Risultato voto a scrutinio: 8.19 (Scrutinio: 3813°; Totale: 38572°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 7/16 (44%); 2° = 6/19 (32%-P= 28%); 3° = no; 4° = no;
È stato ipotizzato, per l’assonanza dei toponimi, che Castel di Ieri fosse il castrum Deberium, un luogo fortificato in prossimità di Superequum, in cui fece sosta Marco Acilio Glabrione durante un viaggio sotto il principato di Augusto.
La prima menzione del nome (castellum Ildegerii) risale al 1112. L’origine del luogo fortificato è probabilmente riconducibile alla famiglia di Lupo di Ildegerii, proprietario di ampi terreni nella Valle Subequana negli anni tra il 970 e il 1035. Nel 1150 la terra di Castello Ildegerii viene occupata dai Normanni e il castello con le sue chiese è ancora citato nel 1183 e nel 1223. Nel 1439 Simonetto dell’Aquila (Giovanni Simonetto di “Castel di Pierio”) fu al servizio di papa Eugenio IV con 600 cavalli e affiancò Ferdinando d’Aragona contro Giovanni d’Angiò. Nel 1463, il territorio diviene feudo dei Piccolomini, appartenente alla contea di Celano, e nel 1496 fu attaccato da truppe aquilane, fedeli al re di Francia Carlo VIII, per aggregarlo al territorio aquilano. Nel 1505, in seguito alla scomparsa di Antonio Piccolomini, il territorio divenne feudo della duchessa D’Amalfi. Passò quindi a Celano (1527), al ducato di Zagarolo (1629, a Pompeo Colonna, principe di Gallicano (1633), al capitano Domenico Antonio De Santis (1656. Nel 1661, Castel di Ieri divenne “ a tenimento regio”. Distaccato da Goriano Sicoli, fu comune autonomo dal 1854.
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