Ha senso in fotografia parlare di "colori reali"

Le tecniche, i segreti, l'evoluzione

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Messaggioda effelara » dom 20 dic 2009 19:01

no assolutamente,ci mancherebbe :-) ,e i toni dell'altra?ciao

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Messaggioda Spifferi » dom 20 dic 2009 19:10

Piazza Navona? Idem come l'altra, ma con predominanze blu :(
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Messaggioda effelara » dom 20 dic 2009 19:22

ok, :-) ,ciao

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Messaggioda bucasa » dom 20 dic 2009 19:44

effelara ha scritto:Personalmente(il lupo perde il pelo ma non il vizio) credo che il tono colore della foto che ho postato(Piazza Navona) sia INCONFONDIBILMENTE e CARATTERISTICAMENTE ANALOGICO,e vagamente può assomigliare ai toni della pittura e come dicevo lo puoi trovare nelle vecchie cartoline stampate a mano,chiedo a te ma anche a tutti cosa ne pensi.Purtroppo ne devo fare di strada col digitale non ho la minima idea di cosa significa né HDR nè RAW ne tanti termini che leggo qui ma piano piano...sicuramente scoprirò qualcosa che mi piacerà e mi entusiasmerà anche nel colore digitale se piano piano imparerò(ma sara qualcosa di diverso ovviamente),Questa nuova per me possibilità è sicuramente da sfruttare e ti credo qundo dici che non ti basta la fantasia....ma ci vorranno anni per me,
ciao


Raffae', ma quanti anni hai? Liberissimo di non rispondere, è giusto per curiosità :D.

La fotografia tradizionale si forma tramite un processo chimico/fisico che ne riproduce i colori su tre strati sovrapposti della pellicola, ognuno sensibile ad uno dei tre colori primari (blu, verde e rosso). Senza approfondire, al momento della stampa il fotogramma viene proiettato sulla carta e lì forma su tre strati sensibili ai colori secondari (giallo, magenta e ciano) l'immagine positiva. Dopo il processo di sviluppo, la sovrapposizione dei tre strati trasparenti sul fondo bianco della carta provoca una diversa riflessione della luce che illumina la fotografia in corrispondenza delle immagini, restituendo alla visione i colori originari.

Le differenze tra fotografia tradizionale e digitale sono molteplici; prima di tutto l'assenza della pellicola, sostituita da un sensore che presenta una triplice filtratura in modo da ricreare i colori del soggetto ripreso. Un'altra differenza, importante, riguarda la fruizione: osservata su carta con luce riflessa, la tradizionale, e osservata su un monitor retroilluminato, la digitale. Anche qualora si dovesse stampare la foto digitale, la stampa avviene tramite le stampanti ad inchiostro (o altra tecnologia); niente a che vedere con il processo chimico della fotografia.

Ovvio che queste differenze portino ad una diversità nei risultati ottenuti. La fotografia digitale presenta colori più densi, più decisi, che a volte fanno dubitare della loro corretta interpretazione dei colori reali.
Altre differenze possono essere trovate nel confronto tra pellicola e sensore. Le pellicole, ad esempio, sono costruite per rendere bene con un solo tipo di luce oltre la quale introducono delle dominanti derivanti dalla diversa temperatura di colore della luce usata; i sensori, invece, grazie alla impostazione del bilanciamento del bianco, possono lavorare con qualsiasi tipo di luce, riproducendo sempre con fedeltà i colori, qualsiasi sia la temperatura di colore.
Ma non è l'unica differenza e qui si farebbe lunghetto analizzarne le altre.

Per quanto riguarda il voler avvicinare i colori della stampa tradizionale a quelli della pittura, io direi che è un confronto molto azzardato.
La fotografia utilizza dei colori che (come dicevo prima) sono il risultato di un processo chimico/fisico in cui l'uomo può intervenire marginalmente.
Nella pittura le tinte sono ottenute tramite la reale miscelazione dei colori primari, fatta a mano dall'artista con l'uso anche di particolari solventi.
Ma la differenza sostanziale è che mentre il fotografo ritrae e riproduce una scena reale, il pittore può anche ritrarre una scena reale, ma la sua riproduzione sarà sostanzialmente artificiale, in quando ottenuta sulla base di una esperienza visiva dell'artista.
La pittura non ha il dono dell'obiettività. Per quanto un quadro possa sembrare "vero", non sarà mai "reale".

