Ventidue riproduzioni fotografiche consentiranno ai visitatori di Villa San Marco di ammirarne gli affreschi originari. L’iniziativa, realizzata dalla Soprintendenza archeologica di Pompei, prendera’ il via sabato 22 marzo in occasione delle festivita’ di Pasqua e vuole riportare l’attenzione sulle ville stabiane.
Raffiguranti alberi e paesaggi marini, personaggi maschili e femminili della famiglia giulio-claudia, amorini, cigni, la maggior parte delle pitture distaccate in epoca borbonica dal sito stabiano si trova oggi nelle collezioni del Museo Archeologico di Napoli. All’epoca degli scavi settecenteschi, infatti, i pezzi più belli o i quadri principali venivano spesso tagliati dalle pareti e portati al Palazzo Reale di Portici da dove, poi, successivamente sono confluiti nel Museo napoletano.
Le riproduzioni sono state realizzate su supporti di alluminio dallo studio fotografico Lupoli su commissione della SAP.
A testimonianza del passaggio borbonico sono alcune iscrizioni graffite quando l’area era ancora seminterrata ed i due varchi aperti nelle pareti nord e ovest.
L’intervento è stato curato dai restauratori dell’ufficio scavi di Stabia, Pasquale Esposito, Luigi Giordano e Teresa Squillanti, con il coordinamento del direttore del restauro Antonino Fattorusso e di Giovanna Bonifacio, responsabile di zona.