[Orsogna] I talami di Orsogna-5 aprile 2010,prov di Chieti

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[Orsogna] I talami di Orsogna-5 aprile 2010,prov di Chieti

Messaggioda dessardo federico » lun 05 apr 2010 18:43

Orsogna provincia di Chieti

abitanti 4086
Coordinate:42°13′0″N 14°17′0″E - 432 slm

Orsogna pare derivare il nome dal nome arcaico di una sua contrada sita nella Valle del Moro presso l'abitato, la contrada Rissogna, vale a dire l'odierna contrada Fraia.
Secondo la leggenda nei pressi dell'abitato vivevano degli orsi, come attesta lo stemma.Anticamente il paese abruzzese era popolato prevalentemente da contadini, ma vi erano anche dei vasari, dato che il terreno circostante all'abitato è argilloso.Questi artigiani lavoravano in grotte sotto la rupe rivestita di calanchi del paese, in posizione favorevole protetta dal freddo invernale.
Oggi le grotte degli artigiani sono quasi del tutto abbandonate dal periodo delle 2 guerra mondiale, ma in molte grotte sono rimasti resti di lavorazione di terracotta.Nel 1881 terremoti di notevole intensità colpirono Orsogna.
Una forte scossa si verificò alle ore otto del 10 settembre colpendo anche Lanciano, Castel Frentano, Ortona, San Vito, Francavilla e uoghi limitrofi. Esplicativa la cronaca scritta di Beniamino Costantini, allora studente, presente a Orsogna durante il sisma.Numerose furono le scosse successive: tra
il 10 e l'11 settembre 1881, il 22 e 13 novembre e l'11 febbraio 1882.
Orsogna subirà ingenti danni, con numerosi morti e feriti.

Manifestazione del 5 aprile 2010

A un anno dal terremoto dell'Aquila, la Festa dei Talami di Orsogna
sarà dedicata al sacrificio e alla forza di ricominciare degli abruzzesi in uno dei momenti più difficili della loro storia. «Dio vicino nel tempo della prova» è infatti il tema dell'edizione 2010 della manifestazione religiosa,
di origine medievale: sette quadri biblici viventi - interpretati da attori
immobili su palchi trainati da carri, con dietro un fondale affrescato.
Ciascun Talamo è ispirato a un episodio della Bibbia. In alto, sul fondale, la scena è dominata da una bambina che interpreta la Madonna del Rifugio, cui era dedicata la cappella dove nacque il primo Talamo. La confraternita che
reggeva la chiesetta interpretò una scena raffigurata sopra l'altare, con i
fedeli in adorazione della Vergine dal volto scuro (per questo detta anche Madonna Nera). Quel volto, ogni anno, nella notte tra il lunedì e il martedì di Pasqua, faceva gridare al miracolo i devoti in preghiera: secondo la leggenda, a volte muoveva gli occhi, oppure cambiava lineamenti o colore.

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