 giallo ho una variazione lieve ma percettibile ,a prova di scanner e di monitor,del tono colore di tutta la foto con un po meno giallo.Per quanto posso calibrare e tarare gli analizzatori colore dei laboratori questi si trovano di fronte a situazioni diversissime e ripeto credo sia difficilissimo che due laboratori ottimi riescono a imbroccare entrambi il terno 72,58,22.Quello che poi mi preme sottolineare è che questo vale per le condizioni di luce "normale",in situazioni di luce "difficile" come albe tramonti e notturni l'analizzatore VA IN TILT ed è molto meglio lavorare IN MANUALE sia in laboratorio o in camera oscura.
Ciao
Raffaele

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Messaggioda effelara » dom 31 gen 2010 00:40

forse invece che imbroccare il terno avrei dovuto dire imbroccare la cinquina,considerando anche tempo e diaframma,comunque ho usato più spesso pellicole kodak ma anche agfa e fujii(devo confessare che l'unica differenza che realmente si notava era il prezzo),lo sviluppo è identico,la resa colori anche.
Cambiano le dominanti di colore del negativo che per equilibrarle dovevo usare in linea di massima,ma sempre, 70-90 di giallo , 50 70 di magenta e 0 ciano per le kodak,50-60 di giallo,40-50 di magenta,10-30 di ciano pel le agfa ad es .(sempre in linea di massima ma sempre).
Analizzare queste cinquine specie in situazioni un po'estreme è sempre stata una cosa al di là delle possibilita delle macchine e anche e soprattutto in laboratorio si usa assolutamente LA MODALITA' MANUALE.
ciao

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Percezione del colore nella fotografia rispetto al reale

Messaggioda lellosplendor » dom 31 gen 2010 14:31

La rispostta è semplice, La gamma dinamica e spettro di colore percepito dall'occhio umano ( Gamut colore) non è+ riprodcibile da nessun mezzo.
Ciò che riusciam a vedere con i vari mezzi è comunque una visione compressa di cio che è la realta.
Basta vedere i vari profili colore alla base della regolazione dell'Hardware a disposizione, Macchine fotografiche, Video, Stampe per accorgersi che almento i 2/3 della informazioe colore, dinamica etc viene persa.
Grazie Leo Centofanti
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la stampa

Messaggioda effelara » sab 06 feb 2010 10:18

subito mi sono accorto che anche nel digitale far stampare le foto dai laboratori è come giocare al lotto,non si sa mai cosa viene fuori,ma stavolta mi è andata bene,la stampa l'ha migliorata,"riscaldata" nel colore quasi "analogizzata.
ecco la foto stampata e scannerizzata e la foto originaria su file
Allegati
IMG.jpg
Raff_012.jpg

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Messaggioda effelara » sab 06 feb 2010 10:21

però che dominante rossa! esagerata anche se più calda della versione "spenta" originale

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Messaggioda effelara » sab 06 feb 2010 10:42

potrebbe essere un altro colpo ai "colori reali"

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