Risultato voto a scrutinio: 24.21 (Scrutinio: 793°; Totale: 8199°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 11/17 (65%); 2° = 10/19 (53%); 3° = 16/37 (43%); 4° = no;
Situato al culmine di una collinetta visibile già dalla strada statale offre un’immagine suggestiva immediata: il tipico esempio di ambiente architettonico feudale.
Le origini si fanno risalire alla metà del VII secolo (epoca longobarda). Il complesso edilizio è delimitato da quattro torrioni circolari con cortine cinte da rivellini e con corte centrale, nella quale vi è una vera da pozzo finemente lavorata.
Sotto il cornicione , a lettere cubitali si legge: “CAROLUS GESUALDUS EX NOBILISSIMI ROGERII NORTMANNI APULIAE ET CALABRIAE DUCIS GENERE CONPSAE COMES VENUSII PRINCEPS ETC EREXIT” (Carlo Gesualdo, discendente dal nobilissimo Ruggero il Normanno, Duca di Puglia e Calabria, Conte di Conza, Principe di Venosa, etc. eresse).
Sulla parete di fronte all’ingresso vi è una testa di leone con la bocca spalancata per ospitare, dal retro della stessa, un cannoncino, vero trabocchetto per eventuali assalitori.
Il castello ha subito vari danni e saccheggi nel corso dei secoli: durante la guerra franco-spagnola (1460), quando Ferrante I d’Aragona, per impadronirsi della fortezza, la distrusse in parte; con l’arrivo delle truppe francesi nel 1799; con gli eventi sismici avuti nel corso dei secoli fino a quelli gravissimi del 1980 che hanno costretto i proprietari ad abbandonarlo per pericolo di ulteriori crolli. Oggi è in attesa di un costosissimo intervento di ripristino.
- Mappa
- Dati Exif
- Utilizzo Foto
- Segnala su:
2 commenti a “gesualdo 2”
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.
mi piace! bravo
grazie ire!!