Torino - Palazzo del lavoro

Per discutere dei fotoreportage della nascente nuova sezione

Moderatori: Luciano Salvati, Marcello Di Sarno, Paola Perna, Matteo Di Bello

Torino - Palazzo del lavoro

Messaggioda dulcinea » lun 23 mar 2009 13:19

STORIA DI UN EDIFICIO LASCIATO A SE STESSO
IMGP6209b.jpg
Vista dell'edificio da c.so Unità d'Italia

IMGP6200b.jpg
vista del fronte su c.so Maroncelli

IMGP6248b.jpg
vista del fronte verso il laghetto di Italia '61

Immagine sulla copertina del mio libro di scienza delle costruzioni durante il periodo universitario come esempio di una delle più importanti e particolari opere in cemento armato realizzate a Torino per i festeggiamenti del centenario dell’unità Italia nel 1961. Progettato da Pier Luigi Nervi con caratteristiche strutturali notevoli evidenziate dai numeri che si riferiscono a questo edificio: superficie di 25.000 mq, 16 pilastri di cemento alti 25 metri, che reggono ciascuno un "fungo" quadrato in carpenteria metallica del lato di 38 metri a sostegno della imponente volta.
L’edificio è situato subito all’uscita della tangenziale, lungo una delle direttrici da cui si accede a Torino, inserito e ben integrato nel grande progetto realizzato per l’esposizione del 1961 che a livello urbanistico caratterizza tutt’ora questa area della città di Torino che ha riacquistato parte del suo originario splendore grazie ai lavori di ristrutturazione compiuti per le olimpiadi del 2006.
Passando oggi in corso Unità d’Italia, direttrice che costeggia parte dei più importanti edifici realizzati per l’esposizione, si scorge un edificio abbandonato, quasi uno scheletro di un dinosauro ormai estinto, di cui ciò che resta è trascurato e immobile. La ruggine, lo sporco e l’incuria lo stanno ricoprendo piano piano risucchiando giorno dopo giorno un pezzetto del suo antico splendore.
Il pannello informativo posto dal comune di Torino in prossimità di quello che una volta era l’ingresso principale cita in più lingue: «Il palazzo del Lavoro (1959-1961) è stato uno dei principali padiglioni per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, il cui tema centrale era l’Italia e il lavoro. »

Dopo l'Esposizione del 1961, il palazzo di Nervi è stato utilizzato successivamente dalla citta' di Torino per molte fiere e manifestazioni che hanno permesso ai cittadini e ai visitatori di apprezzare la bellezza e l’imponenza dell’interno di questo edificio. Purtroppo, a causa degli alti costi di manutenzione, è stato progressivamente abbandonato e lasciato a se stesso.
Dalle ricerche da me effettuate sulla rete, pare che oggi ospiti una sezione distaccata della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Torino e una dis¬coteca, ma, facendo il giro completo della recinzione al momento non c’è traccia della facoltà, mentre sono presenti i cartelli che pubblicizzano una discoteca di balli latino-americani.
Ma la cosa più inquietante emersa dalla mia ricerca è stata la notizia riportata da un sito che indica che una delle ipotesi per il futuro di questo edificio sarà il suo abbattimento o la sua più probabile conversione per la realizzazione di un centro commerciale.

Cito dal sito:
http://torino.blogosfere.it/2008/12/cor ... i-del.html
«Gli spagnoli del Cortes Inglés sono pronti a sbarcare a Torino…Ma potrebbero fare di più: sulle ceneri dell'edificio progettato dagli architetti Pier Luigi e Antonio Nervi, potrebbero costruire un grosso centro commerciale.
La Fondazione Nervi e la Sovrintendenza delle Belle Arti non si sono ancora espresse e neppure il Comune, ma da tempo la catena guarda all'Italia e alla nostra città, in particolare.
Nel caso l'operazione andasse in porto non sarebbe semplice realizzarla in termini logistici ed urbanistici: si dovrebbe ridisegnare un'intera porzione di città, a due passi dall'imbocco per la tangenziale (posizione ottima per chi fa affari).»