Allo stesso tempo, se tu cerchi di ricreare nella fotografia i colori dei pittori, con i loro contrasti e le loro saturazioni; in questo modo fai una operazione di falsificazione. Modifichi la fotografia variando la quantità di filtratura per allontanare il risultato dalla realtà, conferendole colori, tinte e dominanti innaturali.
I colori delle foto che hai postato non sono "INCONFONDIBILMENTE e CARATTERISTICAMENTE ANALOGICO"; sono semplicemente, spudoratamente, falsi.

Qui non ha senso parlare di colori reali (come tu hai chiesto aprendo questo thread), ma nella normale utilizzazione della fotografia, sì!

Con il digitale, comunque, potrai modificare molti più parametri rispetto alla fotografia tradizionale. Che tu non sappia, oggi, cosa significhino sigle tipo RAW o HDR, pazienza, con il tempo le imparerai. Fanno parte del comune linguaggio tecnico e, poco alla volta, saranno tue.
Come hai fatto con la fotografia tradizionale? Hai imparato poco alla volta cosa significava diaframma o esposizione.
Imparerai anche quelle e non avranno segreti per te, come non ha segreti l'effetto Schwarzschild (ad esempio) per un fotografo come te che usa la pellicola.

:japan:
Ultima modifica di bucasa il dom 20 dic 2009 19:48, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda bucasa » dom 20 dic 2009 19:46

Spifferi ha scritto:Effelara .. odiami pure, ma gusti son gusti.
E' sfocata, confusa, con linee cadenti, pastosa e con una predominanza ... verde?
Completamente diversa dalla realtà
................................................. mi odi? ;)


:natale:
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Messaggioda effelara » dom 20 dic 2009 20:38

x bucasa
che sono infantile me lo dicono in molti,(probabilmente hanno ragione)
e pensare che ci perdo le ore(e la carta !) per avere proprio quei colori li....
ciao
:-)

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Messaggioda bucasa » dom 20 dic 2009 20:53

effelara ha scritto:x bucasa
che sono infantile me lo dicono in molti,(probabilmente hanno ragione)
e pensare che ci perdo le ore(e la carta !) per avere proprio quei colori li....
ciao
:-)


Scusami, ma mi hai frainteso. :-)
Non era quello il senso della domanda. Te l'ho chiesto, sì per curiosità, ma proprio per capire il tuo attaccamento alla pellicola.
Solo questo.
Anzi, aggiungo, di dove sei? Hai un nome e un cognome caratteristici del Trentino :-)
(Non mi fraintendere anche stavolta. Ti spiego: al mio paese in Basilicata, c'è qualcuno che si chiama proprio come te)
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Messaggioda effelara » dom 20 dic 2009 21:33

Ho 50 anni,sono della provincia di Latina (Lazio),Raffaele è un nome molto diffuso in Campania credo.Ho cominciato vent'anni fa a fotografare e subito a stampare di notte nel bagno con un ingranditorino e due bacinelle.Ho letto si qualche libro di fotografia,(e anche guardato libri solo di foto di artisti illustrate o Mostre) ma non ho mai studiato veramente.
Fotografo per puro divertimento e ahimè non bado ne studio molto la tecnica.(Male!)
ciao

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e questi?

