Risultato voto a scrutinio: 10.6 (Scrutinio: 1009°; Totale: 13556°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 11/22 (50%); 2° = 8/22 (36%); 3° = no; 4° = no;
Oggi non conserva più nulla del trecentesco edificio eretto dai Malabaila.
In origine era suddiviso in due corpi: il Castrum Domini ed il Castrum Hominum, di cui il primo racchiuso da mura fortificate e da un fossato.
Il suo nucleo è rettangolare con orientamento nord-sud ed un fossato ne circondava tutto il perimetro.
È diviso in isole formate da piccole vie che partono dai due assi principali. Una di queste isole corre lungo tutto il perimetro, ossia lungo le fortificazioni esterne dove sorgono due torri cilindriche d’angolo e torri quadrate così dette di “cortina”.
Il castello occupa il quadrante sud-occidentale.
A ponente le torri di fortificazione sono ancora perfettamente visibili, alte circa 14 mt, sotto le quali è possibile passare su quello che fu il “camminamento di ronda”.
Nel quadrante di nord-ovest permane la struttura edilizia in piccole cellule a 2 vani sovrapposti. Fu ristrutturato nel 1835 in stile neogotico “Troubadour” ed il parco divenne un giardino botanico accompagnato da una monumentale serra.
Ospiti assidui furono Massimo d’Azeglio e Silvio Pellico.
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2 commenti a “La torre di Envie”
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mi piace questa composizione: semplice ma molto piacevole ^^
ehehh ero a pezzi l’altro giorno…un caldo
grazie ogni tanto preferisco stare sul semplice