Risultato voto a scrutinio: 24.68 (Scrutinio: 798°; Totale: 7809°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 10/19 (53%); 2° = 16/25 (64%); 3° = 20/48 (42%); 4° = no;
Risalente al XV sec., della sua forma trapezoidale originaria restano due lati e tre torrioni angolari congiunti da mura merlate. La pianta rettangolare, suo impianto originale poteva contare su quattro torri circolari orientate secondo lo schema dei punti cardinali, su di una superficie di 1700 metri quadrati. Attualmente è possibile vedere l’intera cortina del lato maggiore nord-ovest e il corpo di fabbrica sul lato minore sud est con i relativi torrioni. Le torri sono state realizzate in muratura mista di mattoni e pietrame, merlate, con caditoie, coronate da un fregio a cerchi tangenti con fila di archetti ciechi in laterizio. La meglio conservata delle torri è quella ovest ove è possibile ammirare l’elegante merlatura ricostruita all’inizio del XIX secolo. La cinta muraria, le torri ed il castello formavano una struttura difensiva capace di un ruolo di controllo su tutto il territorio. Le cronache riportano di soggiorni di illustri personaggi come Giovanna I, regina di Napoli e Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata. I recenti lavori di scavo eseguiti nel 2003 e il 2004, hanno consentito di ricostruire alcuni importanti capitolo della storia locale e del castello ancora oscuri. L’interno del castello ospita il Museo Civico e il Centro di Documentazione dell’Ordine Francescano di Abruzzo e Molise.
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1 commento a “il Castello di Monteodorisio”
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bella luce ebella inquadratura