Risultato voto a scrutinio: 9.32 (Scrutinio: 4570°; Totale: 34374°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 6/19 (32%); 2° = 9/21 (43%); 3° = no; 4° = no;
Una curiosità che caratterizza le storie popolari delle Langhe è quella delle masche, streghe contadine sovente dispettose che nell’immaginario popolare hanno generalmente il volto di una vecchia, ma sanno assumere di volta in volta l’aspetto che torna loro più congeniale: il gatto nero, la capra, la lepre o la biscia. In un attimo possono anche trasformarsi in una siepe o in una foglia d’albero, nascondendosi in tal modo agli occhi indiscreti degli estranei desiderosi di conoscere i loro segreti.
La superstizione contadina delle masche può essere interpretata in relazione al contesto culturale nel quale si è sviluppata, osservando che spesso i presunti luoghi scelti dalle masche per i loro interventi siano in realtà quelli tipici delle comunità agricole del passato: le abitazioni, le stalle, i boschi, le strade di campagna o le vigne coltivate.
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3 commenti a “Le masche delle vigne di Fontanafredda”
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Via giù, ho trovato un piccolo appunto da fare…. questa mi pare un filino troppo satura.
Ovviamente scherzo. tutte grandi foto, Claudio!!
Un Pelino! ciao carissimo
Grazie per la nota alla foto…ne ero venuto a conoscenza quando mi ero fermato a Pocapaglia, della masca Micilina.
Per quanto riguarda la foto i colori dei vigneti di Fontanafredda in autunno hanno questi colori. Di questa collina ne ho scattate diverse ma non le ho postate perchè ero in dubbio che fosse riconoscibile. Magari nei prossimi giorni la candido anch’io.
Auguri di buone feste.
Piero