Castello di Agliè

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Il nucleo originario del Castello risale verosimilmente al XII secolo, epoca nella quale il casato dei San Martino di Agliè inizia a dominare il Canavese.
Oggi solo poche ma poderose strutture in muratura situate nell’area nord-est testimoniano l’esistenza della fortificazione medioevale.
Da maniero medievale venne trasformato in una elegante residenza negli anni 1646-1657 da Filippo di San Martino, consigliere della reggente Maria Cristina di Francia, su progetto, sembra, del Castellamonte.
Durante l’occupazione napoleonica (1802-1814) il Castello venne in parte trasformato in ricovero di mendicità e venne gravemente spogliato dei suoi arredi più preziosi, che presero la via della Francia.
Il castello passò in eredità a Carlo Felice di Savoia e si avviarono imponenti lavori di trasformazione del parco-giardino all’italiana in chiave paesaggistica.
Nel 1939 lo Stato acquistò dai duchi di Genova ( divenuti proprietari) le proprietà di Agliè e di Torino: il Palazzo Chiablese.
Nel dopoguerra prese avvio una lunga serie di interventi di restauro e di riallestimento per trasformare il Castello nel museo di se stesso, così come oggi si presenta, e per aprirlo al pubblico: ne è artefice Umberto Chierici, Soprintendente ai Monumenti del Piemonte per quasi un trentennio.
Nel 1986, dopo un complesso intervento di restauro botanico e di bonifiche idrauliche, anche il parco e il giardino sono stati aperti alle visite