12 Dicembre 2009 alle 00:41

Nagaria

di zioseb (Nissoria, Sicilia. Panorami. Categoria A)

Nissoria - Nagaria


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La storia di Nissoria è legata a due diverse zone del suo territorio, il soleggiato altipiano, posto al centro di verdi vallate è occupato dall’attuale centro abitato, e la Contrada oggi denominata Torre che, fin dal VI secolo ospitò l’antica Nysura (guida geografica della Sicilia - “Geografo Ravennate” VII secolo), colonia fondata da immigrati di stirpe orientale che vi introdussero il culto per San Gregorio, Patriarca degli Armeni, rimasto venerato protettore di Nissoria fino al 28 aprile 1855. La presenza di notevoli resti di fortificazione (XIII sec) e il ritrovamento (1953) di splendidi reperti di oreficeria bizantina (VI - VII sec) descritti negli “Atti dell’Accademia dei Lincei” confermano l’importanza raggiunta dal sito. Il “Qalat Musarìah” sottomesso dagli Arabi quasi certamente nell’861, fu successivamente assegnato al Vescovo di Troina dal Gran Conte Ruggero, per passare poi, tra il 1095-1096, alla giurisdizione del Vescovo di Messina ed essere, quindi, retto dai Basiliani che, ancora nel 1309, provvedevano alla riscossione delle “Decime” sul casale Nysura, erroneamente indicato con il nome di “Nagaria” (Rationes Decimarum Siciliae). Con Federico II (1194 - 1250) che, probabilmente, nel corso delle rivalità con la Santa Sede, pur lasciando alla Chiesa il diritto di riscossione delle decime, assegnò il governo del territorio alla nobiltà laica isolana, ebbe inizio la cronologia ufficiale dei Casati ai quali fu concesso il possesso e con esso i privilegi sui 24 feudi dell’omonima “Nobile Baronia” e sul casale Nysura, il cui nome si trasformerà lentamente in Nissoria. La cronologia inizia con Virgilio De Catania, ritenuto l’artefice degli ultimi rimaneggiamenti apportati alla fortificazione della Contrada Torre, seguirono successivamente i De Sano, i De Marchisio, i Ventimiglia, per finire con i Moncada che, nell’intento di favorire la colonizzazione e il conseguente sfruttamento di vaste aree incolte presenti nel versante orientale della Baronia, nell’anno 1746, ad opera di Francesco Rodrigo Moncada Ventimiglia Aragona, Principe di Paternò, diedero inizio alla fondazione dell’odierna Nissoria «…Permettersi la fabbrica delle case proporzionate per la sua abitazione e de’ suoi familiari e di tutta la gente, che dovea, e potea coltivare, ed arbitriare quel fondo… » e la costruzione del fondaco «…per alloggiamento de’ passeggieri… » (Tribunale del Real Patrimonio - R.D. del 1749). Oggi Nissoria si estende su un territorio di 6.162 ettari il nuovo centro abitato sorse sulla Consolare Pa/Ct, oggi S.S. 121, lo ospitò un soleggiato altipiano a m.660 s.m. posto sui monti Erei, a ridosso della media del fiume Salso, circondato dai colli delle Serre e del Bosco, tra Agira, Assoro e Leonforte, a Km 1,5 ca. dal preesistente insediamento di Contrada Torre. Dal 1926 appartiene alla provincia di Enna(Km 27).

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