Messaggioda effelara » dom 27 dic 2009 10:26

Da ultimo riposto queste due foto scattate qualche anno fa lo stesso giorno a pochi secondi l'una dall'altra(seppure con un' ininfluente diversa angolazione) ma stampate in tempi molto diversi e vi chiedo:i colori di quale delle due si avvicinano più a quelli "reali"? o falsi tutti e due?
Forse non ha più senso parlare dei colori che voglio ricordarmi? o quelli che mi piacciono di più ?Oppure lo si può semplicemente stabilire con la media di 4(o 10 ?) stampe di quattro laboratori diversi con buone(ma diverse anche nella "taratura") macchine analizzatrici dei colori del negativo?
ciao
Allegati
Salina e Stromboli 058.jpg
Salina e Stromboli 059.jpg

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Messaggioda effelara » dom 27 dic 2009 11:12

comunque vi assicuro che se portate un'alba o un tramonto a sviluppare e stampare nei due migliori laboratori che conoscete avrete due foto molto diverse nel colore,colori falsi?

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Uno schermo e una foto come un filmino su pellicola

Messaggioda effelara » dom 03 gen 2010 19:35

Mi ricordo molti anni fa mi iscrissi a un corso gratuito sulla "Serialità nella Televisione" tenuto da un noto regista televisivo.Nell'aula c'erano 3 o 4 telecamere professionali e monitors,e a un certo punto chiesi al Regista se si poteva fare la stessa luce della sala-
"Ma c'è già,è quella che si vede "mi rispose un po' stupito,ma a me ingenuamente non sembrava proprio la stessa.
Sarebbe un sogno avere una reflex digitale dove sullo schermo e poi sulla foto apparisse come un film su pellicola con lo stesso colore,altrimenti meglio guardare dal mirino,ciao

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interpretazione (o "falsita") del colore analogica è digitale

Messaggioda effelara » gio 28 gen 2010 02:40

Per la prima volta sono uscito con una compatta analogica,una compatta digitale e un cavalletto,di notte prima dell'alba.
Qualcuno ha scritto in questo forum che le foto analogiche erano indistinguibili ormai dalle digitali.Io credo ci sia una falsità dei colori o meglio bellezza,diversa,forse molto diversa.
D'accordo una è un notturno e l'altra un alba,ma appena posso vi posterò la versione analogica di S.Pietro.
La foto da pellicola di C.S.Angelo è stata sviluppata e stampata in laboratorio per comodità.Teoricamente quindi i colori non sono falsi.
ciao
Raffaele
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Raff_024.jpg
IMG.jpg

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brutta stampa

Messaggioda effelara » gio 28 gen 2010 03:33

la foto è scattata a un minuto 2 di distanza dalla digitale il tempo di cambiare macchina sul cavalletto,a parte i colori diversissimi la stampa è brutta mi riprometto di rifarla in camera oscura
Allegati
IMG_(2).jpg

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Realtà reale o artifici artificiali ?

Messaggioda Giuseppe Panarisi » gio 28 gen 2010 13:26

La realtà non esiste, pardon la realtà è qualcosa di soggettivo, ognuno vede una realtà interpretata ed elaborata secondo il proprio punto di vista, secondo la propria esperienza e secondo i propri gusti...
Quando ci stupiamo di certi colori e di certe visioni stiamo solo guardando una realtà personalizzata, ognuno vedrà la sua e l'unica cosa che ci accomuna è la realtà delle cose, che purtroppo non possiamo percepire tutti allo stesso modo... e poi esclamiamo che Dio esiste e mettiamo un punto fermo.
Per la fotografia vale lo stesso, dal dagherrotipo al più moderno sistema di post elaborazione digitale, si parla sempre di un modo "artificiale" di trasporre la realtà.. e se non si riesce a cogliere con gli occhi in modo assoluto figuriamoci con una pellicola o con un numero limitato ( seppur elevatissimo ) di pixel...
Cosa sia più reale tra i risultati delle varie tecniche è una domanda che lascia il tempo che trova...

Cosa piaccia di più tra le varie tecniche è una domanda che può avere mille risposte... tutte esatte.
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interpretazione (o falsità) dei colori analogiche e digitali

Messaggioda effelara » gio 28 gen 2010 17:45

Riposto la digitale coi semafori rossi,e l'analogica "corretta" in camera oscura.
La differenza tra le due foto è abissale come potete vedere,ciao
Allegati
IMG_(2).jpg
Raff_025.jpg

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