Risultato voto a scrutinio: non ha partecipato
Narra la tradizione che dopo la battaglia avvenuta presso Pavia nel 1525, ove gli spagnoli di Carlo V
sconfissero i francesi dì Francesco I, un ufficiale francese passò in Piemonte per far ritorno a casa sua.
Giunto presso Pertusio cadde gravemente ammalato, ma per intercessione di san Firmino, vescovo di
Amiens, molto venerato nel suo paese di origine, riacquistò la salute.
Per riconoscenza fece allora dipingere un sacro pilone (ancora conservato al presente) con l’immagine del
santo, e ne diffuse la devozione.
Alla fine del 1600 vi era già una piccola cappella, che fu ingrandita nel 1736. Eretta a spese della
popolazione, fu sempre sotto la diretta giurisdizione del parroco, che vi nominava un cappellano ed Ì priori
della festa.
Nel 1746 risiedeva presso la cappella anche un eremita che faceva da custode e da sagrestano. Altri
ampliamenti furono eseguiti ancora nel 1819, 1824, 1856 ed in epoca recente.
Belle e armoniose le due cupole, piene dì slancio, ed originale tutta la struttura architettonica, impostata
secondo i criteri tradizionali della scuola iuvarriana.
L’interno attuale presenta delicate decorazioni del Boasso e nella cupola principale figurano quattro
medaglioni sulla vita del santo, del Siffredi.
Al centro del tempio si può osservare il basamento dell’antico pilone. La facciata venne rifatta nel 1925 su
disegno dell’architetto Gallo in stile classico e monumentale.
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