15 Ottobre 2009 alle 16:28

Castelcivita dall’alto

di gianniB (Castelcivita, Campania. Panorami. Categoria A)

Castelcivita - Castelcivita dall'alto


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Castelcivita è un comune italiano di 1.928 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Il paese è indicato nei documenti Angioini col nome di Civita Pantuliano mentre in età Aragonese, col nome di Castelluccia, probabilmente per indicare, già dal XIII secolo, una piccolo centro fortificato. Si pensa che la recinzione totale di Castelcivita sia opera di Pandolfo Fasanella, gran feudatario, il quale la fece costruire per ordine di Carlo I D’Angiò. Il centro storico presenta l’antica struttura di fortezze e infatti è caratterizzato da vie e viuzze che si intersecano tra di loro e da innumerevoli scalini interrotti di tanto in tanto da qualche spiazzo seguendo l’andamento toponomastico del territorio. Interessanti sono i portali architravati in pietra calcarea locale e piperno su cui si possono ancora ammirare gli stemmi di nobili famiglie e pregevoli giochi geometrici.

LE GROTTE
L´ingresso delle grotte si apre su un ampio piazzale, alle pendici occidentali dei Monti Alburni, sulla destra del fiume Calore e a 94 metri sul livello del mare.
Superato il cancello d´ingresso, la volta s´innalza e si è colti da un senso di sgomento.
La grotta è un susseguirsi di gallerie, saloni, strettoie e pozzi, che si rincorrono, si sovrappongono, sprofondano in salti e paurosi baratri dove l´orrido e il fantastico si alternano in un arcobaleno di colori, dando vita a particolari unici nel loro genere: limoni, il viso di un cherubino, i grappoli d´uva, il grande presepe e la Pagoda.
La Grotta, riveste particolare interesse per gli enormi saloni, duomi, corridoi e ampie gallerie, tutti meravigliosamente addobbati da una straordinaria dovizia di concrezioni dalle forme più svariate che la natura ha saputo creare.
Ai piedi di una parete calcarea si erge l´ingresso che invita ad intraprendere un suggestivo e particolare viaggio nelle più profonde viscere della terra, colorato da verdi rupi.Dopo pochi metri di percorso vi è la caverna detta del Guano, rappresentante una bocca circolare ed immensa; proseguendo il viaggio incontriamo gallerie, pozzi, strettoie la cui esplorazione infonde un´irresistibile curiosità.
Più avanti vi è una grande caverna intitolata alla guida Luigi Vittorio Bertarelli, in cui si innalza in perfetta verticale una meravigliosa colonna e vicina ad essa un´elegante stalagmite. Il tutto è sovrastato da numerosissime stalattiti imitanti motivi architettonici di grande interesse. Nella zona dei pipistrelli si notano delle concrezioni più scure perché corrose da sostanze acide; di qui si giunge nel Deserto la cui pavimentazione si presenta sabbiosa e pianeggiante. Oltre il Deserto si perviene alla grande Sala Principe di Piemonte particolare per la presenza di una colonna costituita da eleganti elementi a disco orizzontali.
Nella galleria detta Boegan invece lo spettatore si trova dinanzi ad un maestoso palcoscenico costituito da colonne stalagmitiche e centinaia di stalattiti riuniti armoniosamente in uno spazio limitato. Ben presto si giunge ad un bivio per il cosiddetto Viale del Tempio, quì si tratta di una diramazione secondaria splendidamente adornata di gruppi stalatto-stalagmitici che, dopo circa 200 metri, si ricongiunge al ramo principale affacciandovisi dall’alto. Prospiciente all’ingresso per il Viale del Tempio si origina, alimentandosi dall’alto, un enorme colata calcistica variamente venata di bianco e giallo: è la Grande Cascata. Proseguendo si supera una nuova diramazione denominata l’Orrido, nella quale si aprono i cosidetti Pozzi della Morte, che sono spaventose e profonde cavità verticali quasi completamente riempite d’acqua, poi si giunge al Lago Sifone. Si tratta di un ampio bacino d’acqua, lungo circa 45m, accumulatosi in corrispondenza di una marcata curva a gomito nella condotta principale. Al centro della condotta la volta si abbassa al punto da lambire quasi il livello del lago, lasciando transitabile, esclusivamente con canotto vista la profondità dell’acqua, un varco alto circa 1m e largo mediamente 6. Un altro caratteristico punto che incontriamo dopo il Lago Sifone, è la Terrazza degli Anelli, che è un esteso e ampio ripieno ai lati della condotta principale, splendidamente adorno di colate calcistiche e formazioni stalagmitiche. Poi incontriamo il cosiddetto Salto dei Titani, che è un gradone alto poco più di 10 m, quì si imbocca una condotta ingombra al suolo di spigolosi macigni di crollo che termina, infine, nella Caverna Redivo, c’è una sala in forte dislivello positivo provvista anch’essa di spettacolari formazioni stalatto-stalagmitiche. Infine si raggiunge la sala che ospita il Lago Terminale, immenso bacino idrico il cui livello è fortemente influenzato dagli eventi piovosi esterni. Vari oggetti dell´età paleolitica, scoperte negli ultimi anni, fanno pensare che la Grotta sia stata abitata ininterrottamente dall´età della pietra fino all´età del ferro. Oltre a ciò che è stato descritto sino ad ora, la grotta presenta altre innumerevoli motivi naturali degni di altrettanta importanza. E per concludere possiamo dire che le Grotte di Castelcivita con i loro 5400 metri, rappresentano uno dei sistemi sotterranei più estesi della regione Campania e della stessa Italia meridionale.
FONTE: www.grottedicastelcivita.it/

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2 commenti a “Castelcivita dall’alto”

  1. Pia scrive:

    Una meraviglia, questo vero, bello, verissimo, bellissimo panorama e la tua stupenda galleria!

    La gestione del mio team, le risposte ai commenti di tutti i partecipanti del concorso, messaggi, immissione e ricerca di fotografie e gli immancabili impegni-problemi quotidiani, non mi permettono un regolare giro tra amici e concorrenti vari.
    Mi scuso quindi con te e tutti quanti per avervi un poco trascurati, maòlgrado le mie buone intenzioni!

    Bravissimi tutti, tu e il team: in bocca al lupo per il concorso!

    :) :) :) Pia

  2. gianniB scrive:

    ciaoo Pia…., condivido per gli impegni…e ti ringrazio per i complimenti, i paese del Parco del Cilento sono nel mio cuore …proprio perchè sono nato in uno di essi, e questa zona di Castelcivita, con le varie grotte, mi è davvero cara, e quando vado a Castelcivita manzio all’agriturismo “lo scaraiazzo” proprio sotto il paese, ed è uno spettacolo per la vista e per il palato, ciaooo, gianni.

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