Vi invito a partecipare a questo spazio in cui informarci reciprocamente di piccoli fatti quotidiani, dalla "terza pagina" alla cronaca locale, insomma - quindi non quelli che già ricoprono le prime pagine dei giornali e la scaletta dei TG, ovvero politica, cronaca nera e gossip, a meno che qualcuno non abbia voglia di rivogarci anche questi temi
- che ci colpiscono più o meno da vicino...e che documentano l'evolversi o l'involversi della nostra bella Italia.
Una sorta di piccola cronaca, insomma, dalla quale qualcuno potrebbe anche trarre qualche spunto per la sezione "Reporter", o magari...chissà, per futuri concorsi
Comincio ovviamente io con questa notizia:
VANDALISMI
Martellate sul Cristo nel mare del Giglio
La statua, a 25 metri di profondità, è rimasta senza braccia. La scoperta di un sub. «Non è stata un’elica»
Da quasi nove anni era una delle tappe obbligate dei sub e anche un luogo di raccoglimento e di preghiera per chi passava con la barca sopra quello specchio di mare ancora cristallino e incontaminato. Dall’estate del 2001 il Cristo degli Abissi, una statua di un metro e mezzo posata sul fondale delle Scole, anfratto davanti al porto dell’Isola del Giglio, era diventato un’attrazione. Anche perché la statua era stata benedetta da Papa Wojtyla e durante una cerimonia collocata sul fondate da Gianfranco Fini e Gianni Alemanno, allora vice presidente del consiglio e ministro delle Politiche Agricole. Adesso il «Cristo di Fini e Alemanno » (così era stata ribattezzata la statua) è stato mutilato dai teppisti.
BRACCIA STACCATE - Ignoti sub hanno staccato a colpi di martello le braccia. Ad accorgersene durante un’immersione è stato due giorni fa Domenico Battistello, 61 anni, responsabile del centro immersioni International Diving del Giglio. «Le braccia, staccate di netto, non sono riuscito a trovarle e dubito siano state portate via dalla corrente - spiega . Dalle foto che ho scattato sembra quasi impossibile che il gesto sia opera di un’elica o di reti. Probabilmente ci troviamo di fronte a teppisti. Un doppio scempio, per colpire un bene artistico e anche un simbolo religioso molto apprezzato da pescatori, sub e turisti». La statua fu portata a Roma dal Papa il 2 dicembre del 2000 dall’Associazione nazionale professionisti subacquei per festeggiare il giubileo dei sub. Il Santo Padre salutò tutti con grande affetto e disse loro di immergere «questa effige del Cristo Redentore nelle acque dell’Isola del Giglio in memoria dei caduti della vostra ardita professione. Che il Signore vi protegga sempre e vi accordi le grazie necessarie alla vostra esistenza». Sul gesto sono in corso accertamenti dei carabinieri e della capitaneria. La mutilazione del Cristo non è il solo atto vandalico al Giglio. In una lettera inviata a Giglio News, Battistello racconta di un grande mollusco, protetto e quasi introvabile, scomparso. «Sui fondali della Gabbianara, all’interno del grottino, c’era una pinna nobilis, un bivalve simile a una cozza, alto un’ottantina di centimetri, che faceva collocare la sua età intorno ai 15 anni: - racconta il sub - . Qualcuno l’ha portato via come se fosse un souvenir togliendo all’ambiente un monumento naturale bellissimo e deturpando i fondali. Un altro scempio per i nostri mari».
Marco Gasperetti
17 aprile 2009 CORRIERE FIORENTINOCome è ridotta la statua adesso:
e com'era (la statua è quella a sinistra
):
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Foto da "Il Tirreno"
http://iltirreno.gelocal.it/multimedia/home/5571468/1/2