Risultato voto a scrutinio: 8.93 (Scrutinio: 1013°; Totale: 9998°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 7/17 (41%); 2° = 7/19 (37%); 3° = no; 4° = no;
Le case della piccola e suggestiva contrada sorgono sull’area del castello del quale resta pure la Pusterla, torre in pietra a vista, con piccole finestre a sesto acuto e una loggia rustica.
Nella Pusterla è stata rinvenuta una rara “forchetta” del periodo alto medioevale, attualmente conservata al Civico Museo di Erba.
Si pensa che il borgo di Vill’Incino abbia conosciuto le feste pagane tramandate a noi lungo il corso dei secoli: la festa della “Giubbiana” e del “Masigott”. Il “Masigott”, alla terza domenica di ottobre, è la festa della vendemmia e trae il suo nome da una polenta di farro o grano duro detta appunto “masigott”.
Dal borgo medioevale partivano pure le lunghe processioni che, durante le grandi epidemie, giungevano fino alla chiesa plebana di Santa Eufemia.
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