E ancora da un articolo della Repubblica pubblicato il 12 dicembre 2008:
http://europaconcorsi.com/stories/82023 ... tes-Ingles
«Entro il 2011 l´edificio dovrà essere recuperato – spiega l´assessore all´Urbanistica, Mario Viano – dovrà tornare ad assumere il suo ruolo di porta aulica di ingresso in città dalla direttrice Sud. L´obiettivo è, oltre al restauro, quello di riportare l´edificio alla sua immagine originaria, senza alterarne in alcun modo la visione dall´esterno».
Dell’interno non viene detto nulla nonostante rappresenti la vera ricchezza di questo edificio.

Non so se sono arrivata tardi e se l’indirizzo dell’amministrazione sia effettivamente questo o se abbia in programma scelte diverse, ma spero comunque che quanto ho scritto possa essere utile per riportare l’attenzione su un edificio simbolo di un periodo e di un evento al fine di recuperare questa struttura unica nel suo genere e chissà magari per evitarne l’abbattimento o peggio ancora il suo declassamento a centro commerciale!!!
Per chi è curioso come me e volesse approfondire o per i nostalgici dei tempi che furono…. http://www.italia61.it/
Saluti a tutti Elena Simonatti

p.s. Spero che come segnalazione possa andare! Come informazioni non sono molte, sulla rete non sono riuscita a reperire nient’altro, forse voi con qualche contatto potreste riuscire ad avere notizie più approfondite sulle sorti di questo edificio, ma spero che quanto ho scritto possa comunque essere utile come spunto
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Messaggioda Marcello Di Sarno » mer 06 mag 2009 13:33

Ho raccolto un bel po' di materiale, mi manca una testimonianza "speciale" che spero di riuscire a raccogliere e che forse ti farà piacere.
Incrociamo le dita ;-)
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Messaggioda Marcello Di Sarno » ven 08 mag 2009 17:08

La "commercializzazione" di un simbolo

Un glorioso simbolo di unità nazionale, un monumento identitario per la città della Mole, un modello universale per professionisti e studenti dell'ars costruendi. Il Palazzo del Lavoro di Torino, conosciuto anche come Palazzo Nervi - inizialmente proprietà demaniale oggi di una società privata - si avvia ad essere l'ennesima vittima della straripante logica di "commercializzazione" del paesaggio urbano. Il suo destino sembra ormai segnato: diventerà un grosso centro commerciale.
IMGP6209b.jpg

:arrow: PROFILO STORICO - Il testamento materiale di un genio dell'architettura del XX secolo. E' ciò che ha rappresentato l'edificio di via Ventimiglia per Pierluigi Nervi, annoverato nel gotha dell'architettura italiana del 900 ed esponente di punta di quella cosiddetta "architettura organica", che mirava a una felice sintesi tra uomo e natura. Insieme al figlio Antonio lavorò all'opera che avrebbe ospitato la memorabile fiera di Italia '61, in occasione del centenario dell'Unità d'Italia. Una struttura colossale, occupante una superficie di 25mila mq, impreziosita da una poderosa volta, tenuta su da 16 pilastri di cemento.
E' il caso di dire, "una costruzione da manuale", dal momento che a migliaia di studenti di architettura sarà capitato di vedere la sua immagine impressa sulla copertina di un noto manuale di "scienza delle costruzioni".
IMGP6200b.jpg

:arrow: DECLINO -
Passato il santo, passata la festa. Conclusi i festeggiamenti per l'Unità d'Italia, Palazzo Nervi è diventata nel corso degli anni location suggestiva di mostre o eventi culturali, spesso non proprio all'altezza delle sue illustre origini. Nel 1993, ad esempio, qui si è ospitato il primo salone italiano dedicato all'esoterismo, alla parapsicologia e alle arti divinatorie; una sorta di expo per la magia, per intenderci.
Questione di gusti, si potrebbe obiettare! Successivamente qui avevano trovato posto alcune aule della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Torino, una falegnameria e in ultimo una discoteca.
Al di là dell'utilizzo che se ne faceva, il vero problema è che nel frattempo la struttura veniva lasciata deteriorarsi, senza il benché minimo intervento di manutenzione e di ristrutturazione. Motivo? Troppo costoso. Così si è preferito lasciarlo al suo declino, accelerato dalla dismissione delle ultime attività ospitate, in primis quelle dell'Università. L'apice della sua mortificazione si è toccato durante le Olimpiadi invernali 2006, quando si è deciso di coprirlo per non rompere l'armonia della cornice festosa che dominava tutta la città.
Recentemente, l'immobile è passato dal Demanio nelle mani di privati, nella fattispecie della società Fintenca spa, poi costituitasi con la Gefim spa in un sodalizio, Società Pentagramma Piemonte srl, risultante da gennaio 2009 come proprietario di Palazzo Nervi. La stessa società, da qualche mese, l'ha concesso in comodato d'uso al Comune che vi ha dislocato il Magazzino Prefettizio Elettorale, raccogliendo tutto l'occorrente per organizzare le prossime elezioni.
IMGP6248b.jpg

:arrow: IPOTESI DI RECUPERO -
Corsi e ricorsi della storia. Le sorti di Palazzo Nervi s'incrociano ancora una volta con le celebrazioni dell'Unità d'Italia, di cui nel 2011 cade il 150°anniversario.
L'impegno di riportarlo a nuova vita per quella data è stato più volte ribadito dall'Amministrazione guidata dal sindaco Sergio Chiamparino. Ovviamente in accordo con le ambizioni dell'attuale proprietà che fin dall'inizio ha fatto intendere di propendere per l'utilizzo come area commerciale.
Una prospettiva che ha acquisito maggior concretezza dopo l'adozione di Giunta, nel febbraio scorso, della variante 190, con la quale si è approvato il cambiamento di destinazione funzionale e di classificazione. In buona sostanza, sembra ineludibile la sua trasformazione in un'enorme "macchina da spesa": amara espressione usata da un "pentito" Victor Gruen per indicare un centro commerciale, lui che, nei primi Anni Cinquanta, del centro commerciale era stato l'inventore.
Le voci parlano di un interessamento del gruppo spagnolo El Corte Inglés, che vorrebbero dar vita a grandi magazzini stile i londinesi Harrods o i francesi Lafayette.
Tutto è ancora da definire. Tuttavia dal Comune garantiscono che ci sarà massima vigilanza sull'evolversi della vicenda, perché sia posto come punto fermo il restauro della parte esterna nella sua veste storica, senza alcun alterazione. In concreto, attraverso il parere preventivo della Soprintendenza delle Belle Arti, verrà esercitato un diritto di vincolo sui progetti presentati, in virtù del quale si consentiranno soltanto attività consone al valore architettonico dell'edificio e che prevedano, così come deliberato dal consiglio circoscrizionale di zona, aree di aggregazione sociale per gli abitanti del quartiere.
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Messaggioda dulcinea » mar 26 mag 2009 13:43

ciao marcello, scusa ma non avevo visto questo fantastico articolo che hai scritto! che vergogna!!! :oops: :oops: :oops:
mi sembra che tu abbia riassunto e ampliato il tutto in modo chiaro e preciso! bravo e sopratutto grazie! certo è il tuo lavoro e sarai abituato ai complimenti ma l'ho trovato davvero completo!!! :-)
a questo punto ci resta solo da sperare che la soprintendenza tenga conto dell'importanza dell'edificio non solo in riferimento all'aspetto esterno ma anche per quanto riguarda l'interno. e speriamo che gli interessi economici mantengano un "giusto spazio" all'interno dell'intervento!
sarà curioso seguire le vicende del nuovo destino che incrocerà la destinazione di area commerciale con le nuove scelte che si operreranno per l'anniversario dell'unità d'italia!
ciao elena
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Messaggioda Marcello Di Sarno » gio 28 mag 2009 16:36

dulcinea ha scritto:ciao marcello, scusa ma non avevo visto questo fantastico articolo che hai scritto! che vergogna!!! :oops: :oops: :oops:
mi sembra che tu abbia riassunto e ampliato il tutto in modo chiaro e preciso! bravo e sopratutto grazie! certo è il tuo lavoro e sarai abituato ai complimenti ma l'ho trovato davvero completo!!! :-)

sai sempre come farmi arrossire, grazie davvero:oops:
A questo punto devi assolutamente venire a Roma per l'Evento e partecipare al mio workshop dove insieme presenteremo il report su Torino.
Ci conto :telodicevo:
dulcinea ha scritto:a questo punto ci resta solo da sperare che la soprintendenza tenga conto dell'importanza dell'edificio non solo in riferimento all'aspetto esterno ma anche per quanto riguarda l'interno. e speriamo che gli interessi economici mantengano un "giusto spazio" all'interno dell'intervento!
sarà curioso seguire le vicende del nuovo destino che incrocerà la destinazione di area commerciale con le nuove scelte che si operreranno per l'anniversario dell'unità d'italia!
ciao elena

Vigileremo perché sia come tu auspichi. ;-)
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Messaggioda dulcinea » ven 29 mag 2009 11:07

guarda come ti ho detto farò il possibile ma è difficile (problemi familiari). comunque ti aggiorno più avanti! sai già il giorno del workshop? ciao a presto elena
p.s. ma non è che tu per caso passi da torino? :fischio:
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Messaggioda Marcello Di Sarno » ven 29 mag 2009 11:53

dulcinea ha scritto:guarda come ti ho detto farò il possibile ma è difficile (problemi familiari). comunque ti aggiorno più avanti! sai già il giorno del workshop? ciao a presto elena

l'ho fissato per entrambi i giorni, in modo da accontentare tutti :-)

dulcinea ha scritto:p.s. ma non è che tu per caso passi da torino? :fischio:

mi farebbe piacere, visto che non ci sono mai stato..chissà magari il prossimo evento lo facciamo a Torino, che dici Massimo?? 8)
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Messaggioda dulcinea » ven 29 mag 2009 15:50

daaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! per me è una città bellisima seconda solo a roma perchè è più piccola!!! ;-)
comunque se vieni anche non per l'evento..... guai se non me lo dici!!!! :xd:
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Visita al palazzo del lavoro di Torino

Messaggioda cima » gio 18 feb 2010 15:58

Buongiorno!

Sono un'assistente alla cattedra di architettura del Politecnico di Zurigo. Stiamo organizzando una settimana di studio a Torino e vorremmo visitare internamente il palazzo del lavoro di Nervi. Ho letto i vostri interessanti interventi e provato a chiamare il comune di Torino per chiedere informazioni. Purtroppo non sono riuscita a farmi dare nessun recapito. Anche della "Società Pentagramma Piemonte srl" non sono riuscita a trovare nulla. È ancora lei la proprietaria? Sapreste dirmi a chi posso rivolgermi per una visita guidata? Soprattutto pensate sia possibile ottenerne una?

Vi ringrazio di cuore per l'aiuto!
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Messaggioda Marcello Di Sarno » mar 23 feb 2010 11:32

cima ha scritto:Buongiorno!

Sono un'assistente alla cattedra di architettura del Politecnico di Zurigo. Stiamo organizzando una settimana di studio a Torino e vorremmo visitare internamente il palazzo del lavoro di Nervi. Ho letto i vostri interessanti interventi e provato a chiamare il comune di Torino per chiedere informazioni. Purtroppo non sono riuscita a farmi dare nessun recapito. Anche della "Società Pentagramma Piemonte srl" non sono riuscita a trovare nulla. È ancora lei la proprietaria? Sapreste dirmi a chi posso rivolgermi per una visita guidata? Soprattutto pensate sia possibile ottenerne una?

Vi ringrazio di cuore per l'aiuto!

Ciao,
in merito alla tua segnalazione ho contattato l'Ente per il Turismo di Torino e Provincia, da cui ho avuto conferma che, al momento, non è possibile visitare internamente la struttura. Mi dispiace, ma temo che dovrete accontentarvi di visitarlo dall'esterno.
In ultima analisi, potresti provare a contattare l'azienda, ma su questo non posso aiutarti perché è complicato risalire ai contatti dell'azienda.
:-)
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palazzo del lavoro Torino

Messaggioda candycri » lun 15 mar 2010 14:29

buongiorno,
mi chiamo Cristina e qualche anno fa ho frequentato un master in restauro dell'architettura moderna, presso il politecnico di milano,
durante il quale ho studiato il palazzo del Lavoro come tema della tesi di diploma.
Sono rimasta affascinata da quest'opera, dopo essermi documentata sulla vita e la vicenda professionale dell'ing. Nervi.
Sto raccogliendo alcuni dati oggi, in vista di un convegno che si terrà a Parma-Bologna sullo stato delle conoscenze e critica su Nervi.
Mi piacerebbe riproporre questa problematica.. sapete darmi qualche dritta in più in merito a cosa si muove riguardo
al riuso del palazzo?

E' ahimè quasi scontato che una funzione adatta, che non sia remunerativa, è difficile trovarla, specie se i comuni
sono perennemente alle strette col bilancio..una delle poche funzioni -per cui il palazzo è nato- era quella espositiva,
l'unica che consente di preservare grandi spazi liberi e mobili, e che potrebbe conservare l'uso e l'immagine interna,
che è sicuramente quella più caratterizzante (la conservazione dell'"immagine esterna" originaria, come leggo su alcune dichiarazioni,
a confronto con il contenuto interno, il vero significato, mi sembra sinceramente un dettaglio quasi trascurabile, sebbene vi siano interessanti
spunti anche nella tecnologia dei fusi metallici autoportanti).
non contiamo poi le necessità impiantistiche e il consumo energetico di questa enorme "serra"..che rendono davvero delicato il problema di un riuso.
io credo che la bellezza di questo edificio non risiede nelle dimensioni, ma nel mix di concezione architettonica-strutturale
mirabilmente fusi insieme, nelle scelte tecnologiche e nell'applicazione delle invenzioni nerviane già sperimentate lungo la carriera
del professore. E' un peccato si debba giungere a compromessi quali il centro commerciale""naturale""!!!? per salvarla..
sarebbe stato poi opportuno leggere gli scritti di Ponti per l'allestimento dell' esposizione sul lavoro, per interpretare una linea
che lasciasse piena comprensione e visibilità alla struttura...
spero possiate darmi qualche elemento di valutazione in più!
grazie,ing. cristina minà
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Messaggioda Marcello Di Sarno » mar 16 mar 2010 11:50

candycri ha scritto:buongiorno,
mi chiamo Cristina e qualche anno fa ho frequentato un master in restauro dell'architettura moderna, presso il politecnico di milano,
durante il quale ho studiato il palazzo del Lavoro come tema della tesi di diploma.
Sono rimasta affascinata da quest'opera, dopo essermi documentata sulla vita e la vicenda professionale dell'ing. Nervi.
Sto raccogliendo alcuni dati oggi, in vista di un convegno che si terrà a Parma-Bologna sullo stato delle conoscenze e critica su Nervi.
Mi piacerebbe riproporre questa problematica.. sapete darmi qualche dritta in più in merito a cosa si muove riguardo
al riuso del palazzo?

Ciao Cristina,
dalle ultime informazioni in mio possesso, posso confermarti quanto ho scritto nell'articolo: Palazzo Nervi sarà riconvertito ad area commerciale, su questo non ci sono dubbi. Rispetto allo scenario prospettato in precedenza, è cambiato l'acquirente. Si tratta del gruppo olandese Furuminvest.
Sono in corso i lavori di restyling che, in virtù del vincolo architettonico cui è è sottoposto l'edificio, dovrebbero preservare la veste storica dell'edificio.
Per saperne di più potresti contattare l'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Torino, ai seguenti recapiti:

Indirizzo: Via Meucci 4 - 10121 Torino
Telefono: 011 4430400
assessorato.urbanistica@comune.torino.it


In bocca al lupo per il convegno
:-)
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re palazzo del lavoro

Messaggioda candycri » mar 16 mar 2010 14:09

grazie per le informazioni!
essendo nuova arrivata nel forum, vorrei sapere meglio come funziona e di cosa si discute..
Lei si occupa di architettura o di urbanistica per professione? Si interessa del Palazzo in particolare o è stato un fortunato caso
avere informazioni su questo Forum? lo chiedo per orientarmi meglio...

se riceverò invito per il convegno, sicuramente approfondirò la ricerca!
a presto!
Cristina
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Messaggioda dulcinea » mar 16 mar 2010 14:57

candycri ha scritto:grazie per le informazioni!
essendo nuova arrivata nel forum, vorrei sapere meglio come funziona e di cosa si discute..
Lei si occupa di architettura o di urbanistica per professione? Si interessa del Palazzo in particolare o è stato un fortunato caso
avere informazioni su questo Forum? lo chiedo per orientarmi meglio...

se riceverò invito per il convegno, sicuramente approfondirò la ricerca!
a presto!
Cristina

ciao cristina! questo è il forum di un concorso fotografico dei comuni italiani. oltre alla fotografia vengono affrontati vari temi nel forum. uno di questi è la sezione reporter (questa) in cui lo scopo è

Marcello Di Sarno ha scritto:
:arrow: Identità della sezione "Fotoreporter"
Uno spazio aperto a piccoli reportage fotografici che portano alla ribalta casi di incuria, di abbandono, di danneggiamento, di inquinamento, del patrimonio artistico-naturalistico dei nostri comuni. La finalità dell'iniziativa non è soltanto quella di denunciare, bensì anche di avanzare in concerto con esperti e sponsor privati legati al territorio, proposte di risoluzione di questi casi.
:arrow: I protagonisti di Fotoreporter
sono gli utenti della Rete, che alla passione per la fotografia accomunano l'amore per l'arte e l'interesse per la conservazioni dei luoghi storici e di pregio naturalistico del proprio territorio..

Come puoi vedere dal primo intervento di questo argomento, ho sollevato io il problema di cosa ne sarà del palazzo del lavoro :-) . sono un architetto/fotografo di torino e mi spiaceva vedere un edificio che ritengo un sibolo sia architettonico che ingegneristico, lasciato a se stesso. Mi sarebbe piaciuto che potesse riprendere il suo splendore... e soprattutto che ci si potesse rientrare a godere di questa spelendida struttura. Ho quindi lanciato un po' di input a cui ha fatto seguito l'articolo più strutturato di Marcello, giornalista della redazione del concorso.
Sono contenta che l'edificio desti l'alttenzione di più persone che ne colgono la sua unicità come me!
e... tra l'altro se dovessi, durante la tua ricerca, scoprire qualcosa di nuovo.... se ce lo fai sapere.... ne sarei lieta!ciao elena
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Messaggioda Massimo Di Bello » mar 16 mar 2010 15:29

dulcinea ha scritto:questo è il forum di un concorso fotografico dei comuni italiani. oltre alla fotografia vengono affrontati vari temi nel forum.

Giusto per onor di cronaca, questo è il forum di Comuni-Italiani.it,
in cui c'è anche una sezione riguardante il concorso fotografico (che sicuramente è quello più movimentato),
c'è poi questa sezione Reporter, di cui trovi un riepilogo qui: viewtopic.php?f=1482&t=5304
e diverse altre sezioni. Il concorso fotografico anche se è sicuramente una parte importante del sito, ne è solo una parte
;-)
:arrow: Iscriviti a Dizy! La piattaforma con i contest fotografici.

Fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza. Dante Alighieri